Da giovedì 9 febbraio 2012, Teatro Nuovo di NapoliIl Convegno e Il signor di PourceaugnacLa Compagnia Teatrale Indipendente Punta Corsara in scena sul palcoscenico partenopeo con due spettacoli in tre giorni di programmazione
Il Teatro Nuovo di Napoli ospiterà, da giovedì 9 a sabato 11 febbraio 2012, la Compagnia Teatrale Punta Corsara, che presenterà, nei tre giorni di programmazione, gli spettacoli Il Convegno e Il signor di Pourceaugnac.Punta Corsara è, attualmente, una compagnia teatrale indipendente, nata da un percorso triennale di formazione ai mestieri dello spettacolo, da cui si è costituito il gruppo di sette attori, tre tecnici e due organizzatori, guidati dal regista Emanuele Valenti e Marina Dammacco per l'organizzazione. Da gennaio 2011 il gruppo conduce Capusutta, il laboratorio teatrale per adolescenti a Lamezia Terme con la direzione artistica di Marco Martinelli e porta in tournée i suoi spettacoli. Per il lavoro svolto nel triennio 2007/2010, il progetto Punta Corsara ha vinto il premio “Hystrio - Altre Muse 2010” e il “Premio Speciale Ubu 2010”. A inaugurare la tre giorni, giovedì 9 febbraio alle ore 21.30, sarà Il Convegno - azione teatrale, che, dopo il debutto nell'edizione 2011 del festival Inequilibrio a Castiglioncello, debutterà a Napoli in prima regionale. In scena Christian Giroso, Tonino Stornaiuolo, Valeria Pollice, Giuseppina Cervizzi, Gianni Rodrigo Vastarella, Vincenzo Nemolato, Mirko Calemme, per la regia di Emanuele Valenti.Il Convegno è una scrittura originale e collettiva sul tema delle periferie, che arriva dopo la messa in scena di Fatto di Cronaca di Raffaele Viviani e la riscrittura del farsesco Pourceaugnac di Molière. Uno spettacolo conferenza in cui lo spirito e le parole di alcuni autori, Karl Valentin, Achille Campanile, Rem Koolhaas, Kurt Vonnegut, si mischiano e confondono con l'esperienza quotidiana di lavoro, con le cronache di periferia, essendo i fatti che realmente accadono inscindibili dal modo in cui sono raccontati.Venerdì 10 e sabato 11 febbraio alle ore 21.00 andranno in scena due repliche de Il signor di Pourceaugnac - farsa minore da Molière, spettacolo al suo secondo anno di tournée nel circuito teatrale nazionale, con Christian Giroso, Tonino Stornaiuolo, Valeria Pollice, Emanuele Valenti, Giuseppina Cervizzi, Gianni Rodrigo Vastarella, Vincenzo Nemolato, Mirko Calemme, per la regia di Emanuele Valenti.L’allestimento è un omaggio a Molière e alla tradizione comica napoletana. Il signor di Pourceaugnac è una comédie-ballet che si rifà, in modo piuttosto fedele, ai canovacci della commedia dell’arte. Molière si lasciò ispirare e influenzare dai comici italiani che recitavano a Parigi, in particolar modo dal grande Scaramouche, maschera del napoletano Tiberio Fiorilli. Sin dall’inizio, è parso che i personaggi potessero naturalmente ritrovarsi in una città come Napoli, cui già Molière pensava ne Le furberie di Scapino. Da Molière a Napoli, dal furbo Sbrigani a Totò, e alla quotidianità poco eroica dei film della commedia all’italiana: da qui si è partiti, sulle tracce di quello sguardo comico che è nella nostra tradizione e che è stato scelto per raccontare la realtà che conosciamo.
Il Convegno e Il signor di PourceaugnacNapoli, Teatro Nuovo – dal 9 all’11 febbraio 2012Inizio delle rappresentazioni ore 21.30 (giovedì), ore 21.00 (venerdì e sabato) Info e prenotazioni al numero 0814976267 email botteghino@associazioneassoli.itDa giovedì 9 a sabato 11 febbraio 2012Napoli, Teatro Nuovo
Punta Corsarapresenta
Giovedì 9 febbraio ore 21.30Il Convegno azione teatrale
con Christian Giroso, Tonino Stornaiuolo, Valeria Pollice, Giuseppina Cervizzi, Gianni Rodrigo Vastarella, Vincenzo Nemolato, Mirko Calemme
collaborazione artistica Antonio Calone, Marina Dammacco
regia Emanuele Valenti
I fatti incresciosi delle ultime settimane ci spingono a convocare un convegno d'urgenza per capire come, dove e se dobbiamo ascoltare le periferie. Abbiamo invitato i massimi esperti, ci aspettiamo idee illuminanti e ottime soluzioni. Lo facciamo per tutti quelli che nella loro vita, non hanno ancora mai dato segni di perifericità.
venerdì 10 e sabato 11 febbraio ore 21.00 Il signor di Pourceaugnacfarsa minore da Molière
con Christian Giroso, Tonino Stornaiuolo, Valeria Pollice, Emanuele Valenti,Giuseppina Cervizzi, Gianni Rodrigo Vastarella, Vincenzo Nemolato, Mirko Calemme
traduzione e adattamento Antonio Calone, Emanuele Valenti scenografie Francesco Avolio, Roberto Carro costumi Daniela Salernitanoassistente ai costumi Francesca Traverso, musiche originali Marco di Palo disegno luci Gianni Staropoli, fonico Marco Esposito, maschere Salvatore Oliva organizzazione Marina Dammacco, aiuto regia Antonio Calone
Il signor di Pourceaugnac è una comédie-ballet che si rifà in modo piuttosto fedele ai canovacci della commedia dell’arte. Molière si lasciò ispirare e influenzare dai comici italiani che recitavano a Parigi, in particolar modo dal grande Scaramouche, maschera del napoletano Tiberio Fiorilli. Sin dall’inizio, ci è sembrato che i personaggi potessero naturalmente ritrovarsi in una città come Napoli, a cui già Molière pensava ne Le furberie di Scapino.
Da Molière a Napoli, dal furbo Sbrigani che è napoletano a Totò, e alla quotidianità poco eroica dei film della commedia all’italiana. Da qui siamo partiti, sulle tracce di quello sguardo comico che è nella nostra tradizione e che scegliamo per raccontare la realtà che conosciamo.Con Antonio Calone abbiamo riambientato il testo e tradotto i giochi di lingua, i dialetti e i diversi registri che sono nell’originale francese. Sono state aggiunte delle scene per rendere più coerente il percorso dei personaggi rispetto alla nostra interpretazione. Da provinciale di Limoges Pourceaugnac è diventato un improbabile principe slovacco; il giovane innamorato Eraste e la ruffiana Nerina si sono trasformati in motori dell’intrigo al pari di Sbrigani, qui illustre malfattore noto nei mercati della Duchesca e della Maddalena. Quasi a muovere tutto fosse una città, beffarda e inospitale, abitata da burattini che tirano i fili di una farsa grottesca, una città che aspetta, sorpassa, sguscia sotto i piedi, in cui l’asfalto mostra strani disegni, le finestre diventano occhi, le strade si fanno piccole e soffocanti, fino a farti trovare avvolto nella tua ombra. Con le scene di Roberto Carro e Francesco Avolio, e con le luci di Gianni Staropoli, abbiamo cercato di ricreare tutto questo. Una scena-luogo in cui i passi aggraziati della comédie-ballet prendono gli accenti dell’organetto e del vibrafono da commedia all’italiana delle musiche originali di Marco Di Palo. Anche i costumi di Daniela Salernitano sono dei tratti, intrecci di stili e biografie, diversi per ogni personaggio. Guido la compagnia corsara con la mia prima regia, perché mi sembra naturale e prezioso lavorare con le persone in cui ho visto nascere la passione per il teatro e che ho seguito sin dall’inizio del progetto, osservandone lo stupore e la determinazione nel provare a scommettere su se stessi. Dopo il Viviani di Arturo Cirillo, continuiamo con Molière a costruire il nostro percorso. Ringrazio profondamente tutti i corsari che con generosità si sono calati nel labirinto irreale e grottesco disegnato in questi mesi di prova, rendendolo vivo con la loro forza e la loro presenza. Emanuele Valenti
Quel che nel testo di Molière ci ha ispirato è il suo sguardo sul personaggio del signor di Pourceaugnac. Direttamente da due canovacci di commedia dell’arte - Pulcinella pazzo per forza e Pulcinella Burlato - Pourceaugnac è un erede della maschera campana di cui assume tutta l’umanità, tutte le funzioni dissacratorie, comiche e poetiche. È ridicolo, goffo antipatico a volte, ma lo diventa anche a causa dello sguardo che gli altri portano su di lui, con la forza prevaricatrice degli interessi personali, dalla ciarlataneria dei medici che lo dichiarano pazzo ai poliziotti corrotti che lo arrestano. Un Pourceaugnac pazzo per forza che si trova incastrato in una farsa, a tratti una messa nera di cui è vittima sacrificale. Come spesso succede a Pulcinella a causa della sua inadeguatezza, Pourceaugnac diventa il capro espiatorio di una società vorace e falsa, una galleria di personaggi neri che Molière dipinge con ritmo, ironia e crudeltà. Più si mette alla gogna lui, meglio stiamo noi. Antonio Calone