Venerdì 17 febbraio 2012, Teatro Nuovo di NapoliIl difficile mestiere di vedova di Silvana GrassoLicia Maglietta dirige e interpreta il monologo che ripercorre la vicenda tragica e, al tempo stesso, paradossale, vissuta dalla scrittrice dopo la morte del marito
Il palcoscenico del Teatro Nuovo di Napoli ospiterà, venerdì 17 febbraio 2012 alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 26) il debutto, in prima assoluta, dello spettacolo Il difficile mestiere di vedova di Silvana Grasso, diretto e interpretato da Licia Maglietta e presentato da Teatri Uniti.Licia Maglietta incontra, ancora una volta, la scrittura di Silvana Grasso, a quasi quattro anni dal debutto di Manca solo la domenica, che, proprio dal Teatro Nuovo, iniziò un fortunatissimo percorso sui principali palcoscenici italiani, con punte di successo internazionale a Parigi e a Madrid. Lo spunto di partenza del monologo è il racconto 7 uomini 7. Peripezie di una vedova, edito da Flaccovio nel 2006. L’attrice partenopea, nota al grande pubblico per la splendida interpretazione in Pane e tulipani, porterà in scena la sua nuova e preziosa creazione artistica, fatta di ironia, ilarità e sferzante sagacia. E’ la storia di Silvana, che, appena dopo la morte del marito, si ritrova al centro di un turbinio d'ipotesi e congetture sulla sua nuova vita da single. Una storia nata dalla penna di Silvana Grasso, in cui la tragica e, comunque, paradossale vicenda vissuta dalla scrittrice nella sua città in Sicilia, dopo la morte del marito, fa sorridere e, al tempo stesso, riflettere sulle curiose dinamiche di provincia.La sua vedovanza scatenò, all'interno del paese, ipotesi di fidanzamento, strategie paraninfali, clubiche e collettive, diktat maritali, una vera e propria "caccia all'uomo", a tutt'oggi irrealizzata per la singolarità dei nubendi e, soprattutto, per la singolarità della scrittrice. Silvana Grasso, infatti, dopo aver individuato nell’orchestrazione maritale una divertente ed economica via d'uscita dalla depressione, ribalta le parti, divenendo soggetto d'una messinscena, assegnando i ruoli, decidendo tempi e luoghi del corteggiamento, incipit e necrosi degli amori. Attraverso l’impiego di queste peculiari “soluzioni” drammaturgiche, prendono vita e si succedono accadimenti al limite della follia, ma realmente accaduti.Dal ribaltamento dei ruoli, l’autrice, sapientemente, mette in atto, durante lo spettacolo, l’humus, dal quale traggono linfa vitale una successione di avvenimenti incredibilmente assurdi. Ne Il difficile mestiere di vedova, la lingua ricchissima dell’autrice siciliana prende vita e si trasforma in materia teatrale incandescente, attraverso l’interpretazione e la messa in scena dell’attrice e regista napoletana, che si avvale di un’incalzante colonna sonora, i costumi di Katia Esposito e le luci di Cesare Accetta.
Il difficile mestiere di vedova di Silvana GrassoNapoli, Teatro Nuovo – dal 17 al 26 febbraio 2012Inizio delle rappresentazioni ore 21.00 (feriali), ore 18.30 (domenica) Info e prenotazioni al numero 0814976267 email botteghino@associazioneassoli.it
Da venerdì 17 a domenica 26 febbraio 2012Napoli, Teatro Nuovo
Teatri Unitipresenta
Il difficile mestiere di vedovadi Silvana Grasso
con Licia Maglietta
costumi Katia Espositoluci Cesare Accettadirezione tecnica Lello Becchimanzi
regia Licia Maglietta
Licia MagliettaTra i fondatori di Falso Movimento e di Teatri Uniti, è stata protagonista in spettacoli di Mario Martone, Toni Servillo, Elio De Capitani, Carlo Cecchi, interpretando testi di Shakespeare, Moliére, Camus, Buchner, Goldoni, Pirandello, Moscato. Il suo Delirio amoroso (1995), monologo tratto dall’opera di Alda Merini, è stato programmato per oltre dieci stagioni nei teatri italiani. Al cinema è stata protagonista fra gli altri con Mario Martone, Morte di un matematico napoletano (1992), Rasoi (1993), L’amore molesto (1995); con Silvio Soldini, Le acrobate (1997), Pane e tulipani (2000) Agata e la tempesta (2004); con Antonio Capuano, Luna Rossa (2001); con Susanna Tamaro Nel mio amore (2004). Con Pane e tulipani vince nel 2000 il premio David di Donatello come miglior attrice protagonista. E’ stata la voce italiana della madre in Persepolis (2008) film d’animazione di Vincent Paronnaud e Marjane Satrapi, premio della giuria al Festival di Cannes nel 2007. A teatro negli ultimi anni, suoi gli adattamenti e le regie de L’uomo atlantico di Marguerite Duras, Lamìa di Luisa Stella, Una volta in Europa di John Berger, Vasta è la prigione di Assia Djabar e Digiunare, divorare di Anita Desai. Al momento è, ancora, in scena con lo spettacolo Manca solo la domenica da Pazza è la luna di Silvana Grasso.