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Pau Mirò in scena - Spettacolo Jùcature a Salerno
Teatro Antonio Ghirelli di Salerno
Teatri Uniti porta in scena Pau Mirò
Dopo il grande successo ottenuto al Piccolo Teatro di Milano, fa tappa a Salerno il progetto di Teatri Uniti, con la nuova tournèe di Chiòve e lo spettacolo Jùcature
La lingua catalana e la lingua partenopea unite in teatro dall’attore e regista Enrico Ianniello nei due allestimenti Chiòve e
Jùcature
di Pau Mirò prodotti da Teatri Uniti, che saranno in scena al Teatro Antonio Girelli di Salerno, rispettivamente, da giovedì 24 a domenica 27 gennaio e
da giovedì 31 gennaio a domenica 3 febbraio 2013.
Tra nuove traduzioni e acclamati allestimenti, il lavoro di Enrico Ianniello offre al pubblico una preziosa occasione d’incontro con la scrittura di uno tra i più seguiti e apprezzati drammaturghi iberici. Un sodalizio artistico, iniziato proprio con la traduzione in napoletano di Chiòve (titolo originale Plou a Barcelona), diretto da Francesco Saponaro e giunto alla sua sesta stagione di programmazione, che prosegue adesso con il nuovo allestimento di Jùcature, riadattato e diretto dallo stesso Ianniello.
Uno spettacolo, quest’ultimo, di cui è documentato il successo senza precedenti della versione originale, Els Jugadors, Premio Butaca 2012 per il migliore testo in lingua catalana, con la regia dello stesso Pau Mirò, per oltre un mese di repliche nello scorso maggio al Teatre Lliure di Barcellona diretto da Lluís Pasqual.
Dopo numerosi premi e una lunga tournèe con repliche a Milano, Napoli, Roma, Parigi (e a Madrid Francesco Saponaro ne ha diretto la prima versione con un cast spagnolo), Chiòve, lo spettacolo “rivelazione”, secondo l'Associazione Nazionale Critici Teatrali nel 2008, debutta a Salerno.
Interpretato da Chiara Baffi, Enrico Ianniello, Carmine Paternoster, l’ambientazione iperrealista, dalle originarie ramblas di Barcellona al piccolo appartamento fatiscente nei Quartieri Spagnoli di Napoli, sposta l’intreccio di passioni dei tre protagonisti, immergendoli in una realtà sospesa tra le aspirazioni di normalità, il desiderio di riscatto e l’amarezza del presente. La vita della prostituta Lali e del protettore Carlo è solo sfiorata dalla civilizzazione di cui raccolgono le scorie, i modelli esterni e deteriori.
Così come accade in Chiòve, che sviluppa l’azione in una casa dei Quartieri Spagnoli, Jùcature è ambientato nuovamente a Napoli “anche se questa volta – precisa Enrico Ianniello - si tratta di un'ambientazione esclusivamente linguistica, senza riferimenti geografici precisi, indefinibile così come lo sono i quattro personaggi creati da Pau Mirò: uomini di "mezz'età”, senza nome, senza lavoro e senza un vero amore che li faccia bruciare di passione.
La vicenda di Jùcature si svolge in un vecchio appartamento dove, intorno a un tavolo, quattro uomini, interpretati, oltre allo stesso Ianniello, da Renato Carpentieri, Tony Laudadio e Marcello Romolo, giocano a carte.
“L'appartamento – sottolinea Ianniello - è il rifugio dove il fallimento è la regola, non l'eccezione. I soldi sono spariti da qualche tempo, come qualsiasi possibilità di successo personale. Ma, proprio sul punto di toccare il fondo, i quattro decidono di rischiare il tutto per tutto, rouge et noir, e allora il gioco si fa pericoloso”.
Maschere grottesche che s'incontrano, in tempo di crisi, per mettere in gioco l'unico capitale che hanno a disposizione: la loro solitudine, la loro ironia, la loro incapacità di capire.
Teatri Uniti porta in scena Pau Mirò - Salerno, Teatro Antonio Ghirelli
Chiòve, dal 24 al 27 gennaio 2013, e Jùcature, dal 31 gennaio al 3 febbraio 2013
Info e prenotazioni al numero 800188958
email botteghino@fondazionesalernocontemporanea.it
Gli spettacoli
Chiòve
di Pau Mirò, traduzione Enrico Ianniello
regia e spazio scenico Francesco Saponaro
scene Roberto Crea, costumi Roberta Nicodemo, suono Daghi Rondanini, luci Lucio Sabatino
con Chiara Baffi, Enrico Ianniello, Carmine Paternoster
produzione Teatri Uniti in collaborazione con Institut Ramon Llull, Obrador/sala Beckett, Dogma Televisivo, Nessuno Tv e DAMS-Università della Calabria/ArtiMeridianeLab
Durata: un’ora senza intervallo
Date e orari: dal 24 al 27 gennaio 2013 (feriali ore 21.00, domenica ore 18.00)
Dopo numerosi premi ed una lunga tournèe con repliche a Milano, Napoli, Roma, Parigi (e a Madrid Francesco Saponaro ne ha diretto la prima versione con un cast spagnolo), lo spettacolo “rivelazione”, secondo l'Associazione Nazionale Critici Teatrali nel 2008, torna nella cornice del Teatro Studio.
“Al di là del successo internazionale e dei numerosi riconoscimenti che lo spettacolo ha avuto – sottolinea il regista Francesco Saponaro - ciò che mi sembra importante è l’attualità di Chiòve che ne ha fatto un piccolo caso. È il segno che anche il teatro d’arte e il lavoro sulla drammaturgia contemporanea possono sviluppare un repertorio”. Un’ambientazione iperrealista, dalle originarie ramblas di Barcellona al piccolo appartamento fatiscente nei Quartieri Spagnoli di Napoli, sposta l’intreccio di passioni dei tre protagonisti, immergendoli in una realtà sospesa tra le aspirazioni di normalità, il desiderio di riscatto e l’amarezza del presente.
La vita della prostituta Lali e del protettore Carlo è solo sfiorata dalla civilizzazione di cui raccolgono le scorie, i modelli esterni e deteriori: dal cibo spazzatura dei fast food, alla droga, alla musica da bancarella. Le brame d’amore, i sogni di rivalsa sociale di Lali e la sua massima ambizione – sembrare normale – consumati dalla logorante convivenza con Carlo si ravvivano durante gli incontri mercenari con Davide.
Ma la cultura e i libri, i versi dei poeti, gli aforismi dei filosofi, i quadri dei grandi musei, non si elevano oltre un meteorico vagheggiamento a margine di un rapporto mercenario e circoscritto alla lettura di un involucro di cioccolatino, nella poesia epigrafica dei Baci Perugina”.
Jucatùre
di Pau Mirò, traduzione e regia Enrico Ianniello
con Renato Carpentieri, Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Marcello Romolo
produzione Teatri Uniti in collaborazione con OTC, Institut Ramon Llull
Durata: un’ora e 20 minuti senza intervallo
Date e orari: dal 31 gennaio al 3 febbraio 2013 (feriali ore 21.00, domenica ore 18.00)
La vicenda dello spettacolo, vincitore del Premio Butaca 2012 per il migliore testo in lingua catalana, si svolge in un vecchio appartamento, intorno a un tavolo, quattro uomini giocano a carte. L'appartamento è il rifugio dove il fallimento è la regola, non l'eccezione. I soldi sono spariti da tempo, come qualsiasi possibilità di successo personale. Ma proprio sul punto di toccare il fondo, i quattro decidono di rischiare il tutto per tutto. Rouge et noir. E allora il gioco si fa pericoloso. Spiega il regista, Enrico Ianniello: "Come in Chiòve, ho ambientato la commedia a Napoli, anche se questa volta si tratta di un'ambientazione esclusivamente linguistica, senza riferimenti geografici precisi. Questa assenza di collocazione mi pare una cifra fondamentale dei quattro personaggi raccontati da Pau Mirò: quattro uomini di "mezz'età" (quindi senza un'età definita), senza nome, senza lavoro e senza un vero amore che li faccia bruciare di passione. Quattro uomini che si incontrano, in tempo di crisi, per mettere in gioco l'unico capitale che hanno a disposizione: la loro solitudine, la loro ironia, la loro incapacità di capire.
Biografie
Enrico Ianniello
(Caserta 1970) attore, autore, traduttore, operatore teatrale. Inizia lo studio della recitazione presso la Bottega Teatrale di Vittorio Gassman di Firenze. Prende parte agli spettacoli Adelchi e Il Paradiso tratto dalla Divina Commedia (con Sandro Lombardi), diretti da Federico Tiezzi. Lavora, poi, con Leo de Berardinis e Toni Servillo. Con quest’ultimo, dal 1995 al 2005, recita in Misantropo, Tartufo, Le false Confidenze, Sabato, Domenica e Lunedì, Benjaminovo. Insieme con Tony Laudadio fonda la compagnia “Onorevole Teatro Casertano”, con la quale produce Sconosciuti e Lontani- la farsaccia (premio Troisi 2000), Cèline - Gracias a la Vida (Premio Girulà 2004) e dirige il progetto “Sempre Aperto Teatro Garibaldi”. Con Andrea Renzi e Tony Laudadio danno vita a un piccolo gruppo di ricerca sulla drammaturgia contemporanea, all’interno della compagnia Teatri Uniti, da cui: Rosencrantz e Guildenstern sono morti, Pinocchio, Santa Maria d’America e Magic People Show. E’ nel cast, insieme a Nicoletta Braschi e Tony Laudadio, nel recente allestimento di Tradimenti di Pinter per la regia di Andrea Renzi.
Nel cinema, lavora ne La Passione di Giosuè l’Ebreo di Pasquale Scimeca, E io ti seguo di Maurizio Fiume, Lascia perdere, Johnny di Fabrizio Bentivoglio, Habemus Papam di Nanni Moretti, 20 anni di Giovanna Gagliardo.
Per il teatro ha tradotto Il metodo Gronholm di Jordi Galceran (portato in scena con la regia di Cristina Pezzoli), Chiòve, Sorriso d’Elefante, Jucatùre di Pau Mirò, Over the River di Joe di Pietro. In Tv è il commissario Nappi nella serie Un passo dal cielo, con Terence Hill.
Pau Mirò
autore, drammaturgo e attore, nato a Barcellona nel 1974, si diploma in Arte Drammatica presso l’Institut del Teatre di Barcellona. Ha seguito i seminari di drammaturgia di Sergi Belbel, Sanchis Sinisterra, Xavier Albertì e Javier Daulte. Negli ultimi anni ha scritto: Banal sessions of Fedra (2006), premio per il miglior spettacolo alla 11a Feira de Teatre de Barcelona; Somriure d’Elefant (2006); Bales i Ombres, nominato ai Premi Butaca (più importante premio per il teatro catalano) - categoria Miglior Testo; Happy Hour - nominato ai Premi Butaca - categoria Miglior Testo. PLOU A BARCELONA (titolo italiano CHIÒVE) ha vinto 5 Premi Butaca (tra i quali miglior testo, miglior spettacolo di piccolo formato) è stato tradotto in castigliano, francese, portoghese, italiano, inglese e pubblicato dall’Università di Richmond, New York. Tra le messe in scena più importanti, ricordiamo: Barcellona, Madrid (festival de Otoño), Buenos Aires, Venezuela, Cordoba, Sao Paulo do Brasil. Nel 2005 è stato presentato in Cile e pubblicato a New York in un volume che raccoglie tre degli autori catalani più rappresentativi degli ultimi anni (Benet y Journet, Pau Mirò, Jordi Galceran). Nel novembre del 2011, al Teatre Municipal de Girona, firma la regia del suo testo Els Jugadors, che presenta con straordinario successo di pubblico e critica al Teatre Lliure di Barcellona - diretto da Lluís Pasqual per oltre un mese di rappresentazioni tra aprile e maggio 2012 . Els Jugadors, è stato tradotto in napoletano da Enrico Ianniello (con il titolo Jucatùre).
Francesco Saponaro
(Napoli 1970) regista, autore di teatro e film-maker. Nel 1995 fonda e co-dirige la compagnia Rossotiziano lavorando alla reinvenzione dei classici e alla messa in scena di biografie di artisti visivi e uomini di scienza. Dal 2000 inizia un’assidua collaborazione con la compagnia Teatri Uniti ed è stato regista assistente di Toni Servillo. Ha realizzato spettacoli in spazi non convenzionali, integrando differenti linguaggi espressivi a partire dai testi di grandi autori tra cui Eschilo, Bernhard, Havel, Pirandello, Čechov, Beckett, Kafka, Moscato e Pau Mirò di cui ha diretto la versione italiana e spagnola del pluripremiato Chiòve (Llueve en Barcelona). Ha firmato regie di opere liriche per il Teatro San Carlo di Napoli e per l'Opera Nazionale di Danimarca. Per il Centro Dramatico Nacional di Madrid, in apertura di stagione 2011 \ 2012, ha messo in scena la fortunata edizione di Yo, el heredero (Io, l’erede) di Eduardo De Filippo, tuttora in tournée in Spagna. Si è occupato di progetti di formazione e pedagogia teatrale per il Teatro Stabile di Napoli (Vespertelli al teatro San Ferdinando) e per la Civica Scuola d'Arte drammatica 'Paolo Grassi' di Milano. Ha fatto parte del Comitato Artistico del Teatro Stabile di Napoli. Attualmente è membro del CdA della Fondazione 'Eduardo De Filippo'.
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