INTERVISTE ESCLUSIVE NAPOLI CULTURAL CLASSIC: Arturo Sepe

DI CHI PARLIAMO

 Quanto conta per te la passione nel lavoro che fai? 

Beh!La recitazione è un po' l’ossatura della mia vita. Penso che il Teatro nella fattispecie sia la giusta chiave di lettura e, soprattutto, giusta filosofia di vita. Farsi capire ed esternare le proprie emozioni nei rapporti interpersonali è molto importante e la recitazione ,“quella dettata dall’anima”,segna un' ottima linea guida. Se poi si pensa che il mondo sia un palcoscenico dove ciascuno deve recitare la sua parte  (come afferma il nostro Shakespeare)allora la recitazione nella mia vita casca a pennello!

Tante partecipazioni importanti come  attore dando vita a personaggi interessanti: quale personaggio senti più  vicino  per le emozioni che ti ha trasmesso? 

Sono sempre Felice di prendere parte a progetti che mettono in luce avvenimenti di Storia e di Cronaca del nostro Paese,perché sono quelli che mi stimolano di più, mi emozionano e fanno riflettere tantissimo, aprendo una finestra sul passato e facendoci capire da dove veniamo e ,soprattutto, dove siamo diretti ; talvolta ci aiutano a non commettere gli stessi errori. Ed è proprio per questo che senza ombra di dubbio,se parliamo di Cinema, il personaggio che mi ha trasmesso  più emozione è“il giovanissimo tenente dei Carabinieri” che ne “Il Silenzio di Lorenzo “ , di Nicola Acunzo,  indaga sulla morte di Angelo Vassalo , sindaco di Pollica ,  scomparso in circostanze misteriose. Tra l’altro, il film è tuttora in concorso per il David di Donatello.
Se parliamo di Teatro, invece, mi balza subito in mente “Massimo”, un giovane ricercatore di successo che nello spettacolo teatrale “Anche l’occhio vuole la sua parte” ,di Velonà/Caputo/Casagrande, stravolge la vita di “Mario”,interpretato dal bravissimo Maurizio Casagrande, per me, amico, maestro di palcoscenico e talvolta anche di vita. 

 A cosa ti stai dedicando ora e quali  sono i tuoi prossimi impegni? 

In questo periodo sono a Teatro con due spettacoli,il primo è “Xchè con la X” di L.Varone.: ambientato in una classe di adolescenti che ha come filo conduttore  la lingua di Dante al tempo dei social network. Uno spettacolo che va in scena in tutta Italia ormai da tre  anni e dove interpreto Modesto , collaboratore scolastico che rispecchia, purtroppo in gran parte , lo stereotipo del bidello sciatto, ma talvolta “ingegnoso” , incontrato  almeno una volta  nel nostro iter formativo: personaggio ricco di vezzi e molto caratterizzato.
E poi c’è "A famm e Pullicenella",  farsa tragicomica che mi vede come autore e interprete. Una vera e propria rispolverata degli antichi canovacci della Commedia dell’Arte: il mio primo Amore e giocattolo  da cui non riesco a staccarmi mai!
In Tv tra breve sarò impegnato in una nuova fiction in programmazione per le reti MEDIASET,ma meglio parlane in corso d’opera (eh eh eh noi attori siamo un po' scaramantici).
A Teatro è in preparazioni, proprio in questi giorni ,un mio nuovo spettacolo molto innovativo che fonde diverse discipline artistiche.


C’è spazio per il tuo lavoro in Italia? 

Beh molto poco direi,soprattutto se si pensa che a lavorare per lo più  in Italia è sempre la solita “casta di attori”. Meritocrazia? Che gran bella parola:peccato appartenga alle fiabe.

 Cosa pensi delle nuove  produzioni di fictions attraverso il web …

Beh,  il web è sicuramente un canale per certi versi “immediato”, il più semplice da  percorrere  ed economico, soprattutto per le produzioni. Lo spettatore ha il privilegio di scegliere ciò che vuole. Penso sia una nuova frontiera del Cinema.


Quale regista vorresti conoscere per stringergli la mano e per poi essere diretto in  un bel film  …

Mi piacerebbe molto essere diretto da Giuseppe Tornatore : sono rapito dalle sue pellicole,  perché ha fatto della “settima arte” la ragion di vita,riuscendo, con grande maestria, a  irrompere nelle vite dei suoi  personaggi, fondendoli con i colori del paese in cui si muovono. Magaaaaariiii essere plastilina nelle sue mani … eh eh eh eh .Beh, sognare non è un reato!Anche stringergli soltanto la mano sarebbe per me una gioia immensa.

Come attore  ti ispiri a qualcuno in particolare ?

Mi piace molto la comicità e la versatilità di Ben Stiller,ma ritornando nel nostro Paese rimango molto saldo alle istrioniche interpretazione di Nino Manfredi e Giancarlo Giannini. Potrò risultare nostagico e un po' retrò, ma il made in Italy , per me, in gran parte,  sono loro e se dovessi ispirarmi a qualcuno…non avrei dubbi.

Abbiamo scoperto che oltre alla recitazione in fiction televisive di qualità , nella  tua vita c’è anche  tanto buon teatro  …  raccontaci l’emozione che provi quando sei a contatto diretto con il pubblico.

L’emozione che si prova in scena è come quella di un padre nell' avere un figlio: non si può spiegare, bisogna provarla. Potrei affermare : è un “Frullato energizzante di Emozioni”, ma sarebbe sempre riduttivo. La gratificazione del pubblico poi è la paga di tutti i sacrifici che hai fatto per arrivare fin lì. A me piace pensare  che il Cinema sia da considerare l’Amante fugace e Passionale…mentre il teatro è la donna che ti ama, che ti cura e che non ti abbandona mai!

  Riesci a trovare spazio anche per altro? per lo studio? per  famiglia? gli amici? l’amore…

Penso che nella vita esistano delle priorità da rispettare per essere felici e vivere in serenità con sé stessi e con gli altri: bisogna curare le cose che sono fondamentali per la nostra felicità e che sono la base della nostra vita,come la cultura e la conoscenza che sono alla base dei rapporti interpersonali. E’ proprio dalla cultura e dallo studio che scaturisce tutto il resto ed è per questo che ho sempre perseguito e poi raggiunto l’obiettivo della Laurea, avendo sempre alla base come colonna portante la famiglia, gli Amici e … l’Amore, che insieme alla recitazione mi sostengono lungo questo "ispido” e “tortuoso”… palcoscenico della vita!!!

 Un sogno nel cassetto? 

Far conoscere al mondo intero la vera “Anima” di noi Italiani : l’animo gentile, generoso e laborioso  molto spesso infangato da una veste criminale che non ci appartiene.
Svegliarmi un giorno e trovare un sipario appena aperto dove , a salutare il pubblico, siano tutti i criminali e gli assassini del nostro paese che hanno recitato bene la loro parte e ora, a sipario chiuso e a luci spente,  ritornano alle proprie famiglie e ai propri mestieri facendo ridecollare il nostro Paese, per tanti anni invidiato da tutto il resto del mondo. Ma penso questo sia un sogno troppo grande per entrare in un cassetto!
Redazione Napoli Cultural Classic

Riconoscimenti

Premio Cultura & Spettacolo “Giornata della Cultura Napoli”(2013)

Vincitore Premio SHOW REEL (2011) Valsele International Film Festival (Miglior Attore)

Vincitore del Lavori in Corto Film Festival (2009)

Vincitore del 85th Warner Bros.Anniversary (2008)

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA (Premio Tina Pica 2007)

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA Premio On. Mensorio Città di Saviano commedia “Nu Prevete pe Figlio”(2006)