INTERVISTE ESCLUSIVE NAPOLI CULTURAL CLASSIC: Valerio Benevento aprile 16, 2014 \\
DI CHI PARLIAMO
VALERIO BENEVENTO
Quale ricaduta ha avuto su di te la frequentazione e la formazione accademica con la coreografa Irma Cardano?
All' età di 10 anni, mia madre mi portò in una palestra dove insegnavano danza moderna e classica, ma, ahimè, come tutti i bambini che approcciano quest’ arte, non mi accorgevo che in quella palestra imparassi poco e niente, perché l' insegnamento non era idoneo: una cosa che capita molto spesso. All’ultimo anno di studio, avevo 17 anni e mi dovevo diplomare in danza, andai con il gruppo di danza a fare una rassegna a Portici, al Palazzetto dello sport, e vidi una scuola di danza che mi fece incantare (Accademia dello Spettacolo): solo allora capii che avevo sprecato anni e anni della mia vita senza imparare nulla: c'erano ragazzi più piccoli di me con una tecnica molto avanzata.
Decisi di iscrivermi a quella scuola di danza, ma dovetti sostenere una prova, perché fosse valutato il grado di tecnica acquisito: mi sentii demoralizzato perché mi fu detto che ero molto indietro tecnicamente . Adesso devo ringraziare le direttrici della scuola, Virginia Vincenti e Irma Cardano, perché hanno operato un miracolo su di me facendomi maturare tecnicamente, artisticamente e umanamente: devo tanto a loro.
Quanto conta la passione, che nutri per la danza, nel tuo lavoro?
Sicuramente sembrerà una risposta scontata, ma per me la danza è tutto. Fin da bambino, quando sentivo la musica, mi muovevo e a ballavo, poi man mano, per gioco, cominciai a creare anche delle coreografie, ma adesso sento che la danza è proprio il mio pane quotidiano: non riesco a stare senza; è un amore che non finirà mai.
Tanti gli spettacoli di danza a cui hai partecipato come ballerino calcando le scene dei grandi teatri italiani : qual è stato il più interessante per le opportunità che ti ha dato?
Sicuramente l’esperienza che mi ha dato di più è stata quella di ballare in America con la compagnia Ivir Danza
A cosa ti stai dedicando ora e quali sono i tuoi prossimi impegni?
Per adesso sto continuando con vari spettacoli e insegnando danza contemporanea; ballo come ballerino ospite Porter per passi d’addio in saggi vari; quest’estate mi sposterò in Inghilterra.
C’è spazio per la danza in Italia?
Ci potrebbe essere …
Napoli ama la danza?
Purtroppo no!
Con quale coreografo vorresti lavorare a livello internazionale?
Ce ne sono tanti: sarebbe una lista lunghissima!
Con tanto lavoro che svolgi e ti prende tempo, riesci a trovarne anche per altro? per la famiglia?per gli amici? l’amore?
Quando intraprendi questa strada entri nell'ottica che bisogna fare dei sacrifici, soprattutto negli anni di studio che ti impegnano molto, però si trova sempre un po' di tempo da dedicare alla vita privata: basta organizzarsi.
Un sogno nel cassetto?
Ovviamente è un sogno irrealizzabile vista la mia età e il mio trascorso, ma il mio sogno è sempre stato entrare nel Royall Ballet. Penso sia il sogno di qualsiasi ballerino, ma, siccome mi sto dedicando soprattutto alla danza contemporanea, mi piacerebbe lavorare in qualche compagnia internazionale.
Redazione Napoli Cultural Classic