Sabato 12.12.09 ore 21.00 in anteprima nazionale a Villa Ardolino "Oriana" il monologo interpretato dall'attore Ivan Boragine per la regia di Carmine Ardolino Ivan Boragine, giovane ma gia molto apprezzato attore Campano,si è formato studiando in alcune tra le migliori scuole di recitazione presenti a Napoli e poi diplomato presso la SCUOLA DI CINEMA “JENNY TAMBURY”. Inoltre ha frequentato tanti altri ottimi corsi “International masterclasses with” Michael Margotta, Danny Lemmo e Antonio Nobili.Ha inoltre all’attivo, come cantante, 2 inediti “Corro” e “Lascia che io Viva”Ivan Boragine lo abbiamo visto nelle fiction “La Squadra”, “La nuova squadra” “Sezione Anticrimine” a breve in “Capri 3”ed altri, nel film La vita accanto; mentre in teatro è stato protagonista di grandi classici quali: “Sogno di una notte di mezza estate”, “Miseria e Nobiltà” ed altri ancora.La mia prima esperienza artistica risale a quando avevo circa quindici anni, quando in una compagnia del paese dove abito, cercavano un ragazzo che potesse fare il ruolo del figlio di “Felice Sciosciammocca” il piccolo “Peppeniello” nella classica commedia napoletana “Miseria e Nobiltà”.Fù un’esperienza stupenda, e mi resi conto subito che quello era ciò che avrei voluto fare “da grande”.Per questo motivo, all’età di circa diciannove anni ho iniziato a studiare recitazione.Qual è la cosa che ti piace di più del tuo lavoro e quella che cambieresti volentieri?Quello che mi piace di più è il fatto di poter essere fuori da alcune regole e di poter sperimentare comportamenti diversi, il provare le emozioni di chi magari non avresti mai pensato di essere senza la paura di essere giudicato. Hai mai avuto momenti bui in cui ti sei detto: “Basta col mondo dello spettacolo, da domani cambio lavoro”?A dire il vero si, anche se subito dopo è prevalsa la mia voglia incondizionata di fare l’attore.Credo che per un attore di questi momenti ce ne siano tanti, ma è la vita dell’artista che è cosi.Quindi bisogna essere determinati, credere realmente in ciò che si fà e non darsi mai per sconfitto.C’è un film in particolare che avresti voluto interpretare?Ne sono davvero tanti; i primi che mi vengono in mente sono “L’avvocato del Diavolo” “C’era una volta in america”, “Fight Club”. Ci dici un regista Italiano col quale vorresti lavorare?Ce ne sono un bel po’ di registi con i quali mi piacerebbe lavorare. Speriamo di poter lavorare con tutti.Secondo te l’attore di cinema viene necessariamente dal teatro oppure, come molti sostengono, il teatro può addirittura rovinare l’attore di cinema?Credo che questo sia un luogo comune. Il teatro è formazione assoluta. Poi un attore è un attore punto e basta. Per definirsi tali, bisogna saper fare entrambe le cose.
Sabato 12.12.09 ore 21.00 in anteprima nazionale a Villa Ardolino "Oriana" il monologo interpretato dall'attore Ivan Boragine per la regia di Carmine Ardolino
Ivan Boragine, giovane ma gia molto apprezzato attore Campano,si è formato studiando in alcune tra le migliori scuole di recitazione presenti a Napoli e poi diplomato presso la SCUOLA DI CINEMA “JENNY TAMBURY”. Inoltre ha frequentato tanti altri ottimi corsi “International masterclasses with” Michael Margotta, Danny Lemmo e Antonio Nobili.Ha inoltre all’attivo, come cantante, 2 inediti “Corro” e “Lascia che io Viva”Ivan Boragine lo abbiamo visto nelle fiction “La Squadra”, “La nuova squadra” “Sezione Anticrimine” a breve in “Capri 3”ed altri, nel film La vita accanto; mentre in teatro è stato protagonista di grandi classici quali: “Sogno di una notte di mezza estate”, “Miseria e Nobiltà” ed altri ancora.La mia prima esperienza artistica risale a quando avevo circa quindici anni, quando in una compagnia del paese dove abito, cercavano un ragazzo che potesse fare il ruolo del figlio di “Felice Sciosciammocca” il piccolo “Peppeniello” nella classica commedia napoletana “Miseria e Nobiltà”.Fù un’esperienza stupenda, e mi resi conto subito che quello era ciò che avrei voluto fare “da grande”.Per questo motivo, all’età di circa diciannove anni ho iniziato a studiare recitazione.Qual è la cosa che ti piace di più del tuo lavoro e quella che cambieresti volentieri?Quello che mi piace di più è il fatto di poter essere fuori da alcune regole e di poter sperimentare comportamenti diversi, il provare le emozioni di chi magari non avresti mai pensato di essere senza la paura di essere giudicato. Hai mai avuto momenti bui in cui ti sei detto: “Basta col mondo dello spettacolo, da domani cambio lavoro”?A dire il vero si, anche se subito dopo è prevalsa la mia voglia incondizionata di fare l’attore.Credo che per un attore di questi momenti ce ne siano tanti, ma è la vita dell’artista che è cosi.Quindi bisogna essere determinati, credere realmente in ciò che si fà e non darsi mai per sconfitto.C’è un film in particolare che avresti voluto interpretare?Ne sono davvero tanti; i primi che mi vengono in mente sono “L’avvocato del Diavolo” “C’era una volta in america”, “Fight Club”. Ci dici un regista Italiano col quale vorresti lavorare?Ce ne sono un bel po’ di registi con i quali mi piacerebbe lavorare. Speriamo di poter lavorare con tutti.Secondo te l’attore di cinema viene necessariamente dal teatro oppure, come molti sostengono, il teatro può addirittura rovinare l’attore di cinema?Credo che questo sia un luogo comune. Il teatro è formazione assoluta. Poi un attore è un attore punto e basta. Per definirsi tali, bisogna saper fare entrambe le cose.
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