Andrea Baglio e la prova....in esclusiva NCC

 La bravura in prima linea...
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Con il cortometraggio “La prova”, nel concorso corto napoli cultural classic 2015, hai ottenuto sette nomination; ci racconti le emozioni che hai provato?

Ho provato una gioia incontenibile mista a commozione. È un onore per me il fatto che ad un Festival così importante, venga riconosciuto il valore di un’opera alla quale ho donato l’anima.

Che cosa racconta il cortometraggio “La prova” e da dove è nata l'idea ?

Parla di un modesto impiegato che un giorno subisce le spinte avances di una nuova e bella collega. Il caso strano, l’anomalia raccontata da questo corto è proprio questa; un uomo che rifiuta di consumare con una bella e accondiscendente donna e denuncia la stessa per molestie. L’idea di fare il corto in questione nasce dal mio fortuito incontro con Lorenzo Vargas. Una sera mi sono imbattuto nella visione di “Masterpiece”, programma televisivo al quale stava partecipando Lorenzo e, colpito dal suo talento, ho deciso di contattarlo per collaborare. 

Tu inizi la formazione professionale diplomandoti al Centro Internazionale di Arti sceniche, dove ti diplomi nel 2007, da dove nasce la decisione di intraprendere la carriera di attore? 

Nasce nel momento in cui ho scoperto il significato della parola Arte; ed è successo molto presto. Ero poco più di un bambino quando mio nonno iniziò a comporre le sue migliori poesie, battendo dinnanzi a me i tasti della sua vecchia Olivetti, come fosse un pianista. Fu proprio quella melodia e il modo di trarre ispirazione anche dalle piccole cose che mi segnò profondamente fin dalla tenera età.
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Sei stato premiato STELLA D'ARGENTO al Rome Web Awards come "miglior personaggio web dell'anno" (2014) e al Tolfa Film Festival come “miglior serie web dell’anno” (2014) con il “il10percento”, documentario da te diretto, dedicato all’amico scomparso Claudio Santoriello; ci racconti di questa esperienza ? 

Claudio ci ha lasciato troppo presto, a ventisei anni. E’ stato un attore, regista, scrittore... ma soprattutto amico. Quando ho alzato i premi dei suddetti Festival al cielo, ho capito pienamente quanto lui sia riuscito a seminare qualcosa che non avrà mai fine... e che il documentario che avevo realizzato serviva a cercarlo, non a ricordarlo.
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A cosa ti stai dedicando ora e quali saranno i tuoi prossimi impegni professionali? 

Mi sto dedicando al mio canale. Al momento YouTube è la vetrina che permette al mio lato artistico e personale di esprimersi al meglio regalandomi non poche soddisfazioni.

Hai studiato con personaggi illustri come Toni Servillo, Michael Mann, Tony Tarantino ed eminenti nomi dell'Actor Studio di New York tra cui Michael Margotta, Viviana Di Bert ; quanto hanno contato queste esperienze nella tua crescita professionale? 

Margotta, Mann e gli actor coach americani in genere ricercano la “verità interpretativa”. Mi hanno insegnato che la recitazione dev'essere sentita, vissuta profondamente e non sminuita riducendola ad un fattore prettamente estetico. Toni Servillo, invece, potrebbe anche insegnare stando in silenzio: è un maestro in tutto quello che fa, l'unico artista italiano vivente che ad un seminario può permettersi di dire: "Io sono attore di teatro durante l’inverno e attore di cinema d’estate".
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Qual è l’esperienza professionale fatta che ritieni più importante ? 

Non ti saprei rispondere esattamente. Ogni esperienza che faccio per me è importante perché la vivo come un vero e proprio approccio alla recitazione. L'umiltà nel sapersi mettere in gioco ed affrontare ogni esperienza professionale come se fosse la prima, penso sia fondamentale per un attore. 

Sarai presente il 16 maggio 2015 alle ore 20.30, presso il Palazzo Ducale di Marigliano (NA), per la premiazione del concorso corti Napoli Cultural Classic; cosa vuoi dire a tutti i tuoi fans che leggeranno questa intervista?

Voglio ringraziarli con tutto il cuore perché se sono arrivato a raggiungere determinatiobbiettivi, è anche merito loro che mi sostengono da anni. Spero ci sia occasione di incontrarli al Festival.
Che cosa vuole rappresentare il personaggio che interpreti tu nel corto “La prova”? 

 Giorgio Parti, il personaggio che interpreto nel corto, rappresenta molteplici elementi. E’ portatore sano e malsano allo stesso tempo di vari argomenti ed emozioni. Sana è la determinazione con la quale cerca di rispettare e far rispettare se stesso, i propri principi, la sua onestà. Malsana è invece l’ingenuità che dimostra nei confronti di una società che aveva evidentemente sottovalutato in termini di crudeltà e miopia mentale, la quale procede per preconcetti e valori assodati e che ha già deciso tutto di tutti. 

 Ci racconti quali sono i tuoi sogni? 

Ne ho tanti,  ma quello più importante e per cui lotto ogni istante della mia vita è... essere felice. 

A cura di Katiuscia Verlingieri