DAL 16 AL 21 MARZO 2010 (mar-sab ore 21.00 – dom ore 18.00)c/o TEATRO GALLERIA TOLEDOvia Concezione a Montecalvario 34 - Napoliinformazioni e prenotazioni tel. +39 081425037 – email galleria.toledo@iol.it
La guerra spiegata ai poveridi Ennio Flaiano
RegiaFrancesco Frangipane
con (in ordine di apparizione)Luigi Iacuzio Un cantastorieMassimiliano Giulio Benvenuto Il presidenteFrancesco Cutrupi Il ministro della difesaVanessa Scalera Il ministro delle pari opportunitàDavide D’Antonio Il cardinaleArcangelo Iannace Il ministro dell’economiaFrancesco Frangipane Un giovane
Musiche a cura di Luigi Iacuzio Elementi Scenici Salvo IngalaCostumi Laura Fronzi e Petra Vesentini Luci Paolo Meglio
SINOSSI
I potenti in riunione si accordano per definire i dettagli delle guerre presenti e delle prossime venture; è la storia, purtroppo realmente accaduta, di un legame sempre più forte fra potere e potere, che esclude il valore della vita umana. Un giovane obiettore proverà a capirne i motivi.
La guerra spiegata ai poveri è un sagace testo di Ennio Flaiano del 1946 ma che, senza nemmeno stupirci troppo, risulta straordinariamente, o meglio drammaticamente, attuale e che punta ad esserlo sempre più visto l’esponenziale aumento dei conflitti (oggi nel mondo sono in corso 27 guerre e 10 nazioni sono sull’ orlo di un conflitto, domani chissà!) naturalmente direttamente proporzionali all’aumento della stupidità umana.
Note di regia
Attraverso un’ironica e pungente satira sull’inutilità della guerra e sull’inettitudine del genere umano, Flaiano ci regala un imbarazzante manifesto delle nostre (e non solo!) classi politiche dirigenti, che si affannano a cercare le più assurde e improbabili motivazioni per convincere (per altro con successo!) un “povero” giovane ad andare in guerra e, ahimè, per giustificare, in quanto unica possibilità di essere Storia, la loro assoluta necessità di guerra, quella in corso, ma soprattutto “…la prossima!...”.
Lo spettacolo, che inizia con una conferenza stampa in cui si annuncia l’imminente entrata in guerra, prosegue in una camera di consiglio in cui i principali rappresentanti politici e istituzionali (il presidente, il ministro dell’economia, il ministro della difesa, il ministro delle pari opportunità e un rappresentante ecclesiastico), discutono animatamente modalità e strategie belliche ed elencano, come un vero e proprio “manifesto”, le giuste ragioni di una guerra.
Ad accompagnare musicalmente la pièce – attraverso alcune ballate di De André, Trilussa e Boris Vian – c’è un cantastorie a rappresentare una coscienza storica sempre più, ahimè, dimenticata o addirittura rinnegata.
Siamo di fronte quindi ad uno spettacolo che, pur presentandosi sotto le mentite spoglie della commedia, lascia lo spettatore in una condizione di estrema inquietudine e assoluto sbigottimento, fino al raggiungimento di uno zenit in cui l’assurdo si confonde col reale e il grottesco lascia il posto ad una inconsapevole autenticità e verità.
Note BIOGRAFICHE
Ennio FlaianoNato a Pescara il 5 marzo del 1910 (ricorre nel 2010 il centenario della sua nascita) passa l’infanzia tra scuole e collegi; giunto a Roma nel 1922 studierà architettura senza mai conseguire la laurea. Poco dopo però inizia a collaborare con riviste e quotidiani di spessore occupandosi di critica teatrale; parallelamente inizia a scrivere per il cinema (tra i suoi numerosi titoli da ricordare il lungo connubio con Federico Fellini), per la letteratura (vinse il premio Strega nel 1947 con Tempo di uccidere) e per il teatro.Fine ed ironico moralista – ma anche acre e tragico al tempo stesso – produsse opere narrative e varie prose tutte percorse da un'originale vena satirica ed un vivo senso del grottesco, come appunto La guerra spiegata ai poveri, attraverso cui vengono stigmatizzati gli aspetti paradossali della realtà contemporanea. Legato indissolubilmente alla città di Roma, nel quartiere Montesacro una targa ne tiene viva la memoria. A lui, dal 1974, è dedicato il Premio Flaiano di Pescara che premia soggettisti e sceneggiatori del cinema.
Francesco FrangipaneNato a Motta di Livenza (TV) il 29 marzo 1977, ma cresciuto a Soverato in Calabria, consegue il diploma di attore e regista all’Accademia d’Arte Drammatica della Calabria nel 1998. Nello stesso anno frequenta uno stage presso l’Accademia d’Arte Drammatica di Varsavia, dove consegue un attestato come attore e regista.L’incontro chiave della sua carriera è quello del 2001 con Mariano Rigillo, che lo coinvolge in tutti i suoi spettacoli come attore e assistente alla regia; da ricordare il ciclo classico che lo vede impegnato al fianco di Rigillo in Le Troiane, Titus Andronicus e il recente Romolo il Grande per la regia di Roberto Guicciardini.Nello stesso periodo inizia il proprio percorso personale e mette in scena i suoi primi spettacoli: Avresti un po’ di tempo e Fratelli d’Italia, di quest’ultimo anche autore e interprete. Nell’aprile 2008 debutta al Teatro Argot Studio con il testo di Flaiano La guerra spiegata ai poveri. E sempre al Teatro Argot Studio dirige nell’ottobre 2009 lo spettacolo Kamikaze napoletano. I suoi orizzonti poi si allargano al cinema con alcune prove d’attore e sceneggiatore prima, ponendo poi in cantiere un intero lungometraggio, Gli amanti di Villa Verona, la cui lavorazione è prevista per il 2010 e lo vedrà dirigere attori del calibro di Roberto Herlitzka, Carla Fracci, Mariano Rigillo, Giorgio Colangeli, Sergio Fiorentini, Cristiana Capotondi ed altri ancora, con la fotografia di Luca Bigazzi.Da settembre 2008 è il direttore artistico del Teatro Argot Studio di Roma insieme a Francesco Giuffrè e Tiziano Panici.