L'attore Federico Rosati: "Portare in scena un buon personaggio vuol dire connessione col mio io più profondo, annullare Federico per restituire l’altro da me . " ottobre 12, 2020 \\
Federico ci racconti di Lei, chi è Federico Rosati come persona?
Bella domanda ! E se le rispondessi con un altra domanda ? Chissà chi è
davvero Federico Rosati? Me lo chiedo ogni giorno .... Diciamo che
faccio questo mestiere proprio per conoscerlo a fondo ... interpretando
altre1000 personalità ...ma si può dire con certezza che sono una persona
pulita, non mi sono mai sentito sporco un solo giorno della mia vita .
Sono quel che sono nel bene e nel male. Una persona di gran cuore,
altruista e che si farebbe in quattro per aiutare chi è in difficoltà . E
che se vede una persona stare male prova un dolore da
spaccargli il cuore. Spero di non essere stato troppo melodrammatico !!!! Ma questo sono io.
Descrivi il tuo giorno lavorativo perfetto….Il mio giorno lavorativo perfetto è quando trovo armonia sul set, l'armonia traina tutti tanto da chiuderci in una bolla anche se fuori c’è la terza
guerra mondiale !!!!Il set è una famiglia dove ci sono tutti i
pregi e i difetti di una famiglia vera ma c’è tanto di quell’amore da
straripare . Ecco questo è il mio giorno lavorativo perfetto. Un giorno
fatto di armonia e amore.
Come nasce il suo amore per la recitazione.
Credo che il mio amore per la recitazione sia arrivato fin da ragazzino forse da bimbo. Papà mi
svegliava contro il volere di mia madre per farmi vedere film di Dario
Argento, mi ricordo alle 3 di notte, o i western di Leone. Poi l'attore
Gian Maria Volontè mi ha conquistato anzi direi stregato, poi qualche pausa con strade
diverse ma l’amore per la recitazione covava dentro di me, c’era ed era forte e piano piano quel ricordo è
tornato prepotente e vivo da farmi capire che era quella la
mia strada!!! Le colpe dei padri ricadano sui figli!!!! Solo che lui mio padre è un analista chimico !!! L’ultimo dei chimici come ama definirsi lui .
A chi sei più grato per la tua passione artistica?
Sono grato al mio percorso di vita, sono sempre stato un ribelle fin
dall’asilo e non ho mai accettato regole, imposizioni, ingiustizie ...
ho fatto sempre di testa mia, ho viaggiato tanto e letto. Ho vissuto e assaggiato metaforicamente sapori diversi attraverso eventi difficili , brutti e belli ... ma se devo qualcosa però a
qualcuno, quel qualcuno è Renato De Maria che mi scelse in un pub per il
mio primissimo ruolo in un film e ancora prima al regista
Berardo Carboni col quale feci un cortometraggio, quando si era in 10 a
farli , ecco se devo qualcosa per davvero la devo a Berardo Carboni
regista col quale collaboro fin da ragazzo . Il nostro ultimo film Youtopia ha avuto apprezzamenti importanti da tutta la critica .
Quali sono i personaggi dai quali si sente maggiormente influenzato o da cui trae ispirazione?
Personaggi
che mi hanno influenzato: Mike Tyson, Robert De Niro, Al Pacino, Gina
maria Volonté, Flavio Bucci, Salvo Randone, Marlon Brando, Walt
Disney con Topolino poi Diabolik, Alan Ford, Dylan Dog, Fabrizio De
Andrè, Framncesco Guccini ....possono bastare ? Ah ultimo non ultimo
Arthur Rimbaud
Nel suo percorso professionale, quali sono stati i personaggi più significativi che hai portato in video?
Sicuramente
il Kurtz di Shooting Silvio mio primo film da protagonista e l’ultimo
che mi sta facendo conoscere a molti, Sonny di Cobra non è
Che cosa vuol dire per Lei scrivere un buon soggetto e portare in scena un buon personaggio?
Scrivere
per me ha a che fare col sacro, con l’ispirazione , quando scrivo e lo
faccio fin dalla tenera età è come se fossi connesso con qualcosa di
più grande di me e come fossi in stretta comunione con l’uno primordiale,
è un qualcosa di astratto ma poi quando arriva sulla carta mi rendo
conto di quanto sia tangibile . La scrittura assieme alla recitazione mi
permette di svelare cose inaccessibili ad altri. E come se
attraverso la scrittura vedessi ciò che prima o poi sarà .. cioè è come
se la vedessi ma non così nitida e chiara ... altrimenti sai che noia .
Portare
in scena un buon personaggio vuol dire per me la medesima cosa :
connessione col mio io più profondo, annullare Federico per restituire
l’altro da me . E un discorso complesso ma solo attraverso una specie di
trance secondo me si riesce a portare in scena un buon personaggio. La
tecnica, lo studio servono ma devi avere un quid in più per essere
credibile e riuscire a convincere chi ti guarda che quello che stai
portando in scena non sei tu. Deve esserci l’èmpatia totale col
personaggio da parte del pubblico, ecco ...allora si che hai portato in
scena un buon personaggio. Naturalmente questo secondo me, non dico sia
la legge universale anche perché io sto ancora cercando di portarlo in
scena un buon personaggio e ogni volta mi sembra di esserci
vicinissimo.... ma poi .... mi sfugge .... e dura, ma è anche il bello
della recitazione .. ottenere sempre il meglio da noi stessi misurarci
metterci alla prova continuamente ... affinandoci sempre di più volta
per volta .. io continuo a studiare a cercare E questa mia ricerca è
essa stessa il mio più grande piacere .

Cambieresti qualcosa nel mondo del teatro e del cinema in cui ti sei formato?
Ci
sarebbero tante cose da cambiare nel teatro o nel cinema ma chi sono io
per poterlo dire ? O poter fare qualcosa !!! sarebbe come una lotta coi
mulini a vento e io amo Don Chisciotte ma pensandoci bene nel mio
piccolo cerco di essere io il cambiamento e mi basta .
C’è qualcosa che hai sognato di fare e non hai fatto?
Bhe sinceramebte non c’è niente in Italia che abbia sognato di fare e non ho fatto .
Che messaggio dà oggi il mondo dell’arte?
Un
messaggio meraviglioso se si pensa che durante la quarantena se non ci
fosse stata l’arte saremmo stati spacciati . Credo che l’arte sia
indispensabile faccia bene all’anima di ognuno di noi . Immagina una
quarantena senza musica? Film? Serie tv libri? Preferirei
morire!!!!!credo dia un messaggio più che positivo che possa dare forza a
chi non la ha o a chi l’ha perduta con la forza stessa di cui si nutre
il sogno. Sognare fa bene al l’anima e al cuore

C’è spazio in Italia per giovani artisti talentuosi ?
Credo
che non sia una questione di spazio . Lo spazio c’è ! Credo si tratti
più di talento. In Italia si grida al miracolo al talento molto spesso
poi si risolve tutto in un nugolo di fumo. Credo che bisogna andare
cauti con queste due parole super usate qui da noi : genio e talento . E
comunque lo spazio è ristrettissimo anche per chi dovesse averne è
sempre più difficile farsi notare. Questo mestiere non tollera chi non
lo prende sul serio o addirittura lo fa con leggerezza senza una
profondità estrema.
Che cosa è troppo serio per scherzarci su?
Abbiamo
tutti noi che facciamo cinema una grandissima responsabilità dal
momento che poi veniamo visti da un numero sempre maggiore di persone .
Per cui su questo diciamo che non ho troppa voglia di scherzare e poi
sulla morte . Invidiavo Paolo villaggio, un genio, che invece scherzava
ogni tre per due sulla sua morte imminente che è avvenuta poi molto più
tardi di quanto se l’aspettasse
Il rapporto con la sua città Natale.
Il
rapporto con Pescara e un po’ di odio e amore ma col passare del tempo
un po’ mi manca, mamma e papà si fanno vecchi e allora mi scende quella
nostalgia natalizia ... di stare tutti attorno alla tavola come da
tradizione anche vostra napoletana che adoro. La mia ex ragazza era di
Napoli. Amo Napoli e le sue tradizioni natalizie. Vorrei che ci fosse
quella felicità del Natale, tutti insieme con i nonni ancora vivi, le
mille portate e la gioia, la magia del Natale sempre viva .
I suoi prossimi impegni?
I
miei prossimi impegni sono molteplici ci sono in programmazione due
film, ve li voglio dire, uno E il Nuovo film Di Berardo Carboni E
l’altro è un film bellissimo per la regia di stefano Amatucci, regista
della vostra terra che con la sua opera prima
Caina mi ha totalmente spiazzato. È nato nn bel Feeling tra noi. Poi ce ne sono altri ma aspettiamo a parlarne .
