2 aprile 1992. Leo Deakin si sveglia in stato confusionale in un piccolo e lercio ospedale dell'Ecuador: il pullman sul quale viaggiava ha avuto un incidente. Quando Leo chiede della sua ragazza Eleni, i medici gli spiegano che è morta. L'uomo non riesce a crederci, e anche quando vede il cadavere non sa rassegnarsi, lo vorrebbe seguire all'obitorio, nella fatiscente camera frigorifera, vorrebbe non lasciare mai sola la sua bella, giovane, amata Eleni. La coppia era in Sudamerica da alcuni mesi, impegnata in una sorta di viaggio di fidanzamento fatto di scoperta reciproca, amore senza compromessi, passione sfrenata e tenerezza senza confini.E ora invece quello che rimane è solo dolore e telefonate drammatiche da fare: quando la madre di Eleni, Alexandra, sa della morte della ragazza, prima incolpa Leo di averla trascinata in un luogo pericoloso, poi gli chiede di portare il cadavere della figlia in Grecia, dove vive la sua famiglia. Per Leo è l'inizio di un viaggio attraverso il mondo ma anche dentro di sé. Un nonno in punto di morte decide di raccontare al suo nipotino una storia che risale alla sua giovinezza. E' la fine di luglio del 1914, e a Ulanow, una piccola cittadina dell'Impero austro-ungarico accanto al confine con la Russia arriva la notizia che a Sarajevo è stato assassinato l'arciduca Francesco Ferdinando: la I Guerra Mondiale è scoppiata, e anche per Moritz Daniecki, come per milioni di altri giovani europei, è tempo di partire per anni di trincee, battaglie, sparatorie, violenza, prigionia, morte. Moritz ha appena conquistato il cuore della bella Lotte Steinberg, e separarsi da lei - anche se in lui arde con furore il fuoco del patriottismo - è particolarmente doloroso. La nostalgia di Lotte diventerà sempre più feroce nei terribili mesi successivi, mesi di stragi e terrore, di ghiaccio e sconfitte rovinose...
Anche nel quadro del romance overload che inonda gli scaffali delle librerie, un vero e proprio tsunami di prodotti che strizzano l'occhio più o meno biecamente al pubblico femminile, il libro d'esordio dell'attore teatrale ("A Midsummer Nights Dream" con la regia di Phelim McDermott e Julian Crouch, "The Hansel Gretel Machine" con la David Glass Ensemble) e cinematografico ("The West Wittering Affair") Danny Scheinmann - inglese doc - riesce a spiccare, a segnalarsi, a distinguersi. E non - come spesso succede - perché riesce anche ad essere altro, a spruzzare lo sfondo rosa di giallo, di nero, o magari di rosso, ma anzi perché approndisce il suo carattere romantico senza esitazioni, senza compromessi, senza ipocrisia. Questo è e vuole essere un libro d'amore: si piange, ci si intenerisce, si palpita assieme ai protagonisti, che esplorano (in due storie lontane nel tempo e nello spazio ma a loro modo legate, come si scopre andando avanti nella lettura) le vie del dolore e della passione, della memoria e della perdita. Munirsi di kleenex, please.
Danny Scheinmann