Compagnia Nous presenta l'anteprima di... “Ad A.” di Sara Esposito con Sara Esposito, Sebastiano Gavasso, Valerio Lombardi aiuto regia Gaia Galati. Una produzione A.G. Spettacoli. Lo spettacolo è finalista al Bando Giving Back 2024 di Carrozzeria Orfeo
Questa è una storia quasi vera. A., nella realtà, è una donna ormai anziana abbandonata dalla famiglia in una casa di cura. Abbiamo avuto modo di conoscerla attraverso colui che se ne prende cura e abbiamo scritto per lei un amore diverso.
"Ad A." è una dedica e, al tempo stesso, il titolo dello spettacolo che protegge l’identità della vera protagonista e le affida un nuovo nome affinché la sua storia possa essere raccontata: Ada.
La trama:
Nell'oscura ombra del 2035, il potere del partito ultraconservatore ha innalzato barriere facendo leva sull'ignoranza e la paura. L'era della demagogia ha congelato ogni progresso scientifico.
Ada ha 40 anni e tanta voglia di vivere, combatte un doppio destino: da una parte, è prigioniera di un presente claustrofobico, tra le pareti bianche di una camera d'ospedale, dall'altra, si lancia in epoche e dimensioni alternative create da una mente afflitta dall'Alzheimer giovanile.
Ma questo mondo di illusioni è fragile, la sua vita è minacciata dal mondo esterno, dove i soggetti deboli vengono isolati in case di cura in cui misteriosamente si spengono pochi giorni dopo il loro arrivo.
Suo marito, Pietro, si trasforma in un "infermiere" devoto, mettendo a soqquadro la sua vita per creare uno spazio-campana intorno ad Ada, anche se lei è all'oscuro di tutto.
Pietro, caparbio e sognatore, si trova ad affrontare una battaglia incessante e dolorosa contro la malattia e contro un mondo che non deve accorgersi dei cambiamenti di Ada.
Per fare ciò, escogita una serie di inganni che tengono Ada al sicuro tra le pareti di casa, come uno stereo che riproduce urla e lamenti degli altri presunti malati e l’ombra di un Direttore severo e particolarmente cattivo che terrorizza la povera ragazza al solo pensiero.
Ad aiutarlo c’è Max, il fratello di Pietro, un musicista appassionato di droghe psichedeliche che ama ascoltare le storie di Ada, calandosi a sua volta in questo teatro di battaglie e vite surreali.
Max sembra spesso ignaro della realtà, ma cerca solo un conforto in quel mondo fantastico.
La salvezza, per Ada, arriva in un modo inaspettato e diverso da quello sperato.
Tra le pareti della casa di cura, lettini sgangherati e vasche da bagno senza copertura, si sviluppa questo goffo e disperato trittico in cui tutto quello che lo spettatore vede e sente è, sostanzialmente, una menzogna.
Attraverso dialoghi sporchi, corpi sgraziati, rapide virate tra verità e fantasia, la storia di Ada, Pietro e Max si costruisce a ridosso di conversazioni dal ritmo serrato e momenti di intensa riflessione, risate dal gusto amaro, temi sociali e poesia.
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