RIPARTE LA RASSEGNA LETTERARIA AL BRIDGE CON L'AUTORE
LUCCA – Mercoledì 5 gennaio alle ore 17.00 presso la Casermetta Santa Maria delle Mura Urbane, per il ciclo “al bridge con l'Autore” parte l'edizione 2011 organizzata dalla Cesare Viviani. Questa rassegna va ormai delineandosi come una delle più significative a livello regionale, sia per la costante durata (un incontro settimanale per tutto l'anno), sia per la qualità degli interventi e degli intervenuti. Nel corso degli anni, oltre ai soci e agli esordienti, si sono alternati autori e personaggi di spessore quali: Mario Luzi, Giorgio Saviane, Alberto Fremura, Paolo Di Mizio, Romano Battaglia, Gaetano Giani-Luporini, Alessandro Benvenuti, Alberto Rosselli e Luca Telese. Come consueto, il primo evento del ciclo, riguarda le letture libere che stavolta saranno condotte dallo scrittore lucchese Martino De Vita nato a Lucca nel 1949. Conseguito il diploma di Ragioneria, frequenta per alcuni anni la Facoltà di Lettere presso l'Università di Pisa. Esordisce giovanissimo come paroliere e compositore di canzoni. Abbandonato presto questo campo, si dedica completamente alla letteratura, occupandosi in un primo tempo di poesia per passare successivamente alla prosa con racconti, diari e romanzi. È anche autore di lavori teatrali e di sceneggiature cinematografiche tratte dai suoi racconti.Nel 1989 pubblica il suo primo romanzo "Il Bimbo Nero" con la Casa Editrice "Gazebo" di Mariella Bettarini e Gabriella Maleti, fondatrici della rivista fiorentina "Salvo Imprevisti". Presentato prima a Firenze da Daniela Marcheschi e poi a Lucca da Giampiero Neri, il libro è stato accolto dalla critica italiana con notevole interesse. Lusinghieri apprezzamenti sono stati formulati, infatti, da scrittori come Giuseppe Pontiggia, Stefano D'Arrigo, Giorgio Barberi-Squarotti, Alessandro Tamburini e Paolo Ruffilli. In "La fuga di Atalanta" di Daniela Marcheschi, lungo saggio sulla letteratura giovane italiana pubblicato dalla rivista "Stazione Di Posta" di Paolo Codazzi, nel numero di ottobre del 1990 si legge: "Il tema dell'opera è di per sé singolare: la storia di un sognatore a occhi aperti a mezzo tempo, la cui massima aspirazione è quella di diventare "un vero sognatore" a occhi aperti e a tempo pieno… ci riuscirà all'apice di un delirio che la scrittura di De Vita sa rendere con un ritmo ed un montaggio funambolico, esaltati da rime, allitterazioni etc., a sottolineare le valenze ironiche e grottesche della vicenda." Nello stesso numero della rivista è anche pubblicato il racconto "Gli Indiani", tratto da "Qualcosa scritto ad Ithaca", suo diario americano del 1980 già presentato dall'Associazione. Un altro racconto, "La ragazza con gli occhiali" del 1997, appare nel N°17 di "Noialtri", bimestrale di cultura ideato da Andrea Trimarchi. Nel 2003 pubblica per l'ETS di Pisa, “L'uomo del Congresso”: in questo testo per gran parte della notte il dondolio è impellente per il personaggio raffigurato. Poi finalmente verso l'alba si addormenta. Quando si sveglia è in preda a crampi nelle gambe, tutto sudato e col bisogno di fare subito una doccia. Un'insegna, tornata a lampeggiare, manda strani presagi. Il lieve rumore della veneziana lo fa sobbalzare, si avvicina alla finestra, vede la ragazza. Vede se stesso in quell'assurdo abbigliamento da letto. Va sotto la doccia, torna in camera, s'infila un accappatoio e non distoglie lo sguardo dal nudo...Vittorio Baccelli - presidente della Cesare Viviani