"Lei sta dicendo un falso - gli ha risposto Santoro - perché c'é stata una interrogazione parlamentare solo sui miei guadagni". "Lei sta dicendo un sacco di sciocchezze", gli ha ribattuto Brunetta. "Domani metto in rete gli atti e lei mi chiede scusa", ha detto ancora Santoro rivolto a Brunetta che ha obiettato: "No, per niente". E Santoro: "Allora come si dice in questi casi, vada a dare via il...". "No, ci vada lei", gli ha ribattuto Brunetta. Quando è tornata la calma in studio Santoro ha chiesto 'scusa'' per quanto accaduto.
3- LAVORO: VENDOLA, LA PRECARIETA' E' UN CRIMINE SOCIALE (ANSA) - "La precarietà è un crimine sociale": così Nichi Vendola a Servizio Pubblico su La7 dopo l'intervento in studio della vedova del professore precario suicida Carmine Cerbera. Per il leader di Sel la precarietà è una "mutilazione del futuro". E ha tuonato contro certi contratti che sono una "schifezza" e vanno "spazzati via.
Lo ha subito interrotto Renato Brunetta, anch'egli ospite in studio: "Si chiama legge Biagi, abbi più rispetto per Biagi.. e anche per Carmine". "Hai fatto un accostamento violento", gli ha ribattuto Vendola. E il parlamentare Pdl di rimando: "L'accostamento violento l'hai fatto tu".
4- BRUNETTA, PRECARIO PER 8 ANNI, MIO PADRE UN AMBULANTE (ANSA) - "Io sono stato precario per 8 anni, sono figlio di un venditore ambulante, non mi ha aiutato nessuno...": Così Renato Brunetta a Servizio Pubblico su La7 dove si è arroventato il clima quando la vedova del professore precario suicida Carmine Cerbera, rivolta all'ex ministro gli ha detto: "Lei disse che i precari sono il male del paese, è vero?". "Ho rispetto per il suo dolore, ma non ho mai detto questo", ha ribattuto Brunetta che ha spiegato: "Ho detto a quelle persone che mi hanno teso un agguato e che erano dei privilegiati con 3 mila euro al mese, che loro rappresentavano il peggio del paese".
5- RENATO BRUNETTA CONTRO NICHI VENDOLA: QUANDO L'IRONIA DIVENTA OMOFOBIAAntonio Lupetti per http://woorkup.com/ - L'ho trovato avvilente. Sintomatico della peggiore ignoranza. E' successo durante la puntata di Servizio Pubblico di Michele Santoro. Tra gli ospiti Renato Brunetta e Nichi Vendola. L'ex ministro della Pubblica Amministrazione e Innovazione a un certo punto si rivolge al leader di Sinistra, Ecologia e Libertà notoriamente omosessuale. Sorrisetto stampato sui denti, con l'atteggiamento strafottente di chi la sta per sparare grossa, di chi sta per ammollare il colpo definitivo al proprio avversario. Lo vomita come fosse niente, alludendo all'omosessualità di Vendola: "io mi eccito in maniera normale, tu non lo so".
Fossi stato Michele Santoro lo avrei cacciato dallo studio seduta stante. Perché certi sfoghi che eccedono il cattivo gusto non possono essere tollerati. Perché quell'infelice uscita non c'entrava assolutamente niente nell'ambito della discussione. Perché stamattina un ragazzino gay di quindici si è impiccato con una sciarpa. Perché non ha retto alla pressione delle continue umiliazioni e all'essere deriso dai propri compagni per le sue tendenze omosessuali. Perché non è la prima volta che sentiamo questo genere di storie agghiaccianti. Perché l'omosessualità in questo nostro Paese che si professa così tanto tollerante è ancora una condizione di cui doversi vergognare che spinge i caratteri più fragili oltre il limite, a commettere un gesto estremo per liberarsi dal peso insopportabile della loro "diversità".
La goliardata può anche starci. Ma in alcune circostanze abbiamo tutti il dovere civile e morale di pesare le parole o di tacere. Perché non saranno quelli con abitudini sessuali diverse dalle nostre a essere ridicolizzati da certe sparate. Saremmo solo noi, agli occhi di chi ci ascolta, a risultare disgustosi.
"NON TI SCALDARE" - "IO MI ECCITO IN MANIERA NORMALE"Commento di Antonino Dilillo via Facebook - Ricostruisco la vicenda con un buon margine di approssimazione :
- Vendola attacca l'operato del governicchio berlusconiano- Brunetta si scalda parecchio- Vendola dice qualcosa tipo "non era mia intenzione farti scaldare così"- Brunetta risponde "tu mi ecciti in un altro modo" (!!!) poi aggiunge "io mi eccito in maniera normale"
Quindi il ministrello/menestrello in prima battuta ha risposto con una frase (mal riuscita) a sfondo sessuale, poi si è accorto della gaffe ed ha aggiunto una frase sessista ed omofoba.
1- ROSSETTO E SMALTO LO PRENDONO IN GIRO SUICIDA A 15 ANNIRinaldo Frignani per il "Corriere della Sera - Roma"
Sguardi bassi. Qualcuno piange, altri scappano via. Giulio, un nome di fantasia, è morto. Se n'è andato all'improvviso, martedì pomeriggio, nel modo più atroce. Si è ucciso nella sua casa a Roma Sud, impiccandosi con una sciarpa alla scala interna. E adesso nella scuola in centro che frequentava i compagni si interrogano se quel gesto tragico e assurdo possa essere collegato alle prese in giro, ai commenti e ai sorrisini riservati a Giulio per quel suo modo di essere eccentrico. Di truccarsi, di mettersi lo smalto sulle unghie.
L'indagine della polizia è appena cominciata. Gli investigatori hanno sequestrato il telefonino e il computer del quindicenne suicida per ricostruire la rete di conoscenze e i messaggi sui social network che Giulio riceveva. Di amicizia, certo, ma anche di scherno. Si è ucciso per questo? O perché, come ha denunciato un ragazzo all'Help Gay Line, era omosessuale? Da martedì le psicologhe della Questura stanno ascoltato minorenni che erano a contatto con lo studente.
«Anche noi abbiamo sentito altri ragazzi di quella scuola - racconta il portavoce del Gay Center, Fabrizio Marrazzo - Non sappiamo se fosse veramente gay, ma ciò non toglie che per il suo atteggiamento veniva deriso e che per questo era sconvolto». Una vicenda choccante, tanto più che il quindicenne avrebbe messo in atto il suo proposito mentre in casa c'era forse il fratello minore. A scoprire il corpo è stato il padre al suo rientro. Vicino a Giulio non c'erano biglietti, né messaggi d'addio.
L'uomo è stato interrogato a lungo dalla polizia. «In quella scuola - aggiunge Marrazzo - due anni fa abbiamo incontrato insegnanti e studenti in una delle nostre iniziative di sensibilizzazione dei ragazzi e del mondo della scuola». Secondo il giovane che si è rivolto all'Help Gay Line Giulio si sarebbe tolto la vita per le prese in giro subìte poche ore prima, a scuola, «perché si era messo lo smalto». Una ricostruzione ora al vaglio degli investigatori ai quali il Gay Center, come sottolinea ancora il portavoce, ha chiesto anche «di acquisire le pagine dei social network dove il ragazzo veniva deriso in continuazione».
2- ROMA, UNA FIACCOLATA PER RICORDARE DAVIDE - INIZIATIVA STASERA (TMNews) - Il nome è di fantasia ma purtroppo tutto il resto è un`orrenda realtà. Davide, un quindicenne romano, si è tolto la vita per omofobia. Vessato dai compagni da più di un anno, rimproverato da un`insegnante, non ce l`ha fatta più e si è impiccato con una sciarpa, davanti al fratello minore. L`ennesima bruttissima pagina che racconta una condizione, quella di gay e lesbiche e trans ancora in età scolare, che sono preda dell`ignoranza, insultati ed emarginati.
"Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli registra questo episodio di bullismo ignorante che colpisce chi si trova in un età delicatissima di affermazione della propria identità e si trova spesso a farlo in un contesto sociale e familiare ostile o indifferente. Siamo da anni impegnati a fronteggiare l`ignoranza che colpisce in particolare, sin dall`età più giovane gay, lesbiche e transgender - afferma Andrea Maccarrone, Presidente dell`Associazione - ma non è facile entrare nelle scuole per fare informazione e per contrastare il bullismo, non solo quello di stampo omofobo e transofobo".
"Da tempo - aggiunge - reclamiamo l`estensione della legge Mancino ai reati di stampo omofobico. Anche il ruolo dei media risulta importantissimo: l`atteggiamento di chi, come nell`articolo odierno su Repubblica.it, minimizza a semplici bravate insulti e ingiurie, finisce per risultare colpevolmente complice." Per ricordare Davide, il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Queerlab, l`Associazione Radicale Certi Diritti e Luiss Arcobaleno danno appuntamento stasera alle 19.30 per una fiaccolata che partirà da via di San Giovanni in Laterano (Coming Out) per arrivare al Liceo Cavour in Via delle Carine, 1. L`invito per tutte e tutti è di venire senza bandiere e indossando un capo rosa, il colore tanto amato da Davide.
3. DERISO SU FACEBOOK SI UCCIDE A 15 ANNI - LA PROCURA DI ROMA APRE UN'INCHIESTALa Procura di Roma ha avviato una inchiesta sul suicidio del 15enne deriso su Facebook e additato come gay. Le indagini sono al momento senza indagati o ipotesi di reato. Non si esclude che si possa successivamente arrivare ad ipotizzare l'istigazione al suicidio. Il giorno dopo, sulla rete, è il giorno del dolore e della rabbia. «La pagherete spero in qualche modo. L'ignoranza che regna nelle vostre teste ha ucciso un ragazzino di 15 anni e voi ne siete colpevoli al 99%», questo scrive più di un utente.
«Vergogna!», scrive uno; «Dovrete fare i conti con la vostra coscienza per il resto della vita», gli fa eco un altro. E ancora: «Che quello che è successo vi serva per rendervi conto di quanto fa male essere derisi», «Siete il tumore del mondo, il marcio dell'umanità, la sporcizia del genere umano», si legge ancora. In una gara di solidarietà gli amici del ragazzo stanno mettendo la sua foto sui loro profili, lo salutano, lo abbracciano.
Su Facebook scrive anche la mamma: «Forse perché così mi pare ancora di parlarti, forse per questo entro ed esco dal tuo profilo, indosso il tuo pigiama, cerco tra i tuoi appunti, i tuoi disegni, le tue cose». E ancora: «Voglio abbracciare i tuoi amici perché voglio abbracciare te e tutto il tuo mondo. Non capiamo, non accettiamo. Ti vogliamo con noi e BASTA!». Nel suo profilo la donna ha messo una foto di lei e del figlio che sorridono abbracciati verso l'obiettivo di una macchina fotografica.