“Rosso Immaginario. Il Racconto dei vasi di Caudium”
Montesarchio - Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino
L’8 settembre 2013 è stata inaugurata la Mostra "Rosso Immaginario. Il Racconto
dei vasi di Caudium", realizzata presso il Museo Archeologico Nazionale del
Sannio Caudino di Montesarchio grazie ad un progetto cofinanziato dalla
Confederazione Elvetica nell’ambito dell’Accordo bilaterale Italia-Svizzera per la
protezione del patrimonio culturale mobile, coordinato dalla Direzione Generale
delle Antichità del MiBACT. Straordinari i risultati in termini di pubblico ottenuti
fino ad ora dalla mostra: dalla data di inaugurazione sono state registrate quasi
11.000 presenze con una forte affluenza di scolaresche ma anche di turisti italiani e
stranieri, studiosi e appassionati.
L’esposizione è ambientata nelle celle del carcere borbonico del Castello, in spazi
solitamente destinati a depositi, dove trovano una suggestiva collocazione i crater
dell’antica Caudium. Ad essi, che rappresentano spesso l’unico oggetto di corredo
deposto enfaticamente ai piedi del defunto nelle tombe del V e del IV secolo a.C.,
è dedicata la Mostra, che racconta il complesso universo di immagini selezionate in
relazione alle esigenze culturali e di autorappresentazione della comunità caudina
All’ingresso un video propone l’inquadramento storico-archeologico
dell’insediamento di Caudium. Attraverso un corridoio poco illuminato, simbolico
passaggio verso la “città dei morti”, il visitatore viene accompagnato da voci
soffuse che richiamano divinità ed eroi protagonisti del “Rosso Immaginario”,
verso il cuore dell’esposizione. La prima installazione (le “Ombre della Sera”)
presenta in una cella chiusa da una grata numerosi crateri, dalla cui imboccatura
sporge la sagoma di una figura umana, ad evocare il rituale funerario peculiare
della necropoli di Montesarchio.
Le installazioni successive sviluppano racconti dedicati a divinità, miti ed eroi del
mondo antico, espressione di una cultura profondamente assimilata dai Sanniti di
Caudium.
L’uso di tecnologie innovative applicate al campo della comunicazione archeologica
rappresenta uno dei tratti distintivi dell’esposizione. La narrazione prende corpo
attraverso diverse modalità di rappresentazione, che accompagnano il visitatore in
un viaggio nell'affascinante mondo di immagini dipinte sui crateri.
Elettra presso la tomba di Agamennone
Tali immagini, non sempre di facile lettura e comprensione agli occhi dei
contemporanei, soprattutto dei non addetti ai lavori, vengono decodificate
restituendo il significato sotteso alle raffigurazioni, che si snodano così in racconti
coinvolgenti: le scene che fissano singoli episodi di miti articolati e complessi - quali
ad esempio il ritorno di Efesto all’Olimpo, il pianto di Elettra sulla tomba di
Agamennone, la partenza di Trittolemo sul carro alato, Filottete abbandonato
sull’isola di Lemnos, il gigante Talos in punto di morte - vengono integrate con la
narrazione di altri episodi determinanti per la comprensione dell’intero racconto.
Trittolemo su carro alato
In alcuni casi videoproiezioni effettuate direttamente sul cratere (minimapping)
disegnano i profili, evidenziano e animano le figure con dinamici giochi d’ombre,
ricomponendo la narrazione cui si riferisce l’immagine del vaso.
Le tecnologie innovative utilizzate rappresentano un significativo supporto nella
comunicazione dei contenuti archeologici, talora molto complessi, che restano
tuttavia il vero fulcro della Mostra, ponendo al centro un patrimonio di immagini e
di storie antiche che disvelano con efficacia la loro contemporaneità.
Pantheon olimpico
“Rosso Immaginario. Il Racconto dei vasi di Caudium ” 8.09.2013>30.09.2014
Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino - Castello di Montesarchio
Via Castello - Montesarchio (Bn)
Tel. 0824/834570 – 089/5647283; sito web: www.rossoimmaginario.it
e-mail: sba-sa.montesarchio@beniculturali.it – sba-sa.promozione@beniculturali.it