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lo scrittore Giorgio Giurdanella senza filtri....
Il giovane scrittore Giorgio Giurdanella si racconta senza filtri in esclusiva per la Napoli Cultural Classic
Descrivi il tuo giorno lavorativo perfetto per un giovane scrittore come te.
Nulla di particolarmente straordinario: sono un giovane siciliano che vive nella realtà di un mondo che letteralmente “corre” verso le mete conosciute e, soprattutto, quelle sconosciute per il raggiungimento di obbiettivi che oggi si pensa siano determinanti e vitali per una società in rapida evoluzione come la nostra. Non si tiene conto, però, che la natura umana, oltre a bramare poteri assoluti e ricchezze smodate, reca con sé anche quegli ideali - a cui normalmente aspira l’uomo in tutta la sua vita - che possono nobilitare ciascun individuo che mette la propria intelligenza, le proprie forze, le proprie capacità e le proprie attitudini al servizio della collettività.
La mia giornata lavorativa, come quella di ogni giovane legato ai miei stessi principi,è caratterizzata,oltreche dalla quotidianità, dal lavoro svolto con dedizionee professionalità.
“Il Viaggio – L’incanto della piccola principessa” è il mio primo lavoro letterario.
Non avrei mai potuto immaginare che un diario, scritto a seguito di un breve viaggio studio a Dublino per perfezionare la lingua inglese, sarebbe diventato un libro che nella sua semplicità discorsiva e nella sua icastica narrazione degli eventi che si sono susseguiti, abbia turbato l’emotività dei più trafiggendo, in alcuni casi, gli animi più sensibili. La storia potrebbe essere assimilata a tante altre, ma l’intensità dei sentimenti che vi traspaiono e le emozioni intense che vi si vivono, in un ambiente fantastico che ha pochi eguali, la rendono particolare, ineguagliabile e irripetibile.
Cosa ti ha spinto ad iniziare a scrivere.
Era mio vivo desiderio fissare indelebilmente su carta le sensazioni e gli avvenimenti vissuti in un frangente unico ed eccezionale così come è stato sempre nella mia indole, nel mio carattere e nel mio temperamento. Confesso di aver titubato molto prima di prendere questa decisione, che ad alcuni potrebbe perlomeno sembrare strana, ma ho fortemente sentito di dover gridare al mondo la forza dell’amore, della sofferenza, dei sentimenti e dei valori che ci distinguono e ci elevano su questa terra.
Se potessi scegliere tra qualsiasi persona al mondo, chi inviteresti a cena?
A mio modesto parere, per la storia in se stessa, per tutto quello che vuole esprimere e raccontare, per i suoi contenuti dove primeggiano valori e sentimenti, per la dinamica degli avvenimenti, la persona con la quale mi farebbe immensamente piacere cenare, trascorrere una serata e regalargli una copia del mio libroè il grande, anzi grandissimo regista Franco Zeffirelli.Parliamo ovviamente di un sogno per me irrealizzabile.
A chi sei più grato per la tua passione?
Prima di tuttia mia madre, insegnante di lettere, oggi in pensione, la qualefin da piccolo mi ha trasmesso l’amore e la passione per la lettura ela letteratura, tramutata poi negli anni nel piacere ed in alcuni casi nella “necessità” di scrivere,in primis, per me stesso.
Poi, a seguito della pubblicazione del mio libro, naturalmente atutti i miei lettori. Sono loro infatti che, con gli assensi, le critiche, le considerazioni, i meravigliosi ed emozionanti commenti, ma anche i dissensi ed i perché, consacrano la mia passione. Questo “successo”, che accresce la mia voglia di scrivere, è legittimato dall’affetto e dalla vicinanza che mi dimostrano ogni giorno, rendendosi compartecipi della mia straordinaria storia. Da ricordare parimenti i mass-media nel loro complesso: dai giornali stampati ed on-line, alla T.V., ad Internet, a Facebook e svariati blog….
E non da ultimo, un grazie “speciale” va a tutte quelle persone che, credendo in me e nella mia opera, mettendosi in gioco, si sono fortemente prodigate per la migliore riuscita di ciascun evento organizzato.
Cambieresti qualcosa nel mondo della scrittura a cui ti sei appassionato?
Parlare del “mondo della scrittura”significa parlare sia dei lettori e sia degli editori.Premesso ciò, più che cambiare qualcosa sono dell’idea che bisognerebbe riuscire ad entrare nell’animus di ciascun lettore e poter così carpire le impressioni, le sensazioni e le emozioni provate. Nulla di più difficile. Ognuno ha un suo carattere, una sua formazione, una sua educazione ed un suo modo di intendere la vita. E non si può certo pretendere che tutti la pensino allo stesso modo e quindi può starci anche qualche dissenso.Per quanto riguarda l’editoria ed in particolare quella italiana, per la mia esperienza e non essendo un addetto ai lavori, penso che essa abbia dovuto inseguire i nuovi tempi e le nuove tecnologie cercando di amalgamarsi con le mutate condizioni e le nuove situazioni imposte dai mercati. Ecco perché, oggi più di ieri, debba maggiormente adeguarsi all’attuale, quotidiano ed inarrestabile progresso tecnologico a cui si affiancail repentino mutare dei desideri e dell’esigenze del lettore. Auspicherei anche, a mio modo di vedere, rapporti più diretti e lineari con gli autori oltre che una maggiore trasparenza.
C’è qualcosa che hai sognato di fare e non hai fatto?
Sin da bambino, il mio sogno più grande è stato sempre quello di viaggiare, lasciare la mia amata Sicilia per lunghi periodi con una piccola valigia e girare il mondo senza una meta precisa. Non solo per vedere posti meravigliosi, ma anche per conoscere altre culture e civiltà, interagire con persone diverse con la curiosità di scoprire le loro peculiari abitudini e tradizioni. Purtroppo le possibilità ed il tempo a disposizione, mi hanno consentito solo di organizzare brevi viaggi sia in Italia che in Europa.
La gioia di vivere deriverà, pertanto, dalle nuove sopravvenienti esperienze, e non esisteràprivilegio più grande se non quello di poter godere di un orizzonte in costante cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso…
Per realizzare il mio sogno, è razionale pensareche sarà necessario non solo un tempo a disposizione pressoché illimitatoma, soprattutto, ingenti disponibilità economiche, tralasciando, nel contempo, la quotidianità.Se questo sogno si realizzasse, sarebbe meraviglioso conoscere gente di ogni parte del mondo che vive e pensa in modo totalmente estraneo al mio:credo questa la più bella esperienza che si possa immaginare. Esplorando ed apprezzando lo sfondo culturale,inevitabilmente nascerebbero,anche, nuove amicizie spontanee e sincere, con arricchimenti che altrimenti non sarebberopossibili. Ecco perchéla consapevolezza della diversità globale e la necessità di provare a capire i molteplici aspetti delle altre culture, in questo mondo in cui le distanze fisiche e virtuali non costituiscono più alcun impedimento, diventano sempre più importanti.Ritengo non ci sia uomo più completo di colui che ama i viaggi. Questi, infatti, sperimentati ed amati, restano in ognuno di noi e non finiscono mai, riaffiorando infinite volte negli angoli più nascosti della mente.
Qual è la più grande soddisfazione lavorativa della tua vita?
Se devo scegliere (anche se con difficoltà) un solo ambito professionale dove ho avuto tanta soddisfazione, preferisco quello legato alla pubblicazione del mio libro. Con questo mio scritto ho cercato di rendere incancellabili emozioni, sensazioni, avvenimenti e fatti accaduti durante questa mia inverosimile esperienza. Riuscire poi a condividerla con altre persone, pur nella diversità di ciascuno, è per me motivo di soddisfazione. Ho voluto semplicemente mettere a nudo quello che mi ha dettato il cuore, per regalarlo ad altri nella speranza che ne vengano percepite le ragioni.
Cosa conta di più nell'amicizia?
Sosteneva F.de La Rochefoucauld: “Per quanto sia raro il vero amore, mai più raro della vera amicizia”.Gli amici nella mia storia personale hanno rappresentato e rappresentano la mia forza edil mio sostegno, insomma un’ancora di salvezza.Pertanto sono sempre stati importanti enon riesco ad immaginare quanto possa essere vuota la vita senza amici.
Ma non tutti possono essere considerati tali. Amico è quella persona con la quale possiamo sempre e comunque essere noi stessi, senza finzioni, senza interessi, che conosce tutti i nostri pregi, ma anche i nostri difetti e, nonostante ciò, non ci chiede di cambiare; una persona alla quale sentiamo di poter confidare i nostri pensieri, i segreti più intimi, senza timore di essere giudicati.
Ma la valutazione su ciò che conta nell’amicizia muta negli anni perché, col tempo, siamo noi stessi a maturare e cambiare: da adolescenti ci relazioniamo con un’ampia varietà di persone che arricchiscono la nostra visione del mondo, cosa che influisce sulla nostra personalità e sulla nostra ampiezza di aspettative. È difficile che riusciamo a fare una vera selezione e cernita.
Crescendo siamo socialmente esausti per intrattenere altre persone, preferiamo più qualità e serietà nei nostri rapportiesigendo, anche per un soddisfacimento interiore, dimaterializzare in benessere ciò che abbiamo appreso. Ma quello che primeggerà su tutto e che conterà veramente, nella fase di uomo adulto, alla quale comincio adavvicinarmi,sarà, nonostante le sfide e le difficoltà individuali, sesiamo riusciti durante il nostro percorso di vitaa mantenere intatta l’amicizia,allora questa potrà essere considerata vera.Essa primeggerà su tutte le altre “frivole e superficiali conoscenze”.
Qual è il tuo ricordo più caro?
Nella mia pur non lunghissima vita tanti sono i ricordi, ma quello chemi ha segnato in modo particolare è un accadimento legato al mio libro. Nel particolare è ciò che è avvenuto alla fine dell’incontro presso l’I.T.I.S. e Liceo delle Scienze Applicate “E. Majorana” di Brindisi, voluto a seguito dell’adozione del mio libro come testo di narrativa, la cui lettura ha ingenerato negli studenti una ridda di emozioni e di sensazioni tali da sconvolgerli ed entusiasmarli al tempo stesso. Infatti, prima dei saluti, mi sono rivolto alla platea dicendo loro: “Incontrarvi è stata una meravigliosa esperienza che custodirò gelosamente nel cuore. Quanto sarebbe bello poter avere la possibilità di ascoltare ognuno di voi. Sedersi da qualche parte per conoscere i vostri giudizi e le vostre critiche ... sentire i vostri "perché" e i vostri "ma". Mi sento didirvi: innamoratevi!!! Sì, innamoratevi con il cuore e non con la sola mente. Il vero amore esiste ... la mia storia ne è la prova! Trovarlo è forse un'impresa da eroi ma chissà, forse in fondo basta solo crederci. Arriverà...che lo si cerchi ossessivamente o che si stia in disparte; ognuno di noi in segreto spera con tutto se stesso che accada...di trovare la sua unica, vera e sola anima gemella ... e se succede, fate di tutto per non perderla".
A queste mie parole è seguita una vera ovazione. Gli allievi e le allieve, unitamente al corpo docente, alzandosi in piedi, mi hanno voluto dimostrare stima e comprensione, battendo le mani per diversi minuti e proferendo frasi di apprezzamento nei miei confronti per la lezione di vita trasmessa.
Non dimenticherò mai quel giorno…
Che cosa è troppo serio per scherzarci su?
Se alla base di ogni rapporto tra esseri viventi si pongono i sani principi concernenti i fondamenti della morale e degli ideali umani, allora si può pensare a storie dove hanno la prevalenza il rispetto, la dedizione, la comprensione, la fedeltà, l’altruismo e l’amore incondizionato: veri valori della vita che, in questa attuale società, sembra si siano persi e sgretolati. Nulla, credo, su cui scherzare!
Preferisci scrivere o fare l'avvocato?
Credo di non avere nessuna preferenza. Ma di certo non è assolutamente facile riuscire a conciliare l’attività forense con quella di scrittore e ancor di più se si considera che da febbraio 2016 si è aggiunta una nuova esperienza professionale nella mia vita, questa volta legata al mondo della scuola: insegno discipline giuridiche ed economiche negli istituti di istruzione secondaria di secondo grado. La passione e la determinazione nel voler raggiungere gli obbiettivi che ci si prefigge, aiutano a tagliare i traguardi sperati. Ovviamente i sacrifici sono d’obbligo, ma di contro sono arrivate e spero ne arrivino ancora, tantissime gratificazioni.
I tuoi prossimi impegni?
Nessuno e tanti. Farò il possibile, pur nelle enormi difficoltà del momento, per riuscire a realizzare le cose in cui ho creduto e credo, le cose per cui ho lottato e lotto, per tutto ciò che ho amato ed amo e così riuscire a dare sempre di più un senso compiuto alla mia esistenza.
Redazione Napoli Cultural Classic
Carmine Ardolino
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