Da venerdì 16 a venerdì 30 aprile 2010Kestè Napoli, Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli
Klab Kestè Laboratoriespresenta
Marocco 2010
mostra fotografica di Stefano Spinelli
curatore Fabrizio Caliendo
inaugurazione alle ore 19.00, con aperitivo “San Ginger”
Il deserto non ha tempo, è lì che sonnecchia. Lento si muove e cambia, sempre. Solo un occhio esperto, avvezzo a carpire i piccoli spostamenti se ne può accorgere. Così, quei paesi che nel deserto vivono, cambiano con allo stesso modo. La cultura si mischia, le tradizioni svaniscono e le generazioni si accavallano, mischiando l’antico e il moderno. I settant'anni che separano il giovane H e il saggio O sembrano un secondo, eppure rappresentano “la differenza”. Il giovanissimo occhio di Stefano Spinelli ha saputo cogliere gli sguardi e il rifiuto, la disponibilità del giovane e la chiusura del vecchio. Le linee e le forme di anni che si accavallano, s'imitano e si distinguono. Forse solo un occhio così giovane poteva entrare a contatto con questa verità. Un cuore allegro che, col sorriso e l’apertura, ha saputo avvicinarsi con delicatezza, discrezione e rispetto a sfumature intime di un popolo in trasformazione. Il giovane ha saputo cogliere l’antico e l’antico gli ha spiegato, voltando le spalle, nascondendosi, quindi mostrandosi lento, come la terra che lo accoglie.Stefano Spinelli è un giovanissimo artista ed è alla sua prima mostra personale. Possiede uno spiccato talento e una sensibilità molto particolare, per un ragazzo di appena vent’anni.“Adoro curare le mostre degli emergenti – spiega Fabrizio Caliendo - trovare nuovi talenti, dargli la possibilità di esprimersi, di avere spazio. Mi regala emozioni assai più vere e forti che presentare un professionista, D'altronde il Kestè è nato come spazio dedicato ai giovani artisti, quindi questa mostra non fa che ricordare da dove veniamo. E Stefano offre l'opportunità di assaporare un nuovo "gusto" del Marocco: gli sguardi della modernità e i colori della tradizione”.La mostra sarà composta di ventidue scatti, formato 33x50, e due in formato inedito, 20x70, bianco e nero e colore.Un pensiero di Tahar Ben Jelloun, suggerito dallo stesso Spinelli, esprime molto bene il senso della mostra: “Non incontrerai mai due volti assolutamente identici. Non importa la bellezza o la bruttezza: queste sono cose relative. Ciascun volto è simbolo della vita. E tutta la vita merita rispetto. È trattando gli altri con dignità che si guadagna il rispetto per sé stessi”. Marocco 2010, mostra fotografica di Stefano Spinelli Kestè Napoli, vernissage venerdì 16 aprile 2010, finissage venerdì 30 aprile 2010l’esposizione sarà aperta al pubblico tutti i giorni, dalle ore 19.00Info al numero 0815513984 email media@keste.it