Face à Face-Parole di Francia per scene d'Italia
progetto, promosso dall'Ambasciata di Francia e dalla Fondazione Nuovi Mecenati
http://www.france-italia.it/
EX-VOTO
di
XAVIER DURRINGER
con
BARBARA RONCHI
JACOPO VENTURIERO
regia
SILVIO PERONI
traduzione
ANNA D’ELIA
MARTEDI 11 MAGGIO
FONDAZIONETEATRO VITTORIO EMANUELE DI NOTO
Piazza XVI Maggio 1, 96017 Noto (SR)tel 0931.896659fax 0931.896661info@fondazioneteatrodinoto.itwww.fondazioneteatrodinoto.it
Storia di fuga e libertà, con un occhio al Road-Movie e un altro al Rock, Ex-voto mette in scena l’incontro di due personaggi marginali, Gus et Léa, che si conoscono per caso alla fine di un concerto e decidono, nella vita, di fare un pezzo di strada insieme. Léa dorme per strada da quando hanno chiuso le chiese, Gus le propone di ospitarla per una notte. Léa gli parla con rispetto, è l’unica persona che gli abbia mai dato del lei, Gus suona la chitarra mentre Léa canta. Non si lasceranno più.
Partono dunque in macchina, all’inizio “così, per fare un giro”, e poi decidono di continuare “fino al mare”, attraversando un paese popolato di paesaggi e cose, vivendo incontri (immaginati o vissuti) e situazioni sempre in bilico tra realtà e fantasia. Scoprono di essere entrambi fan di Jeff Bailey, leader del mitico gruppo rock Johnny Bad Mood, ne seguono la tourné in giro per la Francia e alla morte del loro idolo, portano fiori sulla sua tomba, come una sorta di EX VOTO, offerto agli dei libertà e della gioia di vivere.
La pièce si snoda attraverso le varie tappe di un itinerario immaginario metà tra rock e poesia, cammino fatato di due giovani, nomadi per vocazione, figli di una cultura rock transazionale e libertaria, che tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta (la stessa generazione dell’autore) ha incarnato l’opzione libertaria contro le rassicuranti certezze del “posto fisso”. Storia di marginalità dunque, e di derive, con le sue durezze e le sue disperazioni, ma riscattata, dal dispiegarsi di una grande energia creativa, dalla volontà indomabile di godere del presente e di lasciarsi trasportare dalla corrente della vita.