TEATRO SANCARLUCCIO Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Dipartimento dello SpettacoloRegione Campania
Stagione 2010_11 39 anni di teatro a Napoli/ teatro, musica, poesia, laboratori ” LES JEUX SONT FAITS, RIEN NE VA PLUS ”(....sol chi sa che nulla sa, ne sa più di chi ne sa) Ciclo “CLASSICI” dall' 8 al 12 dicembre 2010 ore 21.15 / domenica ore 18.30 PICCOLA COMPAGNIA DELLA MAGNOLIA CoproduzioneThéâtre de l’Epée de Bois – Cartoucherie de Vincennes presenta LA CASA DI BERNARDA ALBA di Federico Garcìa Lorca
REGIA DI ANTONIO DIAZ-FLORIÁNCon Giorgia Cerruti, Luisa Accornero, Andrea Romeri, Claudia Martore, Fonte Fantasia, Fabrizia Gariglio, Agla Germanà assistente alla regia Graziella Lacagnina e Davide Giglio direzione d'attore Giorgia Cerruti scene di David Léon / costumi di Abel Alba / tecnico luci Antonio Diciolla
“L'ultimo capolavoro di Garcìa Lorca in scena con la Piccola Compagnia della Magnolia "È la deformità delle nane che abbiamo scelto per rivelare la bellezza dell'anima. Nello spazio chiuso in cui gli uomini le costringono,le figlie di Bernarda aprono la breccia del sogno e dell'amore"(Antonio Diaz-Floriàn) Con queste parole il maestro peruviano trapiantato in Francia Diaz-Floriàn introduce lo spettacolo La Casa di Bernarda Alba che da quattro anni la Piccola Compagnia della Magnolia porta in scena in Italia e all'estero con il favore del pubblico e della critica. La Casa di Bernarda Alba è l'estremo capolavoro di García Lorca, completato nel giugno 1936 pochi mesi prima di essere fucilato dai nazionalisti.Si tratta di un'opera-testamento di forte impatto emotivo e l'allestimento sottolinea ed esalta quel registro grottesco, certo implicito nella scrittura di Lorca, ma specialmente connaturato alla cultura spagnola, da Goya fino a Bunuel senza tralasciare le Meninas di Velasquez in cui si intravedono le sette protagoniste dello spettacolo.
Proseguendo uno studio della Piccola Compagnia della Magnolia volto ad intrecciare tradizione e ricerca nel segno dell'antinaturalismo, La Casa di Bernarda Alba è un esempio dell'universalità dei grandi testi del passato che non smettono di comunicarci brividi di intelligenza e di emozione. NOTE DI REGIAQueste donne che sono venute alla luce a Granada, e che il Poeta, alcuni mesi prima della sua morte, eleva a eroine della sua pièce, parlano il linguaggio dei miliziani che difendevano con le armi la Repubblica ? O forse i loro propositi non sono altro che il riflesso di un ordine creato dagli uomini per difendere gli uomini stessi ?Se pensiamo che Lorca ha voluto denunciare l’onnipotenza maschile che ha fatto delle donne gli strumenti della loro oppressione, possiamo vedere ipersonaggi della pièce come creati a immagine del mostro che sonnecchiava nel petto dei militari fratricidi. Bernarda potrebbe essere una di quelle donne che avrebbero spinto il paese a lapidare Lorca in quanto omosessuale. I boia in uniforme non si sono forse vantati di avere eliminato il Poeta sparando un colpo «nel posto del suo peccato » ?Crediamo che Lorca in quest’opera non abbia voluto dipingere delle donne, ma degli esseri con l’anima e il corpo deviati da principi che la Bibbia stessa ci insegna. Eva, la prima donna, simbolo del male: si deve ad ogni costo reprimere il demone che in lei si rifugia.Antonio Diaz-Floriàn SGUARDI CRITICI- REPUBBLICA del 29 - 10 - 2005 - di Alfonso Cipolla:(…) La scena torinese, quella più sotterranea ma tenace, riserva un piccolo gioiello: uno spettacolo ineccepibile quanto insospettabile. Si tratta de La Casa di Bernarda Alba di Garcìa Lorca allestito da Piccola Compagnia della Magnolia. Qui le sorprese sono a catena: una capacità attoriale di grande levatura, una ricerca ritmica capace di segmentare e armonizzare al millimetro parola e gesto, il rigore assoluto mai fine a se stesso, la sensibilità per il tragico calato nel grottesco, l'essenzialità della scena che vive degli attori e del disegno registico. E' un'immensità per una compagnia giovanissima.(…) - "SIPARIO" marzo 2007 N.693 – di Claudio Facchinelli:(…) Per esaltare le feroci dinamiche che governano il mostruoso microcosmo familiare di Bernarda Alba, il regista Diaz-Florian, un peruviano trapiantato in Francia, ma visibilmente intriso di cultura ispanica, dopo aver trasformato quelle donne in nane deformi (obbligando le attrici a camminare faticosamente sulle ginocchia), compone e scompone una serie continua di tableau vivent, con evidente riferimento alle iconografie di Velasquez e di Goya, sia nei costumi e nelle acconciature, sia nella scenografia, costituita da tre candelieri di ferro e da una grata di legno, trasparente allusione ad una clausura monastica.(…) All'interno di una impostazione registica che sembra anch'essa sgorgare dagli inquietanti neri e ocre della pittura spagnola, la serva Poncia, interpretata dalla bravissima Giorgia Cerruti, svolge il ruolo di personaggio coro, mentre le cinque figlie, deformi pulcini con impennate di passione repressa e di ferocia, si muovono, ad un tempo sottomesse e riottose, sotto le ali (e il bastone) di Bernarda Alba, resa con autorevolezza da Luisa Accornero.Ma lo spettacolo funziona soprattutto grazie all'affiatamento dell'insieme, di una compagnia giovane ma già agguerrita, che varrà la pena di tenere d'occhio. RECENSIONE: FRANCESCO TOZZA – Rivista on line INSCENA: 13 dicembre 2008UN SORPRENDENTE LORCA DELLA MAGNOLIA: […] Interpretazione di tutto rispetto, non una semplice rilettura, come troppo spesso avviene ormai sulle nostre scene, che sembrano aver smarrito il senso più proprio della teatralità, consistente in quel di più che ogni volta la presenza attorica e registica dovrebbero dare alla pagina scritta (leggibile, altrimenti e più comodamente, a casa propria!). Interpretazione avvincente, originale, dovuta al regista peruviano (ma trapiantato in Francia) Antonio Diaz-Floriàn, responsabile delle tre diverse versioni (in spagnolo, francese e italiano) dello spettacolo; straordinario, molto teatrale, l’impatto visivo che esso offre sin dall’inizio............................. INFO PER LE SCUOLEIl progetto prevede: spettacolo, breve dibattitoAmbiti didattici di interesse: Spagnolo, Lettere, Filosofia, Storia,Durata: 70 minuti / Prezzo studenti: 8.00 euro / Data e Orario spettacolo: da concordare
CHI SONO PICCOLA COMPAGNIA DELLA MAGNOLIA Torino - Direzione Giorgia Cerruti Fin dal principio la Piccola Compagnia della Magnolia ha cercato di caratterizzarsi come un gruppo di lavoro permanente nella convinzione che il Teatro possa realizzarsi nell’ambito di una troupe. La compagnia si interessa alla drammaturgia classica e contemporanea, orientando la propria ricerca verso un teatro antinaturalistico ed evocativo; un teatro che unisca forma estetizzante e densità emotiva. Un teatro “popolare” che parli allo spettatore, senza quarta parete, dove sia sempre l’emozione a veicolare il senso. Il lavoro sulla vocalità e sulla parola insistita, barocca e l’espressività mimico-corporea sono elementi fondamentali nel percorso della compagnia. “La nostra ricerca, lunga e difficile ma appassionante, cerca di negare al teatro certi approcci cinematografici che non gli appartengono, recuperando ciò che gli compete per convenzione: l’artificiosità di un momento rituale estraneo al quotidiano; un tempo “altro” in cui ci si riunisce – pubblico e attori – per cercare “il vero” nella finzione”. G.C.La PCM è nata nel marzo 2004 dal desiderio di alcuni giovani attori di dare un seguito comune alle proprie esperienze teatrali. Retroterra formativo teorico e occasione di incontro è stato il corso di laurea in DAMS dell’Università di Torino. Ogni componente del gruppo ha curato la propria formazione artistica e professionale per diversi anni, frequentando scuole di teatro, laboratori e stages di perfezionamento e lavorando presso compagnie nazionali ed europee.A oggi la Piccola Compagnia della Magnolia ha tra i suoi soci i fondatori Giorgia Cerruti e Davide Giglio cui recentemente si sono unite Claudia Martore e Valentina Tullio. La Compagnia si avvale inoltre di un gruppo permanente di attori, tecnici e costumisti con cui condivide la pratica della scena nei suoi molteplici aspetti. Tra questi Alessandro Di Blasi e Riccardo Polignieri.Dal 2004 al 2006 la Piccola Compagnia della Magnolia ha organizzato presso il Teatro Comunale di Rivara (TO), due rassegne che hanno ospitato giovani compagnie emegenti del panorama nazionale. Dal 2004 inoltre gli attori della PCM svolgono attività di formazione teatrale con progetti rivolti alle scuole e al territorio torinese, canavesano e astigiano. Dal dicembre 2006 la compagnia ha trovato una sede permanente presso il Teatro comunale di Bosconero e qui organizza ogni anno una ricca stagione teatrale arricchita da corsi e laboratori per grandi e piccoli, con il sostegno della Compagnia di San Paolo e della Fondazione CRT. GLI SPETTACOLI REALIZZATI:Il Balcone – di J. Genet – regia Giorgia Cerruti (2004)La Casa di Bernarda Alba – F.G.Lorca – regia di Antonio Dìaz-Floriàn (2004)Quijote – da Cervantes – regia di Giorgia Cerruti - Teatro ragazzi – (2005)Montserrat – di Emmanuel Roblès – regia di Giorgia Cerruti – (2006)Il Malato Immaginario - da Molière – regia di Antonio Dìaz-Floriàn (2007)HAMM-LET Studio sulla Voracità – regia di Giorgia Cerruti (2008-2009) Gli spettacoli della Piccola Compagnia della Magnolia sono nel catalogo di distribuzione della Fondazione Circuito Teatrale del Piemonte, della Fondazione Teatro Ragazzi Giovani Piemonte e della Fondazione Toscana Spettacolo.La compagnia rientra nel progetto “Rigenerazione” rivolto alle giovani compagnie torinesi e organizzato dal Sistema Teatro Torino. La PCM è inserita nel catalogo nazionale dell’ ETI ed è sovvenzionata dalla Regione Piemonte ai sensi della L.R. 68. La PCM è ospitata per il biennio 2009/2010 dal Théatre Durance - Scène Conventionnée Région PACA (France) all’interno del progetto Rèsidence d’Artiste.Riferimenti web: www.piccolamagnolia.it - info@piccolamagnolia.it Compagnia coproduttrice Il Théâtre de l’Épée de Bois è stato fondato nel 1969 da Antonio Díaz-Florián, e ha sede presso la Cartoucherie de Vincennes (Parigi), insieme al Théâtre du Soleil di Ariane Manouchkine. La troupe si caratterizza per una ricerca che combina il lavoro dell’attore, lo studio dello spazio scenico e il coinvolgimento dello spettatore. Gli autori che accompagnano la ricerca della troupe, sin dagli inizi, sono Shakespeare, Lope de Vega, Tirso de Molina, Camus, Lorca, Calderon, Marlowe. L’Épée de Bois si interessa inoltre a numerosi autori contemporanei, mettendo a confronto il lavoro della troupe con le contraddizioni dell’eredità storica della nostra società, attraverso una ricerca che unisce Teatro e Storia