I proventi del libro dedicato alla storia delle violenze subite dalla madre, li ha condivisi con il fratello. La conduttrice ha parlato nuovamente della sua infanzia complicata in una lunga intervista, analizzando anche i traguardi raggiunti soprattutto in amicizia
Morwenn Moguerou è il suo vero nome, ma dal 2009 ha abbracciato la sua nuova identità di Ema Stokholma: "Mi chiama Morwenn chi mi conosce da prima del 2009, sicuramente Ema è più semplice ma mi considero sempre Morwenn", ha spiegato in una lunga intervista al Corriere della Sera. Conduttrice radiofonica, deejay, scrittrice, pittrice, attrice per Carlo Verdone in Vita da Carlo e prossimamente anche poetessa, Ema si sente "una donna che lavora e che fa cose bellissime". Nata nel 1983 a Romans-sur-Isere da una madre francese e un uomo italiano che le lasciò ancor prima della sua nascita, Morwenn è cresciuta tra il Midi e la Bretagna insieme al fratello maggiore. Come ha raccontato più volte, compreso nel memoir Per il mio bene del 2019 che le è valso il premio Bancarella, l'infanzia non è stata semplice. La madre li sottoponeva a frequenti forme di violenze sia fisiche che psicologiche.
"MAMMA NON MI MANDAVA A SCUOLA QUANDO I LIVIDI SI VEDEVANO. PAPÀ DICEVA: TORNO LUNEDÌ, E RICOMPARIVA DOPO ANNI” – EMA STOKHOLMA RACCONTA IN UN LIBRO LE VIOLENZE SUBITE: “NON LE HO MAI DENUNCIATE PERCHE’ AVEVO TROPPO PAURA DI TORNARE A CASA” - "FIGLI? NON LI DESIDERO, NON SONO CRESCIUTA CON IL MITO DELLA FAMIGLIA DA MULINO BIANCO” – LA SESSUALITA’, L’INCONTRO CON MARINA ABRAMOVIC, IL RAPPORTO CON ANDREA DELOGU , I TATUAGGI (preferisco la cicatrice, ma è un dolore enorme che rivelano i tatuaggi) E IL MESTIERE DI MODELLA: "MOLTO NOIOSO, DEVI MOSTRARE TUTTO FUORI, MENTRE IO HO TUTTO DENTRO”
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