Il "doppio sogno" della nuova stagione del Teatro dell'Opera di Roma
Apertura con Lohengrin di Wagner il 27 novembre. In programma 12 nuove produzioni, di cui 9 di opera e 3 di danza.
PER L'APERTURA DEL 27 NOVEMBRE TORNA DOPO 50 ANNI IL “LOHENGRIN” PER LA REGIA DI DAMIANO MICHIELETTO, CHE RINUNCIA AL CIGNO (SIMBOLO DELL’OPERA E CHE IMPREZIOSÃŒ UNA SCENA DI "LUDWIG" DI VISCONTI) PER UN GRANDE UOVO DA CUI GERMINA LA LOTTA TRA BENE E MALE -
PREVISTA LA PRIMA ROMANA DI "ROMEO ET JULIETTE" DI GOUNOD. IN CARTELLONE "TANCREDI" DI ROSSINI CON LA REGIA DI EMMA DANTE E "FALSTAFF" DI VERDI - TRE ALLESTIMENTI CON MARIOTTI SUL PODIO, PREAPERTURA IN DIRETTA SU RAI3 L’1 NOVEMBRE CON LA "STORICA" TOSCA DEL 1900 - IL SOVRINTENDENTE FRANCESCO GIAMBRONE SI GODE LA CRESCITA DI INCASSI E SPETTATORI...
Grande spazio alla danza, con grandi classici come Lo schiaccianoci (in programma nel periodo natalizio) e La Bayadère. Ma non mancano l’esplorazione del Novecento e la contemporaneità con George Balanchine, Pina Bausch, Jerome Robbins, Jacopo Godani, Marco Goecke, Angelin Preljocaj e Benjamin Millepied.
In cartellone anche quattro concerti. Michele Mariotti ne dirige tre: la Sinfonia n. 9 di Schubert e i Vier Letzte Lieder di Strauss con la voce di Marina Rebeka; la Petite Messe Solennelle di Rossini nella versione orchestrale al Costanzi il 17 ottobre e nella prima versione per soli, coro, due pianoforti e armonium nello spazio più raccolto della Basilica di San Vitale, a via Nazionale. Quella del 5 marzo 2026 sarà invece una Serata alla Corte dei Re di Francia, con le musiche di Lully, Marais e Rameau dirette dal brillante violinista italo francese Emmanuel Resche-Caserta.
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