«Sono ancora piacente». Paola Barale si racconta: “Mi piacciono gli afroamericani, per il lor background diverso ”
A 59 anni, Paola Barale si confida con ironia e sincerità, ripercorrendo la sua lunga carriera televisiva e riflettendo sul presente dello spettacolo:
«Ormai i grandi sono scomparsi tutti, è finita un’era», racconta.
Sulle avances ricevute nel corso del tempo è chiara:
«Dal punto di vista professionale non sono mai scesa a compromessi. Qualcuno ci ha provato, ma non così tante volte. Ho sempre bloccato tutto sul nascere. Se la situazione fosse diventata ingestibile, non mi sarei fatta alcun problema a denunciare».
«Ho partecipato al mio funerale»
Sorride raccontando la sua ultima avventura televisiva, il reality The Traitors, condotto da Alessia Marcuzzi e ambientato in un suggestivo castello in Val di Non.
«Sì, ho partecipato al mio funerale. Alla fine eravamo rimasti in tre, e hanno chiuso la mia bara! Tutto in grande stile, però: carrozza, cavalli neri col pennacchio… Mi ha fatto una certa impressione, ma può tornarmi utile come ispirazione per quando sarà».
Nel nuovo gioco — prodotto da Fremantle Italia per Amazon MGM Studios e disponibile da oggi su Prime Video — Barale gareggia insieme a Michela Andreozzi, Filippo Bisciglia, Giancarlo Commare, Giuseppe Giofrè, Pierluca Mariti, Tess Masazza, Alessandro Orrei, Mariasole Pollio, Raiz, Aurora Ramazzotti, Daniele Resconi, Rocco Tanica e Yoko Yamada.
Divisi tra “traditori” e “leali”, i concorrenti si sfidano per accumulare il montepremi finale.
«È ora di cambiare il ruolo della donna in TV»
Riflettendo sul piccolo schermo, Barale osserva:
«L’apprezzamento va bene, le battute sono simpatiche, ma mi sembrano sempre le stesse. È il ruolo della donna che va cambiato: non sto dicendo che Gerry tratti male Samira, ma mi piacerebbe che anche a La ruota della fortuna si sdoganasse la figura della valletta. Chiamatela braccio destro, co-conduttrice. Samira potrebbe dare ancora di più».
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