Dal 5 al 30 novembre la Fondazione Banco di Napoli ospita la mostra del celebre street artist argentino. Ventuno opere e un ciclo di disegni per raccontare il corpo come archivio emotivo
Un archivio emotivo fatto di corpi raffigurati come materia viva, come registro di gesti, come luogo della memoria. Sedimenti è la mostra dello del pittore e muralista argentino Guido Palmadessa, curata da Noemi Verdoliva, che inaugurata il 5 novembre alle 18 a Palazzo Ricca (Via dei Tribunali, 213) sede della Fondazione Banco Napoli ha riscosso un successo di pubblico attento al linguaggio e al dialogo tra memoria e materia, tra l’istinto del gesto e la cura del ricordo dell'artista argentino
Ogni tela diventa un deposito emotivo, una traccia che trattiene il passaggio del tempo e delle relazioni umane”.
L’artista argentino, tra i nomi più riconosciuti della street art internazionale, costruisce un archivio sensibile in cui la pittura si fa corpo, affiorando tra segni, cancellature e stratificazioni. Il “sedimento” – scrivono gli autori del catalogo – non è soltanto materia che si deposita, ma patina viva del vissuto, resto del pensiero e forma minima dell’affetto.
Nato a Buenos Aires e oggi residente a Berlino, Guido Palmadessa insignito del Premio Napoli Cultural Lassic 2025 si è formato presso l’Università Nazionale delle Arti argentina. I suoi murales e dipinti si trovano in oltre quindici Paesi, dall’Europa all’America Latina, dagli Stati Uniti al Medio Oriente. Nella sua opera convivono gesto e costruzione, empatia e memoria, in una continua riflessione sul corpo e sulle relazioni come spazio condiviso.
La mostra Sedimenti sarà visitabile fino al 30 novembre 2025, con ingresso gratuito, dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 e la domenica dalle 10 alle 14 (chiuso il mercoledì).







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