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Francesco Fortunato : "La pittura è sempre stata una parte fondamentale della mia vita, dalla mia infanzia ad oggi: non immagino una vita senza disegnare e cantare."

apr 21, 2023 0 comments



Francesco ci racconti di Lei, chi è Francesco Fortunato come persona?

Francesco Fortunato nasce a Torre del Greco, dove respira Arte in famiglia appena nato: l’ingegno, la curiosità e la scoperta sono i moventi dell’infanzia, trascorsa tra il teatro di prosa e i laboratori di scenografia. Mio Padre, Aniello, era prof. di incisione sul corallo all’istituto d’Arte di Torre del Greco, nonché scenografo realizzatore di compagnie teatrali nazionali. Mia Madre, Giovanna Venturino, Psicologa psicoterapeuta, docente di Psicodiagnostica all’istituto di Medicina legale e del Lavoro presso la Seconda Università di Napoli ora Vanvitelli, nonché regista e saggista di lavori teatrali, con i quali attraverso la psicologia applicata al teatro ha formato e recuperato giovani di almeno quattro generazioni. Francesco è una persona però fondamentalmente timida, schiva, non amante delle folle (strano per uno abituato al palco) ma con uno spiccato senso d’altruismo: aiutare il “prossimo” e soprattutto diffondere l’arte e la cultura come farmaco all’ignoranza e alla delinquenza. D’altronde aiutare “l’altro” può creare i presupposti di una civiltà qualitativamente migliore.

 Come nasce la sua passione per la pittura e per l'arte in generale?

La passione per la pittura nasce dalla frequentazione sin da piccolo dei laboratori scenografici che il mio papà frequentava. Il disegno e i colori sono stati da sempre i regali più richiesti, infatti amavo qualsia tipo di formato: dai pastelli alle tempere, passando da quelli ad olio e finendo agli acrilici.



e per l'arte in generale...

L’amore dell’Arte nasce proprio in questo nucleo, grazie alla stimolazione avuta durate tutto il mio percorso evolutivo, dove sono stato letteralmente “lanciato sul palco” all’età di 2 anni e a 3 sul meraviglioso carro “Salvamm’o Mare”  della Festa di Piedigrotta di Napoli, ideato e realizzato da mio padre.


Quali artisti hanno influenzato e animato la sua passione per l'arte...

L’artista che ha influenzato la mia arte è mio padre in primis, scenografo e pittore eclettico, maestro della Luce e dei colori, a cui devo la mia formazione accademica. Tra i grandi nomi, spiccano solo per citarne alcuni, ma incuriosito da ogni forma d’arte da quella medievale alla Pop art: Giotto, Leonardo, Michelangelo, Caravaggio, Ribera, Solimena, Luca Giordano, Bouguereau, Alma-Tadema per finire con Escher, Picasso, Lautrec e Ensor.

Ci parli dei suoi studi..

I miei studi hanno avuto una formazione scientifica, prima il liceo scientifico e poi la Laurea magistrale in Psicologia Clinica e di Comunità presso la Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università “La Sapienza di Roma” completata dalla Specializzazione in Psicoterapia Sistemico relazionale. Contemporaneamente nasceva in me anche la mia passione per il canto lirico, innamorato della voce di Enrico Caruso, iniziai ad imitarlo verso i 14 anni, ma la timidezza non mi permetteva di esibirmi. Più tardi verso i 18 anni, il tenore che era in me prese il sopravvento manifestandosi in un concerto con poderosa baldanza. Da allora lo studio al conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli e l’entrata nei teatri d’opera, tra i quali Verdi di Salerno, la Pergola di Firenze, Reggio di Torino, il Costanzi di Roma, il Regio di Parma.



 È vero che farà parte del percorso  "La pittura cerca casa" , promosso  dalla Napoli Cultural Classic a Villa Ardolino a cura di Ciro Torlo

Si sono lusingato di far parte a questo stupendo evento culturale con la mia Arte, promosso dal Dott. Ardolino, amante e mecenate dell’Arte, figura oggi in estinzione. Qui presenterò due esposizioni: “Figli’e Napule” percorso delle personalità che hanno fatto grande Partenope nel Mondo e “il Grande Napoli Calcio del Futuro” che si spera vincerà il suo terzo scudetto.


 Lei è anche un apprezzato Tenore professionista ci racconti...

Si Francesco ha tre personalità preponderanti, lo Psicoterapeuta, il Pittore e il Tenore. Quest’ultimo è quello che mi ha dato la possibilità di presentarmi e di portare la mia arte in varie parti del mondo, dal Brasile alla Cina e poi in giro per l’Europa. L’amore e la passione per la musica e per l’opera sono viscerali, tanto da essere primaria in molte scelte di vita. Il canto mi ha dato la possibilità di esprimermi con grandissimi artisti sia della lirica che del teatro, tra gli incontri più formativi sicuramente quelli con Carreras e Domingo a Parma; con Alberto Sordi a Rieti; con il Maestro Zeffirelli nelle produzioni di Traviata e Aida a Salerno, e nel finire con il grande Gigi Proietti in un meraviglioso Nabucco. Sono molto affezionato anche all’incontro con Bocelli, avvenuto durante un concerto da lui tenuto a Piazza del Plebiscito, dove cantavo nel coro del Teatro Verdi di Salerno, nel quale mi accompagnò al piano su di un passo della Bohème di Puccini facendomi i complimenti.

I rapporti con la sua città natale

I rapporti con Torre del Greco sono di Amore e Odio. Torre è una città ricca d’arte e di artisti ma nello stesso tempo pronta all’individualità. Penso che solo facendo “rete” si possa migliorare e creare una qualità culturale e sociale migliore. Nella mia vita mi sono battuto proprio per aiutare le nuove leve ed i talenti: i miei allievi torresi oggi calcano teatri importanti e sono affermati professionisti in disparate materie. Questo iter di sostegno deriva dal lungo lavoro di mia Madre che per anni, attraverso l’Associazione Teatro Ragazzi, ha svolto sul territorio, autofinanziandosi e sostenendo chi non ne aveva le possibilità. Spero in un miglior futuro di crescita e Cultura per il mio paese, è un augurio che faccio alla nuova giunta che nascerà dalle elezioni di maggio.



I suoi prossimi impegni.

I miei prossimi impegni: Pittura. Lo studio e la propaganda della cultura partenopea attraverso “Figli’e Napule”, che dopo l’anteprima a Villa Ardolino si spera in una mostra al PAN e in altri complessi galleristici. Il lavoro verrà corredato da uno studio musicale: “tratteggi musicali” composti del M° Francesco Aliberti, Direttore del Coro del Teatro Verdi di Salerno, che descrivono le opere pittoriche attraverso sapienti e originali melodie. In corso anche la pubblicazione del libro della mostra stessa. Un Santorale, disegnato e commentato durante il 2020/2021, anni della pandemia, con ben 400 tavole rappresentanti i santi del giorno e le feste mobili, dal titolo “Ecco sono l’argilla nelle Mani del Signore”. Preparazione di varie copertine e locandine di eventi teatrali e scientifici. Canto. Preparazione di una tournee sulle canzoni Napoletane e la preparazione al debutto di Turiddu nell’opera Cavalleria Rusticana.Psicologia. Studio sull’affido temporale del minore presso il comune di Portici; varie pubblicazioni sulla “Psicofisiologia nel Canto” e “l’Armonia musicale come metodo di cura nella famiglia disfunzionale”.

















 










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