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Domani Klaus Mäkelä e Beatrice Rana al LAC con l’Orchestre de Paris per il gran finale di stagione

mag 11, 2023 0 comments

 


Domani venerdì 12 maggio la stagione di LuganoMusica si conclude con due tra i più straordinari interpreti della loro generazione: il ventisettenne direttore finlandese Klaus Mäkelä dirige l’Orchestre de Paris, di cui è direttore musicale, e la pianista Beatrice Rana per la Rapsodia su un tema di Paganini per pianoforte e orchestra op. 43 di Sergej Rachmaninov e la Sinfonia n. 7 in do maggiore op. 60 Leningrado di Dmitrij ŠostakovičNel corso della breve ed esplosiva carriera di Klaus Mäkelä, direttore d’orchestra e violoncellista finlandese nato nel 1996, sembra ripetersi lo stesso copione: al debutto sul podio di una nuova orchestra segue in pochissimo tempo una proposta di collaborazione stabile. È successo per la prima volta nel 2017 con la Swedish Radio Symphony Orchestra, che ne ha fatto il direttore ospite principale più giovane della sua storia a soli due mesi dal concerto; e ancora nel 2018 con la Oslo Philharmonic, che lo ha voluto come direttore principale, e nel 2019 con l’Orchestre de Paris, che lo ha nominato direttore musicale. Coniugare la guida di due orchestre così diverse, la Oslo Philharmonic e l’Orchestre de Paris, per Mäkelä non è un peso ma una ricchezza. «Quando da Parigi mi hanno offerto il lavoro, ho pensato che fosse la cosa perfetta da fare. E poi ovviamente è scoppiata l’emergenza pandemica, che mi ha fatto capire ancora di più che era esattamente la cosa giusta da fare – è molto più sostenibile, artisticamente, concentrarsi su due orchestre con un profilo e con un repertorio completamente diverso. Lavorare con entrambe, che suonano a un livello di eccellenza così alto, è un vero piacere» ha detto in un’intervista. La pianista italiana Beatrice Rana non è da meno. Virtuosismo intelligente e spiccata sensibilità l’hanno resa a soli 30 anni una tra le interpreti più contese dalle sale da concerto di tutto il mondo. Le sue interpretazioni di brani fondamentali per il repertorio pianistico – come gli Studi di Chopin e le Variazioni Goldberg di Bach – sono già entrate nel pantheon delle incisioni di riferimento, accanto a quelle di interpreti ben più maturi.Da virtuoso a virtuoso, Beatrice Rana si fa portavoce dell’omaggio di Sergej Rachmaninov a Niccolò Paganini, il cui Capriccio n. 24 in la minore costituisce il tema delle ventiquattro variazioni della Rapsodia per pianoforte e orchestra del compositore russo. Monumentale impresa pianistica che saprà rendere con la chiarezza di visione che la distingue.

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