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Lo chef Gianluca Gala: "Ogni piatto è un’emozione, un qualcosa che la mente umana non riesce a percepire."

ott 31, 2023 0 comments


 Gianluca Gala ci racconti di lei, chi è Gianluca come persona?

1)      Gianluca è una persona molto complessa, piena di contrasti. Sono sempre alla ricerca di risposte, la mia mente non smette mai di pensare. Penso di avere un grande pregio, non mi fermo mai. Sono sempre pronto ad affrontare il prossimo ostacolo. Faccio di tutto per raggiungere i miei obiettivi. Sono tenace, a volte anche spaventato, ma la mia curiosità e la mia voglia di fare sempre meglio, mi aiutano ad andare avanti. A testa alta, sempre.

 Come nasce la sua passione per la cucina?

Credo di esser nato già con questa passione. La cucina è un qualcosa che , a parer mio, si ha dentro non si può imparare.

 


A chi è più grato per la sua passione culinaria...

Sono grato ai miei genitori. Mi hanno sempre sostenuto ed incoraggiato anche , e soprattutto, quando neppure io sapevo cosa fare. Sono e saranno i pilastri fondamentali della mia vita.

 Quali sono gli chef dai quali si sente maggiormente influenzato o da cui trae ispirazione?

Ammiro molto lo chef Grant Achatz, 3 stelle Michelin ristorante Alinea, in America. La sua visione della cucina va oltre l’immaginabile. Ogni piatto è un’emozione, un qualcosa che la mente umana non riesce a percepire. Ha creato un mondo tutto suo in cui i clienti sono ospiti curiosi e affascinati.

 


Cambierebbe qualcosa nel mondo della comunicazione in riferimento al suo mestiere.

 Insegnerei la disciplina. In questo settore, ormai, si sentono un po' tutti affermati spesso senza giusta ragione. Per essere chef, non basta saper cucinare. Ci sono anni di studi, di sacrifici.

Quali sono le tematiche a cui si sente più legato? 

Sono sensibile alle tematiche sociali. Ad oggi, penso siano 3 o 4 i più grandi temi da trattare: Delusione delle nuove generazioni, pandemia, guerra in Ucraina e guerra in Isreaele : queste sono le variabili che aumentano la complessità del sistema in cui viviamo.

 Le sue passioni primarie.

Senza dubbio la cucina. Sono anche un appassionato di cinema ma la cucina non la batte nessuno.

 

Cosa consiglierebbe ai giovani chef.

Il mondo della cucina è sicuramente molto complesso. Ai giovani chef di oggi, consiglierei di non aver paura. Ci sono molti sacrifici da fare in questo settore, spesso si possono ricevere anche tanti NO ma non bisogna mai deporre le armi. Per me l’Italia ha grande potenziale , soprattutto per quello che riguarda le materie prime, ma non so se si possa ritenere un luogo adatto soprattutto per chi deve muovere i primi passi in questo campo. Consiglierei , forse, prima un’esperienza all’estero .

Il rapporto con la sua città Natale.. 

Amo Napoli, è una città ricca di tradizioni, storia e cultura. E’ una unica nel suo, il cibo è spettacolare e le persone sono un’opera d’arte.

Il suo sogno....

Sogno di ricevere una stella Michelin. Voglio affermarmi tra gli chef più bravi nel panorama internazionale e voglio far conoscere la mia cucina in tutto il mondo.

 I suoi progetti futuri.

Da bravo napoletano sono scaramantico. Tengo i miei progetti privati. Posso solo dire che li vedrete a breve.

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