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Una rara Carrà in Raffa

dic 26, 2023 0 comments

 


Raffaella Carrà come mai vista prima, tra pubblico e privato, dall'infanzia ad essere una delle donne italiane più amate al mondo, dall'Europa ad  Hollywood per lasciare il segno in tutta l'America Latina.

Tutto su Raffaella in chiave più intima, con  testimonianze eccelenti a cominciare da Fiorello,  Tiziano Ferro, Barbara Boncompagni, Salvo Guercio e Enzo Palo Turchi.  Materiale inedito e anche immagini di repertorio in bianco e nero rare.



Raffa, prima docuserie su Raffaella Carrà disponibile in tutto il mondo dal 27 dicembre dicembre su Disney+, tre episodi da un'ora - diretti da Daniele Luchetti - che raccontano la vita privata e pubblica dell'icona della tv. La donna e il simbolo, svelata con testimonianze dirette e materiali d'archivio esclusivi. Raffa  ripercorre la straordinaria vita di una delle icone della cultura pop in tutto il mondo. La docuserie , prodotta da Fremantle, è scritta da Cristiana Farina con Barbara Boncompagni, Salvo Guercio e Carlo Altinier. Chi è Raffaella Carrà? E' l'immagine della star italiana più famosa e amata all'estero, dietro i 65 milioni di dischi venduti in tutto il mondo in solo 5 anni di attività canora, i successi televisivi, i film e le tournée internazionali che hanno precedute le artiste come Madanno che incantavano con il corpo e i costumi scintillanti. Simbolo di libertà e di parità tra i sessi negli anni '70, regina della tv pubblica negli anni '80 e icona Lgbtq+ ne gli anni '90 , Raffaella è un mito che supera ogni barriera culturale e generazionale e che il pubblico di tutto il mondo ha amato per oltre 50 anni. Eppure, Raffaella è un mistero di cui nessuno possiede la chiave. Riservata per natura e gelosissima del suo privato, è una donna che ha lottato per affermarsi in un mondo di uomini, ma anche una donna che ha amato e sofferto.  Da attrice, fatica ad emergere perché a quell'angelico volto di bambina si abbina un corpo da donna, che per molti direttori casting non funziona. L'occasione di una vita arriva con Il colonnello Von Ryan, al fianco di Frank Sinatra. Hollywood vuole Raffaella, proponendole un contratto triennale. Carrà vola a Los Angeles con sua madre, ma restia ad ogni tipo di compromesso decide di tornare in Italia, mollare tutto e ricominciare da zero. Con la trasmissione Rai Io, Agata e tu, condotta da Nino Ferrer nel 1970, Carrà chiede e ottiene 3 minuti di assolo. In quei 3 minuti si limita a ballare, come mai nessuno aveva mai aveva fatto prima in tv. L'Italia se ne innamora all'istante. La tv nazionale cambia, per sempre. Raffaella Pelloni diventa definitivamente Raffaella Carrà. Nasce il mito. 

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