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Il pittore Walter Pascarella: " Credo che la vita oggi non ci conceda più di assimilare le passioni ed è per questo che utilizzo la pittura come rifugio"

gen 9, 2024 0 comments

 


Walter ci racconti di Lei, chi è  Walter Pascarella come persona?

Chiedersi chi in realtà sia la propria persona, credo sia tra le domande più difficili. Probabilmente Walter è un uomo fragile e imperfetto, uno di molti; che continuerà a chiedere al suo tempo di rivelargli, un giorno, le coordinate di se stesso. E se non fosse riuscito a comprendersi avrebbe cercato di accettarlo allegramente. E se nessuno si sarebbe accorto di quello che potrebbe essere, Walter avrebbe accennato comunque un sorriso.    



 Come nasce la sua passione per la  pittura?

La mia passione per la pittura nasce dall’esigenza di sottolineare come l’Arte, da sempre, rappresenti per me in un contesto di vita reale una linea di confine, o meglio un portale. Credo che la vita oggi non ci conceda più di assimilare le passioni ed è per questo che utilizzo la pittura come rifugio. I rapporti sociali sono fugaci, temporanei, tutto sembra farci ritardare la corsa verso il nulla. L’Arte si pone nella mia vita come elemento preculturale ed ingloba tante altre mie passioni, come la lettura, la scrittura, il viaggio ed il mio rapporto con i ricordi. 



Da laureato in Pittura e Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli   a pittore. Secondo lei un creativo ha bisogno di una base di studio per attuare nelle sue opere una  ricerca personale che esprima i suoi concetti artistici.

Credo ed affermo con onestà intellettuale che non è sempre utile o propedeutico studiare Arte per dedicarsi al meglio all’attività artistica ed alla ricerca personale che ne deriva. 



Lei ha  vissuto in Giappone per un breve periodo ed ho frequentato un seminario di illustrazione. Di seguito in Australia ed in altri paesi dell'Asia, questo suo studio in terre straniere ha influenzato la sua Arte.

Ho viaggiato molto ma crescendo ho maturato e compreso che i posti più belli li avrei ritrovati all’incrocio di uno sguardo. Sicuramente mi porto dentro tante cose delle esperienze di viaggio e la mia pittura ne diventa contenitore. È altresì vero che i luoghi più incredibili non sono segnati su nessuna carta geografica. 



Quali sono gli artisti dai quali si sente maggiormente influenzato o da cui trae ispirazione?

Sono diversi gli artisti che mi piacciono ma dovendo annoverare dei nomi, scriverei; Igor Mitoraj, René Magritte e Eugène Henri Paul Gauguin. Attingo molto dalla letteratura e dalle cose che scrivo. 

Come pittore a quale opera a cui ha dato vita  ha sentito più vicino alla sua sensibilità.

Mio malgrado non sono un pittore molto  prolifico e proprio per questo ogni mio dipinto rappresenta in modo imprescindibile una parte di me, di quello che provo. Probabilmente cerco di far esplodere tutta la mia confusione in stelle, ed è per questo che lo spazio è un tema ricorrente. Quando dipingo quei bagliori siderali è come se mi abituassi a vivere nella mia mente, fino a convincermi che la vita sia solo una continua dispersione in se stessi. É come se mi orientassi verso un centro intorno al quale, come i pianeti, compio ellissi assurde e distanti. Le mie visioni di bellezza diventano un appiglio sicuro, ogni volta che mi arrischio a saltare nelle mie più intime paure. 



Che messaggio e che possibilità dà oggi il mondo della cultura ai giovani artisti in  un settore  in continuo cambiamento in quanto assorbito dalla rete?  C’è spazio in Italia per giovani artisti talentuosi ?

Non ho una visione chiara e definita dell’odierno mercato dell’Arte e di quali e quante possibilità di affermazione ci possano essere. Sicuramente la finestra virtuale ha reso più democratico lo spazio di visibilità di ogni creativo. 

Il rapporto con la sua città Natale .

Nonostante non viva a Napoli devo dire che la sento culturalmente vicina, a tal punto da sentirmene parte. Conosco bene questa città palpitante, questo crocevìa di passione e logorìo, questa flogosi di storia e liquame culturale. 



 I suoi prossimi impegni.

Nel mio futuro prossimo vorrei dedicarmi sempre di più all’Arte e soprattutto vorrei imparare a sapermi meritare tutti gli slanci di felicità e le cose belle che accadono nella mia vita. Saperle vivere senza la sensazione di respirare a metà. 




















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