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la musicista Valeria Altobelli: "Amo il live, amo i concerti, amo vedere le persone e sporcarmi del loro vissuto per dare sempre di più.."

gen 15, 2024 0 comments

 Valeria ci racconti di Lei, chi è Valeria Altobelli come persona?

Indubbiamente una persona che ama le cose più semplici che la vita offre: la mia famiglia, un prato verde, amici, il mio cane Nero, della buona musica.. una persona che mal sopporta l'ipocrisia, la futilità, la falsità.



 Come nasce la sua passione per la musica?

Ho iniziato a suonare che avevo meno di 6 anni.. e non ho più smesso. Tastiere, pianoforte, chitarra.. sempre con la passione per il canto, lirico, jazz, rock.. disciplina in cui non si smette mai di studiare e, soprattutto, di imparare. Poi arriva la passione per la composizione e le prime colonne sonore scritte per i film. Ciò che ho, da sempre, ascoltato più volentieri, oltre al rock anni '70, è la musica da film. A 20 anni avevo solo un mito: John Debney. Oggi ci chiamiamo "fratello" e "sorella" ed è uno dei miei amici più cari..

 


 Nello specifico, a chi è  più grato per la sua passione Artistica?

Onestamente sono stata la "pecora nera" della famiglia. Mi volevano avvocato, notaio, diplomatico. Ho studiato per essere tutto ciò ed oggi, come hobby, insegno International Cyber Law e Diritto Internazionale all'Università. Ma il mio lavoro è e sarà sempre nell'arte e nella cultura. Però devo dire che l'aria da "sognatore", in famiglia, appartiene a mio padre. Mia madre è una donna molto concreta. La passione per la conoscenza l'ho ereditata da mio nonno Mario. Aveva la quinta elementare, ma sapeva tutto di tutto. Guardava i notiziari e leggeva il giornale ogni giorno. Un grande pensatore nonno Mario..

 


Quali sono gli artisti dai quali si sente maggiormente influenzato o da cui trae ispirazione?

Amo l'evoluzione musicale inglese. Per me le pietre miliari sono BEATLES-PINK FLOYD-QUEEN-MUSE. Amo le donne del rock: Amy Lee, Annie Lennox, Skin. Amo i compositori di musica da film: Morricone, Vangelis, Elfmann, Williams, Debney. Rock e classica direi che descrivono bene le mie passioni. 

 


Come artista quali sono i personaggi che ha intervistato ed ha sentito più vicino alla sua sensibilità.

 Diane Warren, prima donna a vincere l'Oscar per la composizione, ha segnato una pagina importante della mia vita. La nostra collaborazione, tutta basata sulla musica, sulla internazionalità e sul sociale. Ho collaborato con lei e John Debney su un progetto di un pazzo che è stato candidato agli Oscars. L'ho adattata in 7 lingue cantate, 15 parlate e 23 scritte.. Mi sono sentita a casa! Lì ho capito che il mio cuore era nella scrittura di musica per film..


Cambierebbe qualcosa nel mondo della musica in cui si è formata?

Cambierei tutto! Io sono nata artista di musica dal vivo e faccio una fatica immane a comunicare sui social media. So parlare alla gente guardandola in faccia, so esprimere facendo sentire a chi ho davanti cosa ho dentro in quel momento. Amo il live, amo i concerti, amo vedere le persone e sporcarmi del loro vissuto per dare sempre di più a chi mi ascolta parlare o cantare. Per me non esiste altra forma di comunicazione..

 


Quali sono le tematiche a cui ti senti più legata?

Tematiche femminili, temi sociali ed ambientali. Mi chiamano in tutto il mondo per parlare di Leadership femminile: l'ho fatto, da ultimo, in Serbia, negli Emirati, in India. Le donne mi seguono, naturalmente, si fidano. Perché non so fingere, non so nascondere. E le donne lo percepiscono immediatamente. La mia storia personale le ispira perché è vera. Ho scelto tutti ambienti maschili per autodeterminarmi, da sempre. La mia storia è la storia di ogni donna che decide di andare avanti, contro un mondo di stereotipi e pregiudizi, con serietà e passione.

 


Preferisci la musica, il cinema o la pittura...quale di queste forme artistiche colpisce la sua sensibilità?

Senza dubbio la musica! In televisione guardo solo canali musicali. Sono radio dipendente. Al cinema guardo solo i biopics di musicisti.

 


Che messaggio e che possibilità dà oggi il mondo della musica ai giovani artisti in un settore  in perenne cambiamento  e assorbito sempre più dalla rete?  C’è spazio in Italia per giovani musicisti talentuosi ? E se dovessi dare un consiglio ad un aspirante musicista, cosa gli consiglierebbe?

Sono totalmente distante da ciò che propone il mondo musicale attuale. Mi sono ritagliata il mio locus amoenus nel live e nella struttura di pezzi per film. Non mi saprei collocare in questa corsa di autotune e streamings. Ognuno deve riconoscere i propri limiti. Questo linguaggio non fa per me.


 Il rapporto con la sua città natale.

Fortissimo! Conosco tutti e tutti conoscono me. Personalmente. Mi amano, mi sostengono, mi hanno come punto di riferimento. Ed è splendido. Nemo propheta in patria non è un qualcosa che vale per me. E forse perché non ho mai avuto paura di far conoscere la mia vera faccia, le mie vere emozioni, la vera Valeria. La gente lo sente..


Un suo sogno artistico e che vorrebbe realizzare?

Aprire un concetto dei Muse con la formazione internazionale di super musiciste mondiali che sto mettendo assieme. E magari essere candidata agli Oscar per una colonna sonora.. perché no?


I suoi impegni futuri?

In ordine di spostamenti Cina, Cambogia, Thailandia,  Stati Uniti. Ma sempre per tornare nella mia Italia..

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