Da sabato 16 marzo 2024, Teatro Nuovo di Napoli
Tre. Le sorelle Prozorov un progetto di Giovanni Meola
Una riscrittura sul campo che ha come esito finale una drammaturgia
collettiva scenica, liberamente tratta da Tre Sorelle di Anton ÄŒechov
Sarà in scena al Teatro Nuovo di Napoli, da sabato 16 marzo 2024 alle ore 19.00 (in replica domenica 17) lo spettacolo Tre. Le sorelle Prozorov liberamente tratto da Tre Sorelle di Anton Čechov, progetto, adattamento e regia di Giovanni Meola, interpretato da Roberta Astuti, Sara Missaglia, Chiara Vitiello, anche impegnate nella drammaturgia collettiva.
Presentato
da Virus Teatrali l’allestimento è un corpo a corpo con uno dei
drammaturghi e commediografi più importanti ed essenziali della storia
del teatro, Anton ÄŒechov. Un lavoro di riscrittura sul campo, che ha
avuto come esito finale una drammaturgia collettiva scenica. Tre. Le sorelle Prozorov, è dunque ÄŒechov anche senza essere ÄŒechov.
Il
progetto di Meola parte da tre sorelle per giungere ad una riscrittura
drammaturgica in grado di mettere in scena i suoi tanti personaggi con
sole tre attrici, duttili, ‘vere’ ed intelligenti, senza alcun oggetto o
scenografia, con un lavoro profondo sulle relazioni e sui corpi.
«Questo
lavoro - così Giovanni Meola in una nota - mi è particolarmente caro
perché assieme alle attrici e alla mia assistente abbiamo voluto
condividere una sfida intrigante e allo stesso tempo rischiosa. Per chi
fa teatro, per chi si misura ogni giorno con il tentativo di dare vita,
in scena, a qualcosa che abbia un senso e che, appunto, riesca ad avere
‘vita’ e a ritrasmetterla, ÄŒechov è un baluardo col quale, prima o poi, fare i conti».
Misurarsi
con questo straordinario autore significa ingaggiare una lotta senza
quartiere, non solo con ciò che ha scritto, ma ancor più con il
cosiddetto “non detto” e, probabilmente, col “non scritto”.
La
storia ruota intorno alle figlie di un generale morto da poco. Masha è
sposata giovanissima a Kulygin, un professore di ginnasio che non ama.
Olga, la maggiore, è insegnante in un liceo femminile, e Irina, la più
giovane e bella.
Sono
loro, solo loro, nonostante la folla di tutti gli altri personaggi, con
un po’ di Irina in Masha e Olga e un po’ di Masha e Olga nelle altre
due, ma tutte sono le facce di uno stesso solido a più facce.
Come erano, come sono e come saranno, le tre sorelle sono in ciascuno di noi, nelle infinite sliding doors che le maschere del nostro quotidiano ci mettono costantemente davanti, o addosso.
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