FaziOpenTheater
2023 - 2024 (VI Edizione)
Rassegna Nazionale di Teatro - Danza - Arti Performative
Ideazione e direzione artistica
di Antonio IAVAZZO
Organizzazione generale di Gianni
ARCIPRETE
18^
spettacolo in programma
SEZIONE TEATRI D’INCLUSIONE
(curatore Sezione
Fausto Bellone)
DOMENICA 19 MAGGIO 2024 – ORE 19.00
SALA TEATRO di PALAZZO FAZIO via Seminario 10 – Capua
“TEATRI35” di Napoli
"LA DIRETTISSIMA NAPOLI - MILANO"
Azione
rapido comica in tre atti, otto quadri e un’apoteosi
Ispirato all’opera di Eduardo
Scarpetta ed Edoardo Ferravilla
DRAMMATURGIA E REGIA
Gaetano COCCIA – Davide FERRARI
INTERPRETI
Gaetano COCCIA – Davide
FERRARI
SUPPORTO TECNICO
Francesco Ottavio DE SANTIS
LOCANDINA
Lucio PASSERINI
VIDEO TRAILER
Alessandro TOSATTO
NOTE DI REGIA
Eduardo Scarpetta ed Edoardo Ferravilla nascono
a metà ’800 a 800 chilometri di distanza. Milano e Napoli, Napoli e Milano: due
città , due grandi tradizioni teatrali, due palcoscenici e un pubblico diventato
esigente che «con un occhio commosso alle lacrime e l’altro ansioso di brillare
nuovamente per le risate, non voleva più ascoltare le vecchie farse e chiedeva
qualcosa di diverso». A Napoli e a Milano, Scarpetta e Ferravilla soffiano «un
fiato di vita nuova sugli avanzi polverosi del passato e sulle vecchie
tradizioni» nell’unico modo che conoscono: basandosi sulla ricerca della
comicità anche «tra le lacrime e il dolore» della vita reale e soprattutto
sulla costruzione del personaggio. Il loro lavoro sulla caratterizzazione li
porterà a liberarsi delle maschere della commedia dell’arte - Pulcinella da una
parte, Meneghino dall’altra - per inventarne di nuove rimaste nella memoria:
Scarpetta darà vita a Felice Sciosciammocca, Ferravilla a un universo di tipi
comici che culminano nella super-caricatura di Tecoppa, «un tipo di teppista
indurito dal vizio e dall’infingardaggine».
Lo spettacolo è la storia di un’amicizia, delle
corrispondenze artistiche e umane che prendono vita da ricordi biografici e si
intrecciano al racconto di un’epoca. I due protagonisti vivono «in un sogno
dentro un sogno», agiscono in uno spazio scenico sospeso tra la realtà di un
camerino e la dimensione onirica della loro infanzia, quando, giocando con i
pupi, erano al tempo stesso capocomici ed impresari, attori ed autori,
scenografi e spettatori. La direttissima
Napoli-Milano è anche una riflessione sul mestiere dell’attore e sull’umorismo.
È un omaggio alla straordinaria storia di due uomini e attori che hanno
rivoluzionato il modo di stare in scena e quello di affrontare la drammaturgia,
aprendo le porte al teatro del ’900 e al cinema muto.
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