Ciro ci racconti di lei, chi è Ciro Calise come persona?
Credo di essere una persona tranquilla forse anche troppo, sono ambizioso in senso positivo e amo il mio lavoro. A volte posso sembrare un po' lunatico forse è proprio in questi momenti che trovo la vena creativa..
Come nasce la sua passione per la cucina?
La mia vera passione è l’architettura e il design, infatti, anche i miei piatti sono molto legati all’architettura dando vita ad una combinazione di piacere perfetto.
Nello specifico a chi è più grato per la sua passione culinaria?
Non ho qualcuno in particolareda ringraziare, ho sempre avuto da piccolo la passione per l’ospitalità e mi è sempre piaciuto stupire la gente con i colori, i sapori e le atmosfere.
Quali sono gli Chef dai quali si sente maggiormente influenzato o da cui tra ispirazione.
Non ho nessuno in particolare, stimo molto gli chef semplici, umili che hanno il senso della bellezza forse tra questi c’è Michel Guérard.
E' importante la comunicazione nel suo lavoro?
Si sono in cerca di un team per migliorare la comunicazione credo sia un mio punto debole, non ho mai dato tanta importanza ma oggi mi rendo conto che è fondamentale.
Quali sono le tematiche a cui si sente più legato?
Purtroppo non capisco il perché di tutte queste guerre, il mondo è cosi bello proprio per le diversità tra i popoli e non capisco questa grande mancanza di rispetto per le idee, le religioni, il colore della pelle che contraddistingue i popoli.
Il mondo virtuale, la rete può insegnare ai giovani Chef e che consiglio darebbe...
Credo che la rete sia importante per un giovane chef però a volte abbiamo immagini non veritiere del lavoro in cucina. La cucina è disciplina, pulizia, ordine e grande sensibilità e resistenza al lavoro. Sicuramente c’è spazio per i giovani che ormai non si sacrificano più come prima.Ad i giovani consiglio di rubare, per modo di dire, più informazioni possibili e di prendere spunto da altri ma di cercare sempre le proprie identità e creatività .
Il rapporto con la sua città natale
E’ buono anche se sento un sentimento di odio e amore verso le mie origini, a volte mi sento un cittadino del mondo.
Un sogno da realizzare...
Avere un piccolo boutique hotel creato da me con un piccolo ristorante dove il cuore si ferma.
Commenti
Posta un commento