Alla Berlinaleè in concorso il film Yunan, diretto da Ameer Fakher Eldin, in parte girato in Puglia. La pellicola sarà proiettata mercoledì 19 febbraio in anteprima assoluta. Yunan è prodotto da Red Balloon Film (Germania), Microclimat Films (Quebec), Intramovies (Italia), Fresco Films (Italia), Metafora Production (Quatar), Tabi360 (Giordania), con il sostegno di Red Sea Fund (Arabia Esaudita), il contributo del Ministero della Cultura e quello di Apulia Film Commission e Regione Puglia a valere su risorse del Por Puglia Fesr-Fse 2014/2020. Alcune scene sono state girate tra Gravina in Puglia, Minervino Murge, Poggiorsini e Spinazzola.
Del cast fanno parte Tom Wlaschiha, Sibel Kekilli, Hanna Schygulla, Ali Suliman e Georges Khabbaz.
Il film racconta la storia di Munir, un noto scrittore arabo in esilio, che arriva su una remota isola del Mare del Nord con l'intenzione di togliersi la vita. È stanco e amareggiato da un'esistenza vissuta lontano dalla sua terra natale. Dopo aver ricevuto asilo in Germania, gli è stato vietato di tornare a casa, un peso che non ha mai accettato. Ma quando giunge su l'isola, trova rifugio in un modesto albergo gestito da Valeska, un'anziana donna silenziosa e discreta che vive con il figlio Karl, un uomo rozzo ma onesto. La sua calma e gentilezza sono subito evidenti, e sebbene le parole tra i due siano poche, la compassione che Valeska dimostra nei suoi confronti sembra risvegliare qualcosa in Munir. I suoi gesti semplici ma profondi, accompagnati dalla quiete dell'isola, iniziano a spezzare il muro di disperazione che lo imprigionava, offrendogli un'inattesa possibilità di speranza.
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