La Tempesta di William Shakespeare, adattamento di Jorge Troccoli direzione organizzativa e regia Marta Bifano giovedì 20 febbraio, ore 18
Il Trianon Viviani ospita, La Tempesta, un originale progetto di teatro sociale che consente ai detenuti di vivere un’esperienza da artisti di fronte al pubblico.
L’iniziativa è promossa da Loups garoux produzioni con il Ministero della Giustizia, in collaborazione con il Comune di Napoli e la Direzione generale dello Spettacolo del Ministero della Cultura.
L’allestimento del testo di William Shakespeare, riadattato da Jorge Troccoli, è la restituzione del laboratorio culturale inclusivo e integrato di arteterapia e sartoria teatrale, rivolto alle persone detenute nella casa circondariale Pasquale Mandato di Secondigliano. Il percorso, iniziato nella scorsa estate, ha già portato sulle scene quaranta attori e venti tecnici, guidati da Marta Bifano, ideatrice e regista del progetto, e dalla Confraternita dei Sartori napoletani.
«La Tempesta è considerata il testamento di Shakespeare, in cui il poeta ha riversato tutti i temi dei suoi precedenti lavori (il tradimento, la vendetta, il perdono e l’amore) – spiega Bifano – e l’epilogo a lieto fine scatena un perdono collettivo, che non riguarda solo lo sciogliersi della trama, ma parla del potere del teatro che esorcizza i nostri limiti, ponendoci di fronte ai nodi dell’umano, interrogativi eterni di fronte al mistero della vita».
«Tutto si svolge su un’isola abitata da spiriti dell’aria e creature mostruose partorite dalla terra – prosegue la regista –: grazie a questa meravigliosa fiaba ci è data la possibilità di immergerci in una dimensione misteriosa, laddove il carcere non è forse un’isola dove albergano naufraghi che vivono questi sentimenti? Ebbene, è la magia che permette di scavalcare le mura delle restrizioni attraverso l’immaginazione».
L’allestimento vede, quindi, detenuti del carcere di Secondigliano in scena con gli attori professionisti Clara Bocchino, Joyce Conte, Francesco Cirillo e Alberto Russo.
Il make up è di Antonio Quattromani, la supervisione alla scenografia e ai costumi sono rispettivamente di Massimiliano di Grazia e Francesca Nappo con il polo sartoriale del Pasquale Mandato. Le musiche sono curate da Antonio Esposito e l’ufficio stampa da Maridì Vicedomini.
Per la Confraternita dei Sartori, presieduta da Tiziana Aiello, ha collaborato il maestro Lello Antonelli.
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