Felicissima jurnata
uno spettacolo di Putéca Celidònia
drammaturgia e regia Emanuele D’Errico
con Antonella Morea e Dario Rea
e con le voci delle donne e degli uomini del Rione
SanitÃ
scene Rosita Vallefuoco, musiche originali Tommy
Grieco
suono Hubert Westkemper, luci Desideria Angeloni
costumi Rosario Martone
aiuto regia Clara Bocchino
realizzazione scene Mauro Rea
foto di scena Laila Pozzo
con il sostegno di Teatro Biblioteca Quarticciolo e
di C.RE.A.RE Campania Centro di residenze della
Regione Campania
Felicissima jurnata cerca
di cogliere l’essenza o, forse, l’assenza di vita reale che unisce sul filo
della solitudine il basso napoletano e i protagonisti di Giorni Felici di
Samuel Beckett.
Un lavoro che nasce da un’esperienza ben precisa, vissuta attivamente da
Putéca Celidònia a partire dal 2018 all’interno del Rione Sanità di Napoli,
dove il collettivo cura diversi progetti teatrali.
Dopo aver preso confidenza con il quartiere ed essere entrati all’interno
di alcuni “bassi” – la tipica abitazione al piano terra con ingresso su strada
– il collettivo ha iniziato a intervistare le donne e gli uomini che abitano
nel quartiere.
Delle loro storie si compone Felicissima jurnata, che pone
l’accento sulla paralisi emotiva e fisica che queste persone si impongono per
mancanza di mezzi. Molti di loro non sono mai usciti dalla loro città – nel
migliore dei casi – e nel peggiore non sono mai usciti dal proprio quartiere e
chissà da quanto tempo dalla propria casa. Non è prigionia questa? È una
prigionia consapevole o inconsapevole?
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