Teatro Nuovo di Napoli
Info 0814976267
Giovedì 20 marzo, ore
20.00
Evento promosso da Teatro
Pubblico Campano e Teatro di Napoli – Teatro Nazionale
Centro Teatrale Bresciano, Piccolo Teatro di Milano
– Teatro d’Europa,
Teatro Stabile di Bolzano, Fondazione TRG
con il patrocinio di Fondazione della Comunità
Bresciana
presentano
Se dicessimo la verità
Ultimo capitolo
da un’idea di Giulia Minoli
drammaturgia Emanuela Giordano e Giulia Minoli
con Anna Manella, Simone Tudda, Lucia Limonta,
Daniele Molino
musiche originali Tommaso Di Giulio
regia Emanuela Giordano
Da dieci anni l’opera-dibattito sulla legalità di
Minoli e Giordano attraversa l’Italia raccontando storie di resistenza e lotta
alla criminalità organizzata. Un testo vivo, che si rinnova e si nutre delle
tante vicende e persone che a ogni passaggio ne arricchiscono i contenuti e la
drammaturgia.
Le autrici si concentrano sul nostro presente,
minacciato da una “distrazione di massa” che lascia ancora maggior spazio al
potere criminale, alla “prassi” corruttiva come modus vivendi.
Raccontano gli aspetti meno conosciuti del
fenomeno mafioso, quelli che riguardano la globalizzazione, l’alta finanza, i
cosiddetti uomini cerniera, professionisti accreditati che fanno da tramite tra
il crimine e le amministrazioni pubbliche, gli imprenditori in difficoltà e i
sempre più spregiudicati sistemi di investimento.
Al centro la ‘ndrangheta che si è insediata al
Nord Italia, minacciando l’assetto urbanistico del territorio, le sue regole
sociali, la sua storia “sana”.
Uno spettacolo potente, dove le storie sono
quelle dei figli delle vittime, del giornalismo impegnato, di imprenditori
testimoni di giustizia, di professori e associazioni che osservano e studiano
il fenomeno, archetipi umani che sintetizzano la complessità di un problema che
non può più essere affrontato tracciando con sicurezza una linea di
demarcazione tra chi è “contaminato” e chi non lo è.
Se dicessimo la verità. Ultimo capitolo è parte integrante de Il
Palcoscenico della legalità, un progetto di CCO – Crisi Come Opportunità
promosso da CROSS – Osservatorio sulla Criminalità Organizzata, LARCO-
Laboratorio Analisi e ricerca sulla criminalità organizzata – Università degli
studi di Torino, Fondazione Pol.i.s, Fondazione Falcone, Centro Studi Paolo
Borsellino, Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni per la formazione civile
contro le mafie, Fondazione Silvia Ruotolo, AddioPizzo, DaSud, Italiachecambia.org,
Fondazione Giancarlo Siani Onlus in collaborazione con Università di Pisa –
Master in Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e
della corruzione, Università di Bologna – Master Gestione e Riutilizzo di Beni
e Aziende confiscati alle mafie.
La criminalità organizzata, grazie alla crisi
provocata dalla pandemia, ha moltiplicato affari, investimenti, relazioni
finanziarie. Questo è accaduto e accade in tutto il mondo, anche se il mondo
finge di non saperlo.
È una rimozione collettiva che riguarda le
Istituzioni e i cittadini. Non si avverte il pericolo ed è vaga la percezione
del problema. Lo spettacolo è una “ragionata” provocazione contro quella rete
mafiosa, trasversale e onnipresente, che vorrebbe sconfitta la coscienza
collettiva, la capacità di capire e reagire.
Mentre scriviamo questi appunti, continuiamo a
raccogliere testimonianze, domande e riflessioni che riguardano non solo
l’operato altrui ma anche la nostra responsabilità individuale, perché diritti
e doveri siano uguali per tutti davvero.
Il teatro non dà lezioni di vita e non ci offre
soluzioni a buon mercato, offre stimoli e opportunità di conoscere e di
riflettere, questo noi cerchiamo di fare.
Emanuela Giordano e Giulia Minoli.
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