Abdoule ci racconti di Lei, chi è Abdoule Manjang come persona?
Mi chiamo Abodulie Manjang, anche se la maggior parte delle persone mi conosce come JC, un soprannome legato al nome di mia mamma e che ormai fa parte della mia identità . Ho 23 anni e studio Disegno Industriale presso l’Università di Palermo. Mi considero una persona curiosa, determinata e creativa, con una forte voglia di crescere sia a livello personale che professionale. Amo mettermi in gioco, affrontare nuove sfide e imparare da ogni esperienza. Mi appassionano il design, l’arte e tutto ciò che stimola la fantasia, ma allo stesso tempo do grande importanza ai valori umani come il rispetto, l’umiltà e la perseveranza.
Come nasce la sua passione per la recitazione?
La mia passione per la recitazione è nata in modo inaspettato. Dopo le prime esperienze come modello, ho partecipato a un casting per un film di una produzione tedesca, dove sono stato scelto come comparsa. Quell’occasione mi ha aperto le porte a un mondo che mi ha subito affascinato e che mi ha spinto a impegnarmi con maggiore serietà . Ogni ruolo e ogni set rappresentano per me una nuova sfida e una preziosa opportunità di crescita.
Ci racconti l’incontro con il regista Gianpiero Pumo
Il primo incontro con il regista Gianpiero Pumo è avvenuto durante il casting per il corto Samsa. Mi ha spiegato le scene e i dettagli del ruolo, e ricordo in particolare una parte divertente in cui dovevo fingere di cucinare. Pochi giorni dopo mi ha comunicato che ero stato selezionato come protagonista del corto. Questo incontro è stato molto importante per me, sia sul piano artistico che personale. Gianpiero Pumo è una persona aperta e professionale, e lavorare con lui mi ha dato grande fiducia, aiutandomi a crescere come attore e arricchendomi anche come individuo
Ci parli del suo ruolo nel cortometraggio “SAMSA”, vincitori di moltissimi premi, in concorso al festival CineCi’ CortiCulturalClassic 2025 .
Nel cortometraggio Samsa ho avuto l’onore di interpretare il ruolo principale di Nasìr. Il personaggio ha il sogno di essere ammesso in una prestigiosa scuola di cucina, e per riuscirci deve preparare il piatto più importante della sua vita, un piatto che racconta una storia profonda e significativa. Interpretare Nasìr mi ha permesso di entrare in contatto con emozioni autentiche e di vivere un’esperienza che unisce passione, determinazione e creatività . Ma Samsa non parla solo di cucina o di cinema: racconta di noi, delle persone che attraversano il Sahara e il Mediterraneo, delle sfide, delle speranze e dei sogni che portiamo nel cuore. È stato un ruolo da protagonista che mi ha toccato profondamente e che porterò sempre con me
Invece ci parli della sua passione per la grafica designer
La mia passione per la grafica e il design nasce dal desiderio di creare e comunicare idee attraverso le immagini. Studiare Disegno Industriale all’Università di Palermo mi ha permesso di unire creatività e tecnica, sperimentando diversi stili e strumenti digitali. Amo progettare oggetti e contenuti visivi che siano funzionali ma anche esteticamente accattivanti e considero il design una forma di espressione personale e professionale che mi permette di raccontare storie senza parole.
I suoi impegni futuri
Per il futuro, il mio obiettivo è continuare a crescere sia come attore che come designer. Nella vita non ci si deve concentrare su una sola cosa, io mi considero un hustler, sempre pronto a mettermi in gioco e a imparare cose nuove ovunque. Vorrei partecipare a progetti cinematografici e televisivi di rilievo, approfondire le mie competenze artistiche e tecniche nel design, e sperimentare nuove forme di creatività . In generale, voglio continuare a sfidarmi e a crescere in ogni ambito della mia vita personale e professionale
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