“Material Love”, un triangolo sentimentale che non convince molto anche se carino nell'insieme.Lucy Mason è una “matchmaker” di professione, specializzata nel formare le coppie perfette. Tutto fila liscio fino a quando si trova a dover decidere quale è l'uomo giusto per lei.
Nelle sale il nuovo lungometraggio di Celine Song, regista che aveva stupito con il suo esordio “Past Lives”
SE AVETE AMATO “PAST LIVES”, OPERA PRIMA MERITEVOLE DI CELINE SONG, AMERETE ANCHE QUESTA DIVERSA, PIÙ FACILE, SOFISTICATA COMMEDIA NEWYORKESE “MATERIAL LOVE”, SCRITTA DALLA REGISTA DIECI ANNI FA E COSTRUITA SULLE SUE STESSE ESPERIENZE DI MATCHMAKER, CIOÈ DI SENSALE DI MATRIMONI - UN MESTIERE, QUELLO DI MATCHMAKER, AMATO DAL MONDO DELLO SPETTACOLO NEWYORKESE - DAKOTA JOHNSON È FAVOLOSA.
New York City, oggi. Lucy è una "combina coppie": il suo lavoro è quello di abbinare fra di loro i single in base a determinati parametri, che hanno a che fare prevalentemente con la condizione socio-economica e l'appetibilità fisica delle due persone coinvolte. Durante la festa di matrimonio di una coppia formata da Lucy la donna rivede John, l'uomo con cui aveva condiviso una grande storia d'amore ma che ha lasciato perché, da attore squattrinato, lui non poteva darle le comodità che lei esigeva - e infatti al matrimonio fa ancora il cameriere.
Nella stessa circostanza, seduta al tavolo dei single, Lucy si imbatte anche in Harry, che secondo i suoi parametri professionali è "un unicorno": super ricco, affascinante, educato, spiritoso e intenzionato ad avere una relazione seria. Da quel momento Lucy sarà divisa fra due uomini che rappresentano per lei anche due possibilità opposte di futuro.
Material Love è l'opera seconda della regista coreano-canadese Celine Song, drammaturga il cui film di esordio, Past Lives, è stato un successo inaspettato e pluripremiato, e che sembra intenta a specializzarsi in triangoli amorosi incentrati su scelte esistenziali, e ambientati in una New York come avamposto socioculturale.



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