Ornella Vanoni, la voce “senza fine” che l’Italia non dimenticherà
Ornella Vanoni se n’è andata a 91 anni, nella sua casa di Milano, lasciando un vuoto nella musica italiana e un patrimonio di ironia, sincerità e libertà che ha segnato generazioni. Interprete unica, capace di passare dalle “canzoni della mala” ai classici immortali come Senza fine e L’appuntamento, è stata l’unica donna a vincere due Premi Tenco.
Una vita tra amori, arte e verità disarmanti
Vanoni non ha mai nascosto nulla di sé: gli amori, le fragilità, le malattie e perfino il funerale che immaginava. Del suo passato sentimentale parlava con la schiettezza che l’ha resa un’icona:
– Gino Paoli? “L’amore più grande. Eravamo ragazzi. Si è sparato per me? Non si sa.”
– Giorgio Strehler? “Compagno, maestro, padre. Forse troppe cose insieme. Era un rompisc… e scoprii che era erotomane.”
– La sua relazione con una donna? “Mi amava molto, io un po’ meno. Se pretendi troppo…”
In un’intervista con Aldo Cazzullo raccontò: “Ho avuto tanti uomini ma ne ho amati quattro. Paoli rideva come un matto quando era in camera iperbarica. Tenco? Forse voleva imitare Gino.”
L’amicizia e l’amore “senza fine” con Gino Paoli
La complicità con Paoli rifiorì anche molti anni dopo, come ha ricordato Goffredo Bettini: alla Festa dell’Unità del 1984 lui e Gianni Borgna organizzarono un concerto dei due artisti. Fu un trionfo e nacque una tournée in tutta Italia.
Dopo la morte di Ornella, Paoli ha pubblicato su Instagram una foto in bianco e nero di loro due al pianoforte, un gesto semplice e potentissimo.
La politica: passioni, distanze e un rifiuto a Craxi
Vanoni ha sempre dichiarato la sua simpatia socialista: “Ero innamorata di Pietro Nenni, un personaggio stupendo.” Era amica di Bettino Craxi e della moglie Anna, ma nel 1987 rifiutò la candidatura offertale dal leader del PSI:
“Caro Bettino, mi spiace ma proprio non posso. Lavoro troppo e seriamente, ho altri progetti.”
Nel 2011 si candidò alle comunali di Milano nella lista di Letizia Moratti, ottenendo solo 37 preferenze. Negli ultimi anni espresso apprezzamento per Marco Furfaro e Gianluigi Paragone.
Ironia, fragilità e la medicina delle “canne”
Vanoni parlava spesso del suo rapporto con la marijuana:
“Non riuscivo a dormire, fumai una canna e dissi: vuoi vedere che questa è la mia medicina? Da oltre cinquant'anni fumo prima di andare a letto, altrimenti non mi si spegne il cervello. Ormai mi servono badanti che sappiano rollare.”
Raccontava ridendo di ragazzi che per strada si offrivano come “badanti” esperti. Negli ultimi mesi però aveva smesso “perché ho acqua nei polmoni: un casino”, confessò a Che tempo che fa.
L’ultima apparizione, tra ironia e presagi
A Che tempo che fa, ospite fissa da due anni, mostrava ancora una vivacità invidiabile:
“Ho trovato bare colorate: nell’attesa si possono usare come cassapanche.”
“Sembrò stia in forma, ma sono stata male.”
Pochi giorni fa, secondo il racconto del critico Maurizio Porro, aveva confidato:
“Non sto bene, ho un dolore alla vertebra, come un coltello nella schiena.”
Il funerale: “Buttate le mie ceneri in mare”
Vanoni aveva parlato più volte del suo addio:
“Il vestito ce l’ho, è di Dior. La bara deve costare poco perché voglio essere bruciata. Poi buttatemi nel mare, magari a Venezia.”
La camera ardente sarà allestita al Piccolo Teatro Grassi di Milano. I funerali si terranno alla chiesa di San Marco.
Sanremo la ricorderà
Carlo Conti ha annunciato che rimanderà la lista dei Big di Sanremo per rispetto della sua scomparsa: “Sarà doveroso ricordarla insieme a Baudo e Vessicchio.” Nel festival è previsto un omaggio speciale.
“Non ho mai studiato, sono una cialtrona”: la laurea e l’autoironia
Nel giugno scorso, ricevendo la laurea ad honorem dalla Statale di Milano, disse:
“I miei genitori sarebbero impazziti di gioia. È giusto avermela data? Io l’ego lo aspetto da anni, ormai è tardi…”
“Che fastidio morire proprio quando si è capita la vita”
Solo un anno fa aveva detto questa frase, amara e lucida. Ornella Vanoni è stata una donna libera, ironica, mai addomesticata e sempre capace di sorprendere.
Una vita intensa, senza filtri, senza fine.
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