Diritti dei bambini, bellezza, fiducia, uguali opportunità alla maniera di Babilonia Teatri/Koreja, Enrico Castellani e Valeria Raimondi, con la scrittura veloce alla quale ci hanno abituati da Made in Italy in poi, creano un’ode al bambino, Dire Fare Baciare Lettera Testamento con Giorgia Cocozza, Carlo Durante e AnÄ‘elka Vulić, in scena domenica 19 marzo 2023 alle ore 17.30 al Teatro Nuovo di Napoli.
Lo spettacolo chiude Il Menù dei Piccoli
mini rassegna, presentata da Teatro Pubblico Campano in collaborazione
con I Teatrini dedicata al pubblico dei bambini, di spettacoli proposti
da compagnie che si muovono in maniera trasversale fra teatro, fisicità ,
danza, con uno sguardo particolare al mondo dell'infanzia, da guardare
insieme in famiglia o con la scuola.
Dire fare baciare lettera testamento
è un personale manifesto dei diritti del bambino, una proposta di gioco
rivolta ai bambini, ai loro genitori, maestri e agli adulti in genere,
un invito a scoprire le possibilità del fare, del fare da soli, del fare
insieme.
Un’ode
al bambino, un canto alla sua bellezza, alle potenzialità che ogni
bambino racchiude dentro di sé, all’infinita gamma di possibilità che
ognuno di noi ha davanti quando nasce.
Riflette
su un tempo, il nostro, e su una società caratterizzati da ritmi sempre
più frenetici ed accelerati dove spesso i bambini vengono trattati come
piccoli adulti, senza rispettare i loro tempi, i loro bisogni e senza
riservare loro ascolto adeguato.
Lo
spettacolo attraverso diversi quadri che si susseguono con ritmo
travolgente mostra e fa vivere come un bambino abbia bisogno di fare
esperienze, di come abbia bisogno che gli vengano accordate stima e fi
ducia.
Dire fare baciare lettera testamento
non racconta una storia, ne racconta tante. Racconta di come il gioco
per un bambino sia importante e necessario quanto l’aria che respira.
Racconta dei mondi che il gioco contiene e dischiude, di come il gioco
sia spazio in cui crescere e confrontarsi, conoscere e conoscersi.
Si
gioca perché giocare è il lavoro dei bambini. Per giocare però servono
delle condizioni che lo permettano e queste condizioni non sono i
bambini a doverle creare, sono i grandi. Per giocare servono i bambini
non i giochi.
Un
bambino appena nato conosce il mondo intero, da lassù, dal mondo dei
bambini, ha visto tutto. Più di ogni altra cosa un bambino appena nato
sa quali sono i suoi diritti.
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