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il giovane attore Gian Battista Lillo Odoardi : "..ritornando alla recitazione, io penso che non ci sia posto migliore che il teatro per poterla metterla in pratica, un luogo magico dove tutto diventa atemporale .."

apr 16, 2023 0 comments

 


Gian Battista  ci racconti di Lei, chi é Gian Battista Lillo Odoardi come persona?

Ho 18 anni, sono nato nella generazione “post-millennial”, la cosiddetta generazione Z, per quanto se ne possa comprendere il significato! Sono una persona curiosa, mi piace imparare cose nuove ogni volta che ne ho la possibilità, sono sempre aperto a nuove sfide e a mettermi in gioco.Sono molto incuriosito dalla spiritualità e le filosofie orientali e tutto ciò che riguarda la crescita personale. Un ottimista per natura, mi piace vedere sempre il lato buono delle cose. La mia famiglia e i miei amici mi dicono che sono una persona generosa, mi piace l’idea di poter aiutare le persone. I ragazzi della mia età spesso vivono fasi di incertezza e tendono a chiudersi in se stessi. Certo alla nostra età è molto difficile immaginare un futuro certo e stabile. Quando capitano queste fasi di incertezza, ecco per me si traducono in un laboratorio di sperimentazione esistenziale e continua. Insomma, cerco di trarne vantaggio.



Come nasce la sua passione per la recitazione?

Quando ero piccolo lasciavo trasparire già delle velleità artistiche e mia zia Alex che ha avuto esperienze di teatro, mi ha spinto ad interessarmi alla recitazione come modo per conoscere meglio se stessi ed affrontare la vita in modo più spontaneo. Ricordo le lunghe passeggiate che facevamo insieme sulla spiaggia. Ci divertivamo a provare le battute e a mimare vari personaggi. Ma anche mia nonna ha avuto un ruolo, perché mi ha messo in contatto con il teatro storico di tradizione della Calabria. Successivamente ci sono stati diversi incontri fondamentali, tra cui i miei maestri di teatro e l’incontro con alcuni registi di cinema e teatro. Ma ritornando alla recitazione, io penso che non ci sia posto migliore che il teatro per poterla metterla in pratica, un luogo magico dove tutto diventa atemporale perché la recitazione permette ad un interprete di poter viaggiare nel tempo. Anche la scelta di fare il liceo classico, mi ha aiutato a coltivare questa passione per la recitazione e ad avvicinarmi all'arte degli antichi greci e alla cultura che questa grandiosa civiltà ci ha trasmesso.

Quali artisti hanno influenzato la sua passione per l’arte.

Mi appassiona molto la mitologia, la letteratura gotica, la spiritualità orientale ma soprattutto la tragedia greca. Trovo che in questa ci sia un’energia e una forza particolare che suscita negli spettatori dei forti sentimenti come la pietà e la paura e un naturale distanziamento da questi sentimenti dolorosi per poi arrivare ad una purificazione di queste passioni. Aristotele la chiamava “catarsi”. Penso al terribile dilemma di Oreste a cui viene ordinato dal dio Apollo di uccidere la propria madre Clitennestra, colpevole di aver ucciso il proprio marito e padre di Oreste, o il dramma di Emone che folle di dolore si scaglia contro il padre. Emone, così decide di uccidersi e di fronte a Creonte si trafigge con la spada. Ci sono stati anche dei registi cinematografici che mi hanno ispirato quali John Carpenter, Stanley Kubrik e Darren Aronofsky. 



E’ vero che farà parte del cast dei giovani artisti del festival Cineci diretto da Massimo Andrei

Si ne farò parte e non vedo l’ora.

Quali sono i rapporti con la sua città natale?

Sono Calabrese, vivo a Cosenza, e sono molto legato alla mia città. Qui ho le mie radici, la mia famiglia, i miei amici. La mia città è a misura d’uomo, c’è anche fermento culturale e la possibilità di coltivare delle passioni artistiche. Ma nonostante il radicamento alle mie radici, amo molto viaggiare e poter scoprire nuovi posti, nuove culture. Vorrei fare un’esperienza fuori per poter continuare a studiare o intraprendere una formazione, magari nell’ambito del teatro o del cinema.  Tengo a sottolineare però che se noi giovani ce ne andassimo fuori dalla nostra città, regione o paese per studiare o cercare nuove opportunità di lavoro, è importante ad un certo punto ritornare per restituire alla nostra terra la nostra esperienza, il nostro vissuto e creare qualcosa insieme ad altri, un qualcosa che possa perdurare e lasciare un segno, insomma un modo per restituire quello che la tua città, la tua terra natale ti ha dato.

Quali sono i suoi prossimi impegni 

 I miei prossimi impegni sono uno spettacolo il 5 maggio nella mia città, dove reciterò la parte di Patroclo nell’ambito di una rivisitazione dell’Iliade in chiave tragica. Sempre nella mia città, il 18 maggio reciterò la parte di Oreste, in una rivisitazione in chiave moderna della tragedia Ifigenia da Auride a Tauride. Il 25 giugno insieme ad una compagnia di professionisti teatrali della Calabria, metterò in scena lo spettacolo i Fisici di Friedrich Dürrenmatt dove interpreterò la parte del fisico Isaac Newton. E successivamente ci saranno nuove sorprese!.


 


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