Rosario Lamberti ci racconti di lei, chi è Rosario come
persona?
Sono nato a Pompei sessant'anni fa. Mi sono sempre occupato di arti
figurative, pittura, grafica, ceramica, decorazione, fumetto, film d'
animazione e illustrazioni varie, nonostante ciò sono una persona leggermente
obsoleta, non mi sono adeguato ad internet e alle tecnologie anche se ne
usufruisco tramite persone a me vicine. Lavoro spesso in solitudine, ma quando
lavoro per un committente mi adeguo a farlo in comunità provando piacere.
Come nasce
la sua passione per la pittura?
Tutti i bambini amano disegnare e se sono incoraggiati
dai genitori continuano da adolescenti. Ho ricordi di camminate con mio padre
immersi nella natura riproducendo le sensazioni che avevo vissuto.
Nello specifico, a chi è più grato per la sua passione
artistica
Mi ritengo una persona fortunata perché sono nato in
Italia che basta spostarti di poco e ammirare meraviglie di paesaggi e cultura
che nonostante la modernità continuano ad esistere, ma forse proprio grazie ad
essa possiamo apprezzare maggiormente.
Sono grato ai miei genitori, al professore Mario
Persico che ai tempi del liceo artistico di Napoli, apriva porte e nuovi
linguaggi visivi a noi allievi. A Gerardo Di Fiore, accademia di Belle Arti,
sez. scultura che favoriva e incoraggiava il talento. Da adulto, al prof. e
critico d'arte Angelo Calabrese, che nei numerosi colloqui ha sviscerato il mio
inconscio, l'ha reso visibile, e prendendo coscienza di quello che stavo
producendo, facendo fare continui passi avanti. È venuto a mancare nel
2020 e mi manca tantissimo il suo sguardo sull' infinito e dedico a lui questa
mostra.
Quali sono gli artisti dai quali si sente maggiormente
influenzato o da cui trae ispirazione
Ai tempi del liceo, mi appassionava Michelangelo, El
Greco. Bosch, Leonardo, Caravaggio ecc. insomma tutta l'arte italiana con
qualche eccezione.
Mi sono sempre chiesto come una cultura dominante di
un determinato periodo storico possa farti vedere la realtà circostante, mi
spiego: nel mondo classico greco-romano si aveva una conoscenza profonda sia
dell'anatomia umana (per i greci nella scultura) sia della prospettiva nella
pittura (romana e pompeiana) ...insomma si osservava la realtà. Poi ci sono
voluti più di mille anni per impadronirsi di nuovo di tali conoscenze.
E mi domando: la cultura dominante odierna cosa ci fa
vedere...o non vedere?
Gli artisti che mi influenzano sono tantissimi, dai
letterati ai musicisti. Sono un assiduo ascoltatore di Radio 3 e da essa
traggo sapere e cultura.
Come artista quali sono i personaggi che ha sentito
più vicino alla sua sensibilità.
Qualsiasi persona posso sentire vicina, da un bambino
che fa domande e crea mondi, a una persona comune che mi dice un suo pensiero
autentico. Ai medici senza frontiere a chi salva le vite in mare. Ma se proprio
devo dire una personalità, dico il Papa Francesco senza essere cattolico.
Cambierebbe qualcosa nel mondo della comunicazione in
cui si è formato?
Si, farei soprattutto più silenzio e starei più a
contatto con la natura per assorbire da essa nuovi linguaggi. C'è una domanda
che ancora adesso mi risuona, del pittore Miranda, allora molto anziano, che mi
disse: bisogna stare con il Sistema o con la Natura?
Quali sono le tematiche a cui si sente più legato?
Alla bellezza, alle forze della natura e alla
compassione per i più fragili.
Che messaggio e che possibilità dà oggi il mondo
dell'arte e della politica ai giovani artisti in un settore particolare e in
perenne cambiamento e assorbito sempre più dalla rete? C’è spazio in Italia per
giovani artisti talentuosi? E se dovessi dare un consiglio ad un aspirante Artista,
cosa gli consiglierebbe?
Posso credere nella politica, ma solo se è senza
tornaconto personale, ma per il bene comune, anche se è molto raro. Ai giovani
artisti, semplicemente potrei dire di avere sempre vivo lo spirito di ricerca e
non ambire subito al successo perché potrebbe bloccare la creatività. Come il
seme che si deve lacerare per emergere dalla terra, così il giovane dovrebbe
avere la capacità di trasformarsi ed evolversi perché la sua età richiede
cambiamento. Nell' arte bisogna non sentirsi mai appagati e risolti
nonostante oggi si predilige un artista imprenditore di sé stesso.
Il rapporto con la sua città natale, Pompei.
Odio - Amore.
Un suo sogno artistico e che vorrebbe realizzare?
Un grande affresco o una grande opera che mi tenga
impegnato anche qualche anno con soggetti che ho ben stampato nella mia mente.
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