27 luglio lo spettacolo multidisciplinare
ÈSPERO
regia maestro Mvula Sungani
étoile Emanuela Bianchini
musiche Mauro Palmas
per la rassegna
«Incontriamoci in villa»
Villa Fiorentino - Sorrento (NA)
ingresso gratuito fino ad esaurimento posti - inizio ore 20:30
La
prestigiosa location situata nella splendida città di Sorrento è pronta
ad accogliere uno straordinario spettacoloi nell'ambito della rassegna "Incontriamoci in villa". L'evento, organizzato dalla società Arealive, offre al pubblico il 27 luglio uno straordinario spettacolo di danza e musica immerso in un'atmosfera incantevole come quello di Villa Fiorentino.
Dopo
il concerto della straordinaria cantante Maria Mazzotta il secondo
spettacolo in programma porterà sul palco la visione unica del regista e
coreografo italo-africano Mvula Sungani, accompagnato dalle straordinarie musiche originali eseguite dal vivo del compositore Mauro Palmas.
In un'esperienza multidisciplinare di danza contemporanea, il pubblico
sarà coinvolto in un viaggio emozionale, dove le culture si fondono in
un mix straordinario di movimenti, suoni e visioni. Dal titolo ÈSPERO, parola estrapolata dalla frase “Espero, l’astro più bello del cielo...”
recitata nell’Iliade; lo spettacolo ispira bellezza, la bellezza che
dev’essere ritrovata. Ecologia, coesione sociale e rispetto della
tradizione culturale italiana, sono gli aspetti su cui vuol porre
l’accento l’autore italo-africano con questa nuova opera. In scena
l’étoile Emanuela Bianchini, ed i solisti della Mvula Sungani Physical Dance.
Il
significato intrinseco nell’opera del regista e coreografo
italo-africano è quello di stimolare alla ricerca di un immaginario
auspicato e possibile in cui l’individuo torni ad essere più vicino alla
natura, al prossimo ed alla cultura del rispetto. La luce della stella
diviene metafora di illuminazione spirituale, diventa il faro che indica
la strada e che svela le chiavi con cui l’essere umano può interpretare
la vita e trovare la via per trovare la bellezza e il creato. Èspero è
il ricordo dei colori intensi di un tramonto, della prima volta in
generale, dell’attesa della persona amata, tutte situazioni che
nell’immediato possono essere considerate emozioni, ma che col passare
del tempo, faranno parte della storia di una persona per diventare
ricordi. La trama coreografica è basata sul flusso dei corpi, sui
sentimenti e sui movimenti incalzanti che donano forma ed energia
liquida e sincopata ai muscoli mentre tracciano le traiettorie della
scena, in armonia con i chiaroscuri musicali delle melodie e delle
ritmiche etniche. Lo spazio scenico è essenziale, muta continuamente al
passo delle costruzioni di corpi perfettamente in armonia con l’ambiente
sonoro e sapientemente scolpiti da luci innovative. Quadri coreografici
incorniciati e scaturiti da ensemble più ampi, sono impersonali, ma al
contempo appassionati, una fusione di fisicità e movimenti che prendono
forma come da un lampo nello spazio. I danzatori emergendo dal nero
della scena con movenze sincopate alternate alla plasticità della
Physical Dance, trasformano il suono in materia. La colonna sonora
originale dello spettacolo prende spunto dalla contaminazione della
musica sarda e da quella mediterranea in genere. L’area è estremamente
ricca di fenomeni musicali originali, alcuni dei quali affondano le
proprie radici in periodi storici molto remoti e per questo motivo, i
suoni di questa nuova opera, sono legati alla tradizione popolare,
contaminata da strumenti moderni e dall’elettronica.
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