Diodato ritorna a Sanremo dove centrò la vittoria al festival per diventare poco dopo l'inno dai balconi degli italiani in lockdown."Un po' di responsabilità per un brano che è diventato importante per tante persone la sento - racconta il cantautore tarantino -.
Mi auguro che anche Ti Muovi venga accolta nello stesso modo,
ma tra i due pezzi non c'è nessun confronto. Fai Rumore c'è, è una
canzone mia, non mi ci devo confrontare".
Ti Muovi, scritta e
composta dallo stesso Diodato, che ne firma anche la produzione
artistica con Tommaso Colliva, è una ballad - una delle poche di questa
edizione - che esplora le emozioni dell'animo umano, andando a indagare
il percorso alla ricerca di sé. "La partecipazione al festival è partita
proprio dalla realizzazione di questa canzone che merita di essere su
quel palco - spiega ancora Diodato, che vorrebbe presentare ed essere
presentato dagli amici, negramaro o Mahmood su tutti -.
Per la serata delle cover ha
scelto di cimentarsi con Fabrizio De André, Amore che vieni, amore che
vai, con il supporto di Jack Savoretti. Un brano che già appartiene al
repertorio dell'artista. "Ho voluto tornare su questa canzone, un po'
per celebrare il mio viaggio nella musica, iniziato con quella canzone
che in una mia interpretazione fu scelta da Daniele Luchetti per la
colonna sonora del film Anni Felici (del 2013, ndr). De André mi ha
insegnato a scrivere, con le sue parole delicate e incisive allo stesso
tempo". Quella canzone accese un riflettore sul giovane Diodato "e
probabilmente fu quello a portarmi al festival di Sanremo di Fazio
l'anno dopo".
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