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L'attore EMILIO FALLARINO " Mi reputo ancora una persona in fase di scoperta e la pittura per me fa parte di una scoperta creativa."

mar 18, 2024 0 comments

 Emilio ci racconti di Lei, chi è Emilio Fallarino come persona?

Non è mai facile parlare in prima persona di se stessi… penso che come persona mi sto ancora scoprendo. Come artista cerco di attingere da questa continua scoperta, così da poter essere aperto e continuare ad esplorare.



Come nasce la sua passione per la recitazione?

La passione per la recitazione nasce per puro caso. Tanti anni fa mi ritrovai ad un seminario di recitazione e ne rimasi fulgorato. Capii subito che poteva diventare la mia strada o perlomeno provarci. Dopo quella piccola esperienza mi iscrissi all’Accademia di Beatrice Bracco che mi ha formato sia come persona che come Attore.

Come si passa da attore a dirigere e scrivere un proprio lavoro teatrale e cinematografico?

Penso che sia puramente personale… a me piace molto creare, sperimentare, dar vita a personaggi completamente diversi dal mio modo di essere e penso che questo mi porti anche a sperimentare in fase di scrittura. Come regista al momento cerco solo di dirigere storie scritte da me. Quando scrivo cerco di immaginarmi già come potrei dirigerlo e tutto in testa mia va ad unisono…



Ci parli del suo ultimo cortometraggio che ha scritto e diretto: "La fuga dei folli”.

La fuga dei folli è il progetto a cui sono più legato… ci sono più di 4 anni di lavoro, più di 15 stesure di copione e tanta ricerca. È una storia ambientata durante il giorno dell’approvazione della “Legge Basaglia” 13 Maggio 1978, ovvero la chiusura immediata di tutti i manicomi forzati. Oltre al fatto storico, i personaggi della storia sono affetti da patologie mentali ed è stato molto interessante lavorare con gli attori e dar vita a questi personaggi. È stato un progetto non facile da realizzare anche a livello economico, avendo un budget molto alto. Devo ringraziare le produzioni Oscenica e Vinians Production che hanno creduto fortemente in me e in questo progetto. Lo abbiamo completato da poco ed ora siamo in attesa per il suo debutto nel mondo festivaliero.



 Lei ha debuttato giovanissimo con ruoli interessanti in fiction di spessore e record di ascolto ed èstato protagonista di molti corti a tema sociale. Un debutto di tutto rispetto, cosa ricorda di quel periodo..

Beh… il ruolo che più mi ha segnato è stato il ruolo di “Rocco” nella serie “La vita promessa” di Ricky Tognazzi. Interpretare un ragazzo con dei chiari problemi, ha fatto si che guardassi il mondo con occhi diversi, mi ha segnato non solo come persona ma anche come artista. Dopo aver interpretato quel ruolo mi sono avvicinato sempre più al mondo sociale e a tutto quello che lo circonda.

Quali sono gli artisti dai quali si sente maggiormente influenzato o da cui trae ispirazione?

Io personalmente cerco di non farmi troppo influenzare… però se dovessi citare qualcuno, citerei David Lynch! È un artista completo ed enigmatico…



Come attore e regista quali sono i personaggi che ha portato sul grande schermo ed ha sentito più vicino alla sua sensibilità.

Come dicevo prima sicuramente il personaggio di “Rocco”, ora però mi sento vicino anche ai personaggi che scritturo e che non interpreto. I personaggi de “La fuga dei folli”, ad esempio li sento molto vicini alla mia di sensibilità…



Ci parli del suo ultimo ruolo nel film “Stabat Mater” di Nazareno Nicoletti dove ha vestito ipanni di Luca, uno dei protagonisti della storia. Il Film ”Stabat Mater” è stato presenziato al Marketdel Festival di Berlino 2024.

È stato molto bello lavorare a questo progetto. Nazareno ha una visione del cinema che a me piace molto e credo che il film abbia delle ottime potenzialità e penso che uscirà a breve nelle sale. Siamo ancora in attesa.



Da regista a pittore è nuovo passaggio.

Si… questo è un nuovo passaggio artistico. Come ho risposto nella prima domanda, mi reputo ancora una persona in fase di scoperta e la pittura per me fa parte di una scoperta creativa.

Che messaggio e che possibilità dà oggi il mondo della cinema e del teatro ai giovani artisti in un settore particolare e in perenne cambiamento e ormai assorbito dalla rete?

Di seguire i propri impulsi! poi penso sia soggettivo… io perlomeno faccio così.

 


Il 23 un grande debutto presso la sala Acquedotto della Rocca dei Rettori in piazza Castello a Benevento con la mostra “ A Crazy Story” con una mostra dei suoi lavori nel campo dell’arte contemporanea.

Si, la mia prima mostra d’arte… ringrazio Luigi Giordano che mi sta curando la mostra! l’idea di vedere tutte le mie opere in un’unica stanza e con un pubblico (spero) mi emoziona molto. 



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