GIULIA NAPPA ED EMANUELE TARALLO VINCONO FABULA
AMICIZIA E RISPETTO PER GLI ALTRI: LE FONTI D’ISPIRAZIONE
DEI DUE RACCONTI
L’iniziativa non si ferma: al via un contest per non spezzare il filo della creatività con i ragazzi
Bellizzi
(Salerno) 3 settembre 2024 Lei ha partecipato per la seconda volta e
conosce già la magia dell’iniziativa, lui ha scelto di condividere
questa prima esperienza con un gruppo di amici e cugini e in corsa ha
scritto la sua favola sotto l’ombrellone, tra un tuffo e un tiro al
pallone. Occhi pieni di sogni per entrambi, le loro parole, dense di
realtà e proiezioni che profumano di buono, sono quelle che hanno colto
nel segno del Fabula, l’edizione 2024 che “salva l’anima”, iniziativa
culturale nata nel 2010 da un’idea di Andrea Volpe.
Giulia Nappa, 12
anni di Bellizzi con “La seconda occasione” e Emanuele Tarallo, 11 anni
di Salerno con “Il cervo e la lepre” vincono la 14esima edizione del
Premio Fabula. Giulia ha puntato sull’amicizia, riversando sui suoi
protagonisti immaginari, due adolescenti, il suo pensiero: i legami
vanno preservati e coccolati. Le incomprensioni vanno chiarite. La
giovane autrice, con maturità ed empatia, invita a non lasciarsi
sopraffare dal risentimento, ma a confrontarsi e capirsi. Emanuele
invece affida a due animali gentilezza e arroganza per evidenziare, con
lodevole sensibilità che, anche di fronte a comportamenti sgradevoli
bisogna far prevalere questi sentimenti e dare sempre il buon esempio.
I
due vincitori hanno già confermato la loro presenza per l’anno
prossimo, insieme a tutti i loro compagni di viaggio. Ma in realtà la
macchina organizzativa aveva già immaginato di non spezzare il filo
della creatività. A breve partirà un contest che li terrà legati per
tutto l’anno al Fabula e attraverso il quale l’iniziativa potrà anche
crescere e migliorare, ripresentandosi per il quindicennale con nuove
risorse e nuove idee, figlie di una generazione in bilico tra paure e
sogni.
Ma come sempre vincono tutti. «Gli elaborati dei ragazzi hanno
espresso innumerevoli stati d'animo: fantasie, aspirazioni, passioni,
aspettative di un’umanità pacificata e tanto altro. Anche nei testi
dalle tematiche più ansiogene, viene evidenziata la certezza di poter
credere nella speranza di un futuro più roseo e gratificante», spiega la
professoressa Mariapia Manera, presidente di giuria per settimane
impegnata nell’attenta lettura di tutti gli scritti pervenuti.
Particolarmente
apprezzabili le composizioni letterarie degli autori maggiorenni:
cresciuti all'ombra del Fabula, da 14 edizioni, mostrano di aver
grandemente sviluppato le loro competenze nella scrittura, di saper
riconoscere le emozioni e di utilizzarle con consapevolezza emotiva ed
empatica. La stessa evidenziata anche durante il canonico incontro con
Piervito Grisù, quasi 30 anni di esperienza musicale alle spalle. Con
l’artista i ragazzi si sono confrontati su gusti e preferenze, scoprendo
anche tutte le difficoltà dell’industria che si cela dietro. «Per loro
il mondo è complicato ma nella musica vedono una forma di riscatto,
personale ma anche sociale, la possibilità di raccontare il proprio
stato d’animo al di là della strumentalizzazione dei social», ha
spiegato l’artista che per l’ultima sera ha coinvolto i ragazzi in
un’esibizione creata ad hoc e in poche ore sul palco di Piazza del
Popolo.
Qui ogni sera, assiepati anche al di là delle transenne, si
sono radunate migliaia di persone, incuriosite ogni sera dal personaggio
di turno, (Riccardo Scamarcio, Vittoria Puccini, Francesco Montanari,
Martin Castrogiovanni, Enrico Brignano, Bianca Nappi) che si è
raccontato senza veli al giornalista de Le Iene e scrittore Gaetano
Pecoraro. Intervenuto tre anni fa come ospite, da due ha scelto di
essere il conduttore di un appuntamento divenuto trasversale, capace di
raccordare bambini e adolescenti da tutta Italia ma anche un pubblico
più adulto che vuole, per una sera, toccare da vicino i big dello
spettacolo. Lo spettacolo ha messo a fuoco ogni volta un’anima diversa,
riuscendo ad evidenziare la persona che si cela dietro il personaggio. E
questo è stato possibile anche grazie al contributo autoriale di Ivano
Montano, giornalista poliedrico e fuori dal comune che con il suo piglio
artistico ha donato alle serate un quid di emozione e suggestione.
«L’anno
prossimo saranno 15 anni di Fabula. Stiamo immaginando già una grande
festa, scandita da nuovi nomi ma anche da quelli che, passando già di
qui, hanno lasciato il segno», ha detto il presidente dell'Associazione
culturale Fabula Giovanni Serritella.
BIANCA NAPPI «Lo stupore delle
piccole novità mi salva l’anima», ha detto la Nappi, letteralmente
travolta dall’entusiasmo dell’ultimo giorno e circondata dal clima di
festa. A lei, amorevole Marietta ne “Le indagini di Lolita Lobosco”, i
ragazzi hanno chiesto un consiglio per intraprendere la carriera dello
spettacolo. «Se volete fare questo mestiere provateci subito, anche se
siete piccoli. Fatelo nella realtà che avete e vivete. E poi leggete,
guardate tanti film. Il tutto con la pazienza di imparare».
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