È dedicata ad Antonio Vivaldi la tredicesima edizione di Sound, Music!,
il progetto didattico-musicale che la Filarmonica della Scala realizza
dal 2011 in collaborazione con il Main Partner UniCredit e destinato ai
bambini delle scuole primarie milanesi. In oltre dieci anni di lavoro, Sound, Music!
ha coinvolto gli studenti e le famiglie della città in un programma
articolato di attività di approfondimento, fuori e dentro la classe,
completamente gratuito. Il progetto svolge da sempre una funzione
pedagogico-culturale con l’obiettivo di favorire l’esperienza musicale
in una fascia d’età , quella della scuola primaria, per la quale le
occasioni formative sono limitate.
EvvivaVivaldi! è il concerto-spettacolo che
conclude la nuova edizione: dopo le matinée di venerdì 17 marzo
riservate alle scuole, la recita di sabato 18 marzo alle ore 15 al Teatro Elfo Puccini è aperta a bambini e famiglie, con ingresso gratuito (prenotazione obbligatoria su www.filarmonica.it e www.elfo.org). Trentatré strumentisti della Filarmonica, diretti da Alessandro Ferrari e affiancati quest’anno da Alfonso Antoniozzi,
ideatore e voce narrante, portano il pubblico alla scoperta di Antonio
Vivaldi, una delle figure più affascinanti della musica italiana del
Settecento, con le immagini di Miriam Ullrich.
Alfonso Antoniozzi commenta: «Lo spettacolo racconta, con leggerezza e
un pizzico di magia, la vita e la produzione musicale di Antonio
Vivaldi, compositore noto ai più per le famosissime Quattro Stagioni
ma di cui si conta un corpus di oltre trecento concerti insieme a
oratori, cantate, messe e opere liriche. Attraverso un percorso che si
snoda tra narrazione, immagini in movimento e, soprattutto, musica,
cercheremo di far appassionare gli spettatori alle vicende umane e
teatrali di Vivaldi, aprendo una porta anche sulla vita delle Ragazze
della Pietà, sull’invenzione dei conservatori di musica, sulla Venezia
barocca e su tutto quanto ruota intorno all’era Vivaldiana cercando di
offrire ai giovani spettatori e ai loro insegnanti una serie di spunti
che permettono un approfondimento completamente interdisciplinare. Lo
scopo, come sempre, non è tanto quello di insegnare quanto di titillare
la fantasia e dimostrare che non solo la divulgazione culturale ma
tutta la musica, anche la “classica”, può essere leggera».
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