Un film da non perdere. Sosteniamo il cinema italinao. Sosteniamo i giovani artisti che meritano.
Lei, Elsa (Carolina Sala, già interprete di 'Gelosia' su Netflix), una ragazza di 17 anni piena di vita e appassionata del suo sport, il canottaggio che all'improvviso, scopre di essere affetta da leucemia e lui, Edo (Rocco Fasano, lanciato da Skam Italia e premio CortiCulturalClassic come miglior attore giovane) vulcanico spirito libero che si presenta come infermiere ma vive in realtà lo stesso percorso della ragazza. E' lo scenario da dramedy/teen drama sick lit (cioè con giovani protagonisti alle prese con morte e malattia) arricchito da una struttura on the road, che riserva Noi anni luce, debutto nel lungometraggio di Tiziano Russo (Skam 5), che dopo il debutto al Giffoni Film Festival il 23 luglio, arriverà in sala dal 27 luglio distribuito da Notorious Pictures (anche produttrice).Il cast comprende, fra gli altri, Caterina Guzzanti, Fabio Troiano, Adalgisa Manfrida la cantante Laila Al Habash e Daniele Parisi. Il film (scritto da Isabella Aguilar e Serena Tateo) che ha ricevuto il patrocinio dell'Associazione Italiana contro Leucemie, ha come punto di partenza l'australiano Matching Jack di Nadia Tass (uscito nel 2010 anche in Italia, con il titolo So che ci sei) nel quale si raccontava di una madre che per aiutare il figlio Jack, al quale viene diagnosticata la leucemia, si mette in cerca del marito infedele, sperando sia un donatore di midollo compatibile. Qui invece è Elsa, accompagnata da Edo, a decidere di ritrovare il padre (Troiano) che, subito dopo la sua nascita, ha abbandonato la madre (Guzzanti) e lei. "Skam è stata un grande palestra, un contenitore di autenticità e realtà - spiega Tiziano Russo -. In Noi anni luce ho voluto quel tipo di realtà anche nell'approccio alla malattia. nel film ci sono tematiche importanti e abbiamo cercato di essere il più delicati possibile". Prima "di documentarmi sull'impatto della malattia a livello fisico e l'iter che si percorre, mi sono concentrata sul punto di vista umano di chi vive quest'esperienza, parlando con persone vicine che hanno affrontato un percorso simile" spiega Carolina Sala. Per Rocco Fasano "ha fatto la differenza il modo di fare di Tiziano. Ci ha subito messo a nostro agio, ci ha dato la libertà di essere liberi, tranquilli e di poter sperimentare".
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