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Incontriamo Paolo Baldassarre, napoletano, direttore della Roberto Nicolucci editore.

feb 29, 2024 0 comments

 PAOLO BALDASSARRE, DA TULLIO PIRONTI ALLA ROBERTO NICOLUCCI EDITORE | RISCOPERTA DEGLI ANTICHI FASTI E NUOVE SPINTE EDITORIALI


La Roberto Nicolucci Editore nasce a Napoli nel 2021 al piano nobile di Palazzo De Sangro di Vietri, autentico gioiello del capoluogo campano del XVI secolo. La casa editrice prende vita come progetto editoriale e culturale il cui interesse verte in maniera particolare sul mondo dell’arte e della letteratura, grazie a uno storico e critico d’arte napoletano come Roberto Nicolucci.


Formatosi come storico presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, Nicolucci è professore di storia dell’arte moderna presso l’Università degli Studi Guglielmo Marconi, nonché direttore scientifico e curatore della Sala Museale di storia, arte e cultura della Scuola Militare Nunziatella. Si è dedicato, negli ultimi anni, alla promozione dei beni culturali in Italia attraverso la collaborazione a diversi cataloghi di mostre d’arte e nel 2022 ha sponsorizzato il restauro di un’opera di Nicola Malinconico – Adamo ed Eva piangono la morte di Abele [1690 ca.] – esposto al Museo nazionale di Capodimonte di Napoli.

Incontriamo Paolo Baldassarre, napoletano, direttore della Roberto Nicolucci editore.

 


Le origini, da dove nasce l’amore per i libri?

«Per ragioni di natura biografica e sentimentale sono sempre stato legato al comparto dell’editoria della città di Napoli, dove l’arte dei libri vanta da oltre un secolo nomi illustri. Ho fatto del “mestiere di carta” il mio mestiere. Per circa trent’anni sono stato collaboratore di Tullio Pironti, l’editore pugile che, dagli anni '80, è stato un vero punto di riferimento per intellettuali e non del centro storico di Napoli. Grazie alla pubblicazione di autori del calibro di Bret Easton Ellis e Raymond Carver, Don DeLillo e David Yallop, fino all'egiziano Nagib Mahfuz, premio Nobel per la letteratura, Pironti si è guadagnato un posto d’onore nell’olimpo dell’editoria italiana. Impossibile non ricordarlo anche per le pubblicazioni di Joe Marrazzo, dal cui bestseller 'Il Camorrista' fu tratto l'omonimo film di Tornatore, Nicola Pugliese e l’amica di sempre, l’amabile Fernanda Pivano, traduttrice di Hemingway e la meravigliosa Maria Roccasalva, un’artista a tutto tondo. Un pensiero lo dedico anche a Luigi Necco, giornalista, cronista sportivo e scrittore indimenticabile. Molti di questi incontri mi hanno formato professionalmente, ma soprattutto sono stati “incontri del cuore”».


Con un’esperienza simile alle spalle si capisce bene la voglia di fare e dare ancora al mondo dei libri, qual è l’intento principale della Roberto Nicolucci Editore?

«L’idea di questa avventura editoriale è stata quella di ricreare un “piccolo mondo antico” fatto di bei libri, sì da leggere ma che potessero essere anche veri oggetti preziosi, sulla scia dei fasti della vecchia tipografia napoletana, dalla scelta delle carte alla rilegatura, dalla stampa al belvedere dei libri stessi.

L’incontro tra bello e stimolante, la fusione di sostanza e apparenza, intesa nella sua etimologia più classica di “mostrare”, sono stati da sempre lo stimolo che mi ha spinto a lavorare con i libri. Una forma d'arte che ne racchiudesse tante.

La casa editrice si occupa di arte e letteratura incrociando i percorsi senza mai confondere però il lettore. Infatti, le pubblicazioni sono ben distinte in due sezioni: ARTI e LETTERATURE».

Come sono strutturate le due sezioni? Cosa possiamo aspettarci tra le pubblicazioni dell’una e dell’altra?

«ARTI ha l’obbiettivo di raccogliere testi saggistici, letterari e illustrati che focalizzano l’attenzione sul mondo dell’arte. Volumi di rilievo nell’ambito della storia e critica dell’arte e volumi dall’intento divulgativo e d’intrattenimento. Una collana che si rivolge a chi, con sguardo attento, s’interessa alle bellezze dell’arte classica e contemporanea.

Per questa sezione della casa editrice, a rompere il ghiaccio è stato lo stesso editore, con la pubblicazione di volumi divertissement, in cui l’autore, Roberto Nicolucci, illustra, in maniera schietta e spiritosa, la Storia dell’Arte con Arte al guinzaglio. Passeggiata semiseria tra quadri, copertine e fotografie (2022) e Pablo Picasso. Lo straordinario ladro della pittura (2023). Non mancano le incursioni di Nicolucci nella cura dei volumi Francesco Solimena di Ferdinando Bologna (2022) e Gemito. La vita, l’opera di Salvatore di Giacomo (2023), senza dimenticare Maradino alla scoperta dell’Italia. Napoli (2022), una favola illustrata dai disegni di Paola Del Prete, che parla ai bambini e li invita ad accogliere il mondo con curiosità e avventura».



Gli scatti magistrali di Yvonne De Rosa e Sergio Siano hanno dato una spinta verso la pubblicazione di volumi che potessero raccontare storie nascoste e quotidiane.

«A MIA MADRE (2022) di Yvonne De Rosa è un viaggio nella memoria che racconta, attraverso rarissime immagini d’epoca, diari, e fotografie contemporanee, le storie di giovani soldati che sono passati dalla Chiesa della Scuola Militare Nunziatella di Napoli prima di morire su fronti lontani. Il libro ha ricevuto la menzione speciale del Premio Marco Bastianelli 2023 e dal libro è nata Monumento Memento, la mostra fotografica ospitata al Museo archeologico nazionale di Napoli e a Palazzo Grillo di Genova.



RICOMINCIO DA 3. Napoli in festa (2023) di Sergio Siano non è solo una raccolta di fotografie di una città celebrante, è un racconto, vivido ed emozionante, di un popolo e la sua capacità di onorare una passione o, meglio, una religione: il calcio attraverso le giornate dei festeggiamenti a Napoli per i suoi tre scudetti 1987, 1990, 2023.

Nell’introduzione di Maurizio de Giovanni si legge: “La magia di Sergio è questa. Il suo sguardo non è quello della macchina fotografica, ma quello di un innamorato. Lo stesso sguardo nostro, insomma. Solo più bello”.

Se consideriamo l’arte nel suo più ampio raggio, e non solo quello figurativo, capiamo che un testo che parlasse di musica non poteva mancare nella sezione ARTI. È così che ci troviamo davanti Dischi da correre (2022) di Stefano Causa. Dall’analisi delle copertine più brillanti dei vinili alla sapiente analisi dei maggiori successi mondiali, l’autore ci trascina lungo un percorso musicale che va dai Beatles a Tina Turner, da Sade a David Bowie, con alcune perle che sono davvero dei distillati di gusto, arguzia e intelligenza critica».

Avendo analizzato il ricco comparto dell’arte a tutto tondo, la casa editrice dedica quindi una sezione alle letterature.

LETTERATURE mira al recupero di testi della cultura letteraria italiana ed europea, raccogliendo grandi penne del passato senza togliere spazio alle voci del presente. L’obiettivo è quello di promuovere e diffondere romanzi, racconti, saggi e ricerche sul patrimonio letterario dell’area europea e mediterranea dalle origini all’età contemporanea, nonché edizioni commentate di opere rappresentative della storia letteraria di difficile reperibilità sul mercato editoriale.

Ci parli un po’ in concreto dei testi recuperati.

«La partenza è stata davvero emozionante con la pubblicazione della penna ingiustamente dimenticata di Luigi Incoronato, scrittore d’eccezione scomparso prematuramente, autore delle potenti pagine di due vere e proprie gemme della letteratura italiana e napoletana, raccolte in un solo volume nel 2022, Scala a San Potito e Le pareti Bianche. Il primo è il romanzo d’esordio dell’autore, mentre l’altro è l’ultimo romanzo, d’ispirazione autobiografica, pubblicato postumo. Entrambi i volumi hanno come filo conduttore le conseguenze devastanti della guerra. Da un lato la miseria dei civili, sfollati e costretti a vivere di espedienti, dall'altro il disagio di un reduce che prova a dimenticare l'orrore vissuto.  E se l'inizio è stato d'eccellenza il prosieguo si è dimostrato non da meno; infatti, è di recentissima pubblicazione, la prima del 2024, Compriamo bambini, altro spaccato della provincia napoletana tra gli anni ’50 e ’60, sempre della brillante penna di Incoronato».



 Nell’intento di recuperare testi d'eccellenza non più valorizzati, il mirino della Roberto Nicolucci editore si è focalizzato su un autore celebre, ma ricordato dai più per un solo testo, I tre Moschettieri. Parliamo ovviamente di Alexandre Dumas, la cui produzione è vastissima, addirittura divisa in cicli. E proprio al ciclo di Maria Antonietta e della Rivoluzione appartengono le pubblicazioni dei primi due volumi: Cagliostro (2022) il Conte avventuriero, indovino, guaritore, esperto di scienze occulte, studioso di medicina, ipnotismo e alchimia e La collana della regina (2023) che narra la storia dello scandalo della collana – il famoso affaire du collier de la Reine – che coinvolse direttamente Maria Antonietta qualche anno prima dello scoppio della Rivoluzione. Ancora una volta il pubblico premia le scelte del direttore: Cagliostro, infatti, visto l'enorme successo riscosso, sarà presto ristampato.

Sempre di Dumas, riscoprendo insieme a lui l’indiscusso fascino della figura e della monografia, troviamo la pubblicazione di Napoleone (2023) con la magistrale prefazione di Luigi Mascilli Migliorini, tra i maggiori studiosi in Europa dell’età napoleonica e dell’Ottocento romantico. La cura e l’attenzione ai dettagli, che caratterizzano il lavoro di Paolo Baldassarre, sono riscontrabili nitidamente in questo volume, la sua bellezza estetica lo rende in tutto e per tutto un complemento d’arredo.

 


Ha avuto modo di conoscere autori che le hanno lasciato particolarmente il segno? Quali sono i libri a cui è più legato?

 «Nella mia trentennale esperienza editoriale ho incontrato autori di ogni genere, ma uno dei più poliedrici è sicuramente Peppe Lanzetta, drammaturgo, attore e scrittore indiscutibilmente partenopeo. La ripubblicazione di Un Messico napoletano (2023) infatti è stata l'occasione di poter ridare luce a un testo a distanza di trent’anni dalla sua prima uscita. L’acclamato romanzo di Peppe Lanzetta è tornato nelle librerie italiane accompagnato e arricchito da una scelta di ballate e una dedica speciale di Paolo Sorrentino: “Peppe Lanzetta è uno scrittore perfetto. Si occupa di bellezza e disperazione. […]. Un Messico napoletano è un grande, lampante esempio della sua immortale arte di scrittura”.».

Di tutte queste perle pubblicate però, quella che ha più segnato Baldassarre è Fame di storie di Gianni Minà, scomparso una settimana dopo aver chiuso i lavori per il libro. Fame di storie non è un libro postumo, ma il suo ultimo libro. Il meraviglioso confronto con questo autore ha dato vita a questo tomo, curato in tutti i dettagli dallo stesso Minà; dal formato che richiama la sua famosa agenda, a tutte le foto di una vita, agli incontri importanti con De Niro, Maradona e Massimo Troisi. Una promessa ha pilotato poi la pubblicazione del testo, l'autore infatti chiese che il libro fosse distribuito nelle librerie il 17 maggio, giorno del suo compleanno, e così è stato, promessa mantenuta.
«Camminavo per Torino, la sua città natale, proprio a maggio durante il Salone del Libro, con una copia del libro tra le mani, convinto che lui, da qualche parte, stesse sorridendo», ci racconta Baldassarre.

Il suo Fame di storie (2023) è un volume ricco di fotografie e di testimonianze di persone e situazioni incontrate durante una carriera lunga tutta una vita dove “sapere, qualche volta, vuol dire migliorare la propria esistenza, ma soprattutto sostenere il valore, ogni giorno più fragile, della libertà di espressione e del diritto ad essere informati”.

Infine, la collaborazione con l’Università L’Orientale di Napoli e la pubblicazione, sotto la direzione della professoressa Laura Cannavacciolo, dei primi due volumi Dante Classico Contemporaneo. Ricerche, letture, studi (2022) e Manzonisti. Riletture manzoniane tra romanzo e processo agli untori (2023) a cui seguirà, nel prossimo mese, La musica che porto nel sangue. Memoria e racconto in Domenico Rea.

La collana mondoscritto, conferma così l’amicizia e il legame professionale con la prof.ssa Cannavacciolo, che ha curato per la Roberto Nicolucci Editore anche la pubblicazione dei testi di Incoronato. Il percorso di questa giovane ma già salda casa editrice prosegue.

 Adesso, però, “meritiamo” qualche piccolo spoiler…

«Assolutamente. È stato dato alla stampa Posillipo. Il mito, le storie, il nuovo racconto, per parole e immagini, del tandem Vittorio Del Tufo - Sergio Siano (i due autori della popolarissima pagina del Mattino “L’Uovo di Virgilio”). Il duo conduce per mano i lettori alla scoperta di storie e leggende - di ieri e di oggi - ambientate in una delle zone più magiche della città.



È invece in fase di stesura conclusiva L’anima del campione di Marco Maddaloni, anima, cuore e tatami del judoka campione del mondo, attualmente concorrente del reality Grande Fratello. Marco per me è un vero fratello, è stato quindi quasi un processo naturale mettere su carta le parole dello sportivo.

Continuerà anche il viaggio del piccolo eroe Marandino. Lo ritroveremo a breve nella mitica capitale italiana ricca di bellezze artistiche. Maradino alla scoperta dell’Italia. Roma, nuova destinazione, nuovi personaggi, nuove avventure, la storia di Maradino si arricchisce per stupire e divertire, nel tentativo di avvicinare i più piccoli alla lettura e all'arte


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