IL DESIDERIO. PROIEZIONI TRA ORIENTE E OCCIDENTE
AL MUSEO DI PONTECAGNANO GLI ETRUSCHI DI FRONTIERA MANDALA DANCE COMPANY E BORDERLINE DANZA
Domenica 4 agosto la rassegna internazionale di danza contemporanea ospita le performance Balancier di Sorressa e Music in Between di Prevazi. Fino a ottobre altri confronti di linguaggi e prospettive in altri siti storici
Salerno,
2 agosto 2024 Un nuovo appuntamento con la rassegna internazionale di
danza contemporanea “Il Desiderio. Proiezioni tra Oriente e Occidente”,
il progetto, con la direzione artistica di Claudio Malangone, finanziato
dalla Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura
nell’ambito del bando “Sostegno per la valorizzazione delle attività di
spettacolo dal vivo da svolgersi negli istituti e luoghi della cultura
presenti su tutto il territorio nazionale e da parte di soggetti
giuridici creati o partecipati dal Ministero della Cultura che si
occupano della conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale”,
e cofinanziato dal Comune di Pontecagnano Faiano, Comune di Padula,
Comunità Montana Vallo di Diano.
Domenica 4 agosto alle 20.30
(ingresso gratuito) lo scenario della danza sarà quello del Parco
Archeologico di Pontecagnano Faiano, Gli Etruschi di Frontiera.
All’interno
dei suggestivi spazi museali la performance di Mandala Dance Company,
compagnia di produzione contemporanea che ha già calcato le scene di
numerosi teatri in Italia e all’estero, prendendo parte a importanti
festival e rassegne nazionali ed internazionali. Proponendosi come
compagnia d’autore, abbracciando il linguaggio di Paola Sorressa,
proporrà Balancier. «Siamo tutti alla ricerca di un equilibrio, statico o
dinamico, ma forse ci viene chiesto semplicemente di oscillare
all’infinito nel duale senza mai raggiungerlo», si legge nella sinossi
che fa da preludio alla poetica in continua evoluzione basata su un
lavoro di destrutturazione corporea unito al floor work, flying low,
contact e improvvisazione di Sorressa, danzatrice e coreografa,
pluridiplomata presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma.
Danzatori/Interpreti: Alessia Stocchi, Davide Galuppi, Matteo Almici;
disegno Luci: Luca Bevilacqua; musiche: Alva Noto e Aleksi Perala.
A
seguire Borderline Danza, associazione culturale fondata e diretta da
Claudio Malangone, attiva con i suoi progetti sulla scena nazionale e
internazionale fin dal 1992, presenta Music in Between del coreografo
albanese Gjergj Prevazi, una lunga carriera di successi alle spalle e
già vincitore del premio Delphino d’argento. Tutto parte dalla musica,
arte informale che spesso riempie il vuoto indefinito, generando
emozione, energia, intensità ̀ e ovviamente fantasia. Poi i passi che
spiegano come nella relazione di coppia ci sia sempre uno spazio uguale
che interdipende l'equilibrio tra i partner. I suoni con i loro effetti
sul corpo e sull’anima fanno parte della stessa esistenza. Performers:
Antonio Formisano e Alessia Muscariello; disegno Luci: Classico Light.
L’appuntamento
si inserisce nell’iniziativa #domenicalmuseo del MiC, che prevede
l’ingresso gratuito nei luoghi della cultura statali ogni prima domenica
del mese e propone un’apertura straordinaria serale fino alle 23.00.
Prima dell’inizio degli spettacoli sarà possibile visitare gratuitamente
la collezione permanente del Museo, l’allestimento temporaneo dedicato
ai temi dell’integrazione e della mobilità nell’antica Pontecagnano e il
nuovo ambiente immersivo, che attraverso immagini di paesaggio e
ricostruzioni ambientali, ripercorre la storia dell’insediamento degli
“Etruschi di frontiera”.
Fino a ottobre la rassegna prosegue con una
doppietta il 28 settembre. al Museo Archeologico di Pontecagnano
Padova Danza in “Il canto di Orfeo” e Patschaporn Distakup in “Tracing -
Carryng – Fading” per condurre i visitatori in un dinamico confronto
tra prospettive intime e sociali. Lo stesso giorno al Museo Archeologico
Nazionale di Eboli la “Hommage a Roland Petit (mostra fotografica)” e
“Orfeo ed Euridice" a cura di Asmed/Balletto di Sardegna, Movimento
Danza in “Città Perduta”; il 20 ottobre “La vie d’artist: omaggio a
Misha Van Hoecke”. Con la testimonianza raccontata e danzata di Miki
Matsuse si chiude il progetto.
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