Barbora Bobulova: l’attrice che sfida il mondo moderno con cultura e indipendenza
Con oltre tre decenni di carriera Barbora Bobulova è un dei volti del cinema italiano che si distingue per la sua autenticità e il suo rifiuto del mondo dei social media. Nata a Martin, nella Repubblica Slovacca, la Bobulova ha sempre sostenuto l’importanza della cultura e dell’indipendenza, specialmente nel contesto della sua professione e come madre. Recentemente, ha catturato l’attenzione del pubblico interpretando un ruolo significativo nel film “Iddu – L’ultimo padrino”, che esplora tematiche complesse legate alla mafia e alla latitanza di un noto boss.
Barbora Bobulova ha recitato per Bellocchio, Muccino, Özpetek, Moretti, Placido, senza rinunciare alle fiction più popolari della tv (Studio Battaglia, quella a cui è più legata). Finora era certa di un solo «non lo farò mai»: «Sono troppo nordica, il mio grande limite da attrice è l’essere difficilmente collocabile nei film ambientati da Roma in giù». E invece. All’ultima Mostra del Cinema di Venezia è arrivata tra i protagonisti di Iddu - L’ultimo padrino, il film di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza sulla latitanza di Matteo Messina Denaro, al cinema dal 10 ottobre. I toni sono volutamente grotteschi: Elio Germano interpreta il boss, Toni Servillo è l’ex sindaco colluso con la mafia, Barbora Bobulova è la donna colta, in tailleur e filo di perle, che a «iddu» scrive i pizzini. «Quando ho fatto il provino mi sentivo inadeguata», rivela, «ho chiesto ai registi se il personaggio potesse non essere siciliano. Mi hanno detto “sei brava, ma la tua Lucia deve essere per forza di qui”. Ho studiato l’accento, ho lavorato con un coach, ho superato quello che pensavo fosse un ostacolo. Sono soddisfatta».
“QUANDO CERCAVO UNA CASA IN AFFITTO IN ITALIA E SENTIVANO CHE ERO SLOVACCA MI ATTACCAVANO IL TELEFONO IN FACCIA. PENSAVANO BALLASSI SUL CUBO IN DISCOTECA…” – LE CONFESSIONI DI BARBORA BOBULOVA: “STO VIVENDO LA MENOPAUSA E HO LE VAMPATE. PACE DEI SENSI? C'È UNA NOTEVOLE DIMINUZIONE DELL'INTERESSE PER L'ALTRO SESSO, AHIMÈ. L'ERRORE PIÙ GRANDE FATTO FINORA? A VOLTE CI HO PROVATO CON UOMINI CHE SI SONO RITROVATI IN DIFFICOLTÀ E IN IMBARAZZO - QUANDO ERO UN'EXTRACOMUNITARIA, 28 O 25 ANNI FA, SICURAMENTE QUALCHE VOLTA LAVORAI SENZA IL PERMESSO DI SOGGIORNO. HO CAPITO CHE IN ITALIA È QUASI IMPOSSIBILE LAVORARE RISPETTANDO LE REGOLE"
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